Aldo Bianchini
SALERNO – Sarebbe sciocco, riduttivo e irriconoscente, prima di parlare della Pro Loco di Sassano, non ricordare l’opera costante e produttiva svolta dall’ex presidente, Franco Biancamano, che con un lavoro (organizzativo e materiale) ultradeccennale è riuscito prima a salvare la Pro Loco da una fine ingloriosa, poi a rilanciarla ed infine a farla affermare nell’immaginario collettivo sassanese e dell’intero Vallo di Diano. La presidenza Biancamano è, comunque, passata alla storia per essere riuscita in forma abbastanza indolore ad unificare le due ProLoco esistenti che fecero balzare Sassano agli onori della cronaca nazionale in quanto il fenomeno delle due proloco in uno stesso comune è da sempre un evento assai raro, ma non unico.
Franco Biancamano resta, quindi, un punto di riferimento fondamentale nella vita della prolifica ProLoco di Sassano ed anche della cosiddetta federazione delle ProLoco a livello provinciale..
Dopo le dimissioni di Biancamano è arrivata la presidenza di Stefano Antonello Aumenta (già direttore generale della Banca di Credito Cooperativo di Sassano ed oggi ottimo dirigente della Banca del Cilento, di Sassano, del Vallo di Diano e della Lucania) che ha depositato la classica ciliegina sulla torta che tutti i soci gli hanno offerto all’unanimità, sicuri che la qualità professionale e la capacità organizzativa del nuovo presidente, figlio anch’egli di Sassano, avrebbe fatto svettare la Pro Loco verso traguardi difficilmente immaginabili al momento della sua elezione.
Nel giro di poco più di un anno il nuovo presidente ha quasi totalmente cambiato e stravolto la stessa “mission” della Pro Loco riuscendo ad imporla all’attenzione di tutti, a mantenerla come nella tradizione ben lontana dalle colorazioni politiche ed a riproporla al grande pubblico come una entità produttrice di cultura, che è la cosa più difficile nel contesto di una piccola anche se nobile comunità; ad oggi è già impegnativo voler scrivere l’elenco delle cose fatte da Stefano Antonello Aumenta che ha dedicato tutto se stesso, e tutta la sua cultura, alle attività della Pro Loco; come l’uomo giusto al posto giusto.
Se non fosse stato per quel brutto pomeriggio di agosto in cui un terribile e strano incidente stradale stava per strapparlo all’affetto di tutti e se non ci fossero stati quei mesi interminabili per il suo recupero psico-fisico, la Pro Loco sicuramente avrebbe già inanellato ancora ulteriori numerosi successi di partecipazione e di consensi; Antonello (così lo chiamano gli amici) è una persona ed un professionista assolutamente squisito, gestisce molto democraticamente l’associazione aggregativa e dando la parola a tutti riesce quasi a smaterializzarsi nei momenti delle decisioni importanti che riesce comunque ad adottare secondo i suoi intenti ottenendo sempre l’unanimità da parte dei soci.
Dopo il lungo periodo di convalescenza è tornato da poco nella pienezza del suo incarico e ha subito lanciato la Pro Loco in un’avventura dal sapore non solo romantico ma anche molto utile per Sassano e per l’intero Vallo di Diano.
Antonello ha capito che una pro Loco, che la Pro Loco di Sassano non può e non deve rimanere estranea alla vita esterna all’associazione ed anche a quella politica che di volta in volta viene chiamata a governare le sorti di una comunità e di un intero comprensorio. Perché, se vogliamo, anche l’attività svolta dalla pro Loco può essere facilmente considerata alla stregua di una attività che come la politica sta alla base di tutto quello che avviene intorno a noi.
Ebbene, alla ripresa del suo incarico dopo il grave incidente, ecco la prima intelligente mossa del presidente Stefano Antonello Aumenta con la creazione e la pubblicazione di un calendario che riproduce per sintesi la storiografia di un paese e di una laboriosa comunità fin dalle sue antiche radici.
Il calendario 2021 è stato presentato al pubblico nella casa comunale di Sassano alla presenza del neo-sindaco Domenico Rubino che descriverlo come commosso è dire poco; ed è qui che il presidente della Pro Loco ha messo a segno la sua geniale intuizione: una targa di buon lavoro al sindaco della comunità che Rubino ha veramente molto gradito.
E le sorprese della frenetica attività di Antonello non finiscono qui; riservatamente ha già annunciato l’intenzione di voler consegnare altre due targhe di buon lavoro, la prima all’ex sindaco di Sassano Tommaso Pellegrino (attuale consigliere regionale) e la seconda a Corrado Matera (anch’egli consigliere regionale in carica).
L’iniziativa, conoscendo direttamente Antonello Aumenta da tempo, mi appare decisamente intelligente e foriera di prospettive interessanti per il bene comune di un intero territorio e rappresenta davvero il volto nuovo che tutte le Pro Loco, e non solo quella di Sassano, dovrebbero avere. Sarà molto impegnativo il ruolo che il presidente sta delineando per il suo futuro e per il futuro del territorio; connettersi alla politica, anche se con semplici e simbolici gesti come la consegna di una targa, non è impresa facile, soprattutto perché secondo gli intendimenti di Aumenta la politica, quella politicante, deve sempre e comunque rimanere alla posta della Pro Loco.
Ma la politica serve ed ogni aggregazione territoriale deve sempre cercare di indirizzarla in maniera positiva per il bene comune; è quello che certamente Stefano Antonello Aumenta farà con estremo disinteresse personale, dedicando tutto se stesso alla comunità di appartenenza.
Ma se vorrà passare alla storia vera, dovrà forzatamente adoperarsi per ridare alla sua ProLoco la “mission principale” che è l’assunzione di una responsabilità di guida per tutte le manifestazioni che si svolgono sul territorio di competenza; insomma se è vero, come è vero, che la ProLoco è l’unico Organismo comunale ad avere titolo di rappresentanza nei confronti degli Organi Istituzionali, Aumenta ha l’obbligo di riportare la sua ProLoco al ruolo di unico e vero interlocutore con l’Amministrazione Comunale per superare gli scimmiottamenti interessati della politica nei confronti delle decine e decine di associazioni (che disperdono fondi e impegni sociali) e ridare ai rispettivi territori un assetto organizzativo degno di questo nome.
Il compito è difficilissimo perché la politica non ha alcuna dignità; ma Stefano Antonello Aumenta ha tutti i numeri per farcela, e la “sua ProLoco” sarà il primo esempio che tutti dovranno seguire.
“Le Pro Loco devono porsi e ovviamente farsi conoscere come una risorsa importante sia per il proprio paese (inteso come frazione, comune, entità locale, “campanile”, insomma), sia per il Paese (vale a dire l’Italia intera); un
ruolo che tarda ad affermarsi ed a percepirsi, anche per colpa nostra, che spesso non riusciamo a comunicare nei modi dovuti”.Le Pro Loco sono il centro della vita sociale di moltissime comunità locali e, di conseguenza, molte delle risorse economiche vengono gestite all’interno di questa struttura privata dalla forte vocazione aggregante. Per fare questo ci vuole un bel gruppo di persone , che vanno d’accordo e che lavorano in Armonia per gli eventi, ci vuole un Presidente , un vice-presidente, un Direttivo ecc…ma soprattutto un bel gruppo di soci …e questo la PROLOCO DI SASSANO C’E’ LA ….