Comunità Montana Vallo di Diano: sulla nuova presidenza … precisazioni e commenti !!

Aldo Bianchini

VALLO di DIANO – Sono abituato a trattare gli argomenti anche in mancanza di notizie fresche, insomma di notizie di cronaca; e per questa ragione ritorno spesso sugli stessi argomenti per poterli ampliare e per ospitare anche il pensiero degli altri nell’ottica di una funzione che la stampa dovrebbe sempre favorire.

 

Ritorno, quindi, sulla recente nomina dell’avv. Francesco Cavallone (sindaco di Sala Consilina e presidente del Collegio dei Sindaci del distretto sanitario del Vallo di Diano) a presidente della Comunità Montana del Vallo di Diano dopo ben dodici anni di presidenza Accetta.

Sgombriamo subito il campo dai dubbi: l’incarico pubblico non è un posto di lavoro, per questa ragione non bisognerebbe mai occuparlo per un numero di anni superiore alla logica e comune comprensione. La media oscillante tra i quattro e gli otto anni sarebbe, in definitiva, la condizione migliore per svolgere al meglio il compito a cui si viene delegati dal voto popolare o dalle scelte dei numerosi consigli di amministrazioni e similari.

A mio sommesso avviso non vale affatto il principio dietro il quale tanti personaggi politici e amministrativi si trincerano dicendo di essere stati votati o nominati.

 

Questo il mio pensiero che, comunque, non è il verbo; anche perché oggi voglio lasciare la parola a chi ha ritenuto di scrivere a questo giornale per dire la sua.

Prima, però, intendo precisare che il mio annuncio sulla possibile nuova presidenza, quello del 5 gennaio scorso non era un’anteprima perché il giorno 4 gennaio (ventiquattro ore prima) il collega giornalista Antonio Sica (su Italia/2 tv) aveva aperto la strada alla presidenza Cavallone. Pagato questo doveroso tributo al valente collega, preciso anche che la posizione del consigliere regionale Corrado Matera nella eventuale scelta di “Cavallone presidente” è diversa da quella di Tommaso Pellegrino in quanto quest’ultimo non era seduto al tavolo provinciale che ha sostanzialmente proposto al Consiglio generale della Comunità Montana che ha sancito la nomina di Cavallone all’unanimità.

 

Detto questo, mi piace segnalare alla Vostra attenzione il commento integrale che il prof. Nicola Femminella, uomo di sicura cultura che ha vissuto anche una fetta di vita sociale nella politica locale e non solo:

Prof. Nicola Femminella

“”Esprimo i mio compiacimento alla governance della C.M. per aver trasmesso via streaming il Consiglio generale con all’ordine del giorno l’elezione del Presidente. Abbiamo assistito alle dichiarazioni di voto che ha determinato la sostituzione del Presidente Raffaele Accetta con il sindaco di Sala Consilina, Francesco Cavallone. Al primo, con il quale ho svolto qualche circostanza valevole a favore del sistema scolastico nel Vallo di Diano, rivolgo un cordiale saluto; al secondo l’augurio di una ottima gestione dell’Ente a favore dello sviluppo socio-economico dei nostri popoli.

Sono contrario ai social se usati per diffondere banalità, volgarità incontrollate, polemiche di bottega o, peggio ancora, messaggi nocivi e odio per chi esprime posizioni diverse dalle proprie. Ma, li ritengo utili per diffondere spazi di partecipazione agli affari pubblici, individuale o di gruppo, che concorrono a che la democrazia acquisti compiutezza e rafforzi le proprie fondamenta e il proprio valore.

Spero tanto che il nuovo Presidente voglia continuare sulla strada intrapresa e che le comunità, specie i giovani, condividano l’iniziativa e la corroborino con una partecipazione attenta e attiva, perché e dovere/diritto di tutti, nessuno escluso, partecipare al divenire quotidiano del luogo in cui si vive, assumendo il ruolo di testimone, se non quello di protagonista.

Gli Stati che hanno fondato nel corso della storia un tasso avanzato di democrazia assicurano ai cittadini le giuste quote di libertà, il massimo sviluppo delle loro potenzialità  e una partecipazione proficua e utile alla vita comune.

La C.M. per merito della passata amministrazione/Accetta ha saputo conquistare  l’ Accordo di Programma Quadro  “Area Interna Vallo di Diano”; quella eletta/Cavallone dovrà vigilarne la fattualità, il più possibile a favore del territorio e con le visioni giuste e ben mirate, (oltre a strappare con le unghie qualche risorsa del Recovery Fund che spero … non si fermi a Eboli). L’Accordo è l’ennesima occasione che questa volta non dovrà disperdersi nei meandri dell’incapacità e pressapochismo amministrativi dell’Ente o nelle secche di una gestione dei notevoli flussi finanziari assegnati priva di “vitalità e di forza espressiva”.

Spero che i prossimi consigli siano convocati per trattare tutti i temi connessi al progetto e che ognuno porti i propri suggerimenti utili e proficui.  Auspico, pure, che tutti i cittadini e soprattutto i giovani, che amano il territorio e per esso auspicano un arresto dello spopolamento e dell’emigrazione, si costituiscano come parte attiva  ed esprimano energia propositiva aggiuntiva  a quella che dovrà porre in campo la nuova governance, così come enunciato nei vari documenti emersi per rinnovare il governo dell’Ente “si prefigura … come l’inizio di un nuovo percorso che saprà tracciare un concreto programma di servizi efficienti e di sviluppo economico al fine di garantire alla popolazione del Vallo Di Diano la permanenza nei propri territori.”.  La cosa, oltre ad avvicinare i giovani alla politica e mitigare il vento dannoso del populismo sterile, potrà contribuire alla crescita culturale e sociale della comunità e all’incremento della nostra economia””.

 

In coda ed a margine delle considerazioni vanno anche riferite le iniziative assunte dalla ProLoco di Sassano, e per essa dal suo presidente dr. Stefano Antonello Aumenta, che con due distinti messaggi ha inteso salutare e ringraziare l’ex presidente Accetta per il lavoro svolto, e rivolgere i necessari auguri di buon lavoro all’attuale presidente Cavallone. Messaggi unici che danno la giusta misura di un Organismo territoriale che oltre ad essere molto attivo nel comprensorio valdianese, cerca anche di aprire la strada per un’epoca nuova e innovatrice tra i vari Enti locali che sono chiamati a governare il territorio.

 

 

 

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