Aldo Bianchini
SALERNO – Quella di ieri mattina (26 gennaio 2021) per il sindaco di Salerno, arch. Vincenzo Napoli, non è stata di certo una passeggiata di piacere e neppure pre-elettorale.
Il sindaco Napoli non ha sicuramente bisogno di questi mezzucci da Prima Repubblica per calarsi tra la gente e valutare di persona la validità delle richieste e le conseguenti aspettative della comunità che governa ininterrottamente dal 3 febbraio 2015, cioè da quando l’ex sindaco De Luca venne dichiarato decaduto dalla carica per effetto della “Legge Severino”.
Il consenso popolare Enzo Napoli ce l’ha, ed è anche sostanzioso; oltretutto ha lavorato in questi ultimi sei anni con notevole capacità costruttiva (non per niente è architetto) riuscendo a mantenere la barra dritta anche quando i famosi “sette consiglieri comunali” di maggioranza hanno abbandonato qualche mese fa la linea di governo della città.
Per non parlare del sondaggio (commissionato e pubblicizzato da Telecolore) secondo cui la maggioranza del corpo elettorale cittadino sarebbe schierata contro l’attuale amministrazione comunale; in proposito mi verrebbe da dire che detto sondaggio, anche se inattendibile, rispecchia esattamente l’atteggiamento umorale di una città nella quale è difficile trovare chi dice che vota per il “sistema di potere politico deluchiano” (di cui Enzo Napoli e l’attuale amministrazione fanno parte) e poi compattamente vota per quel sistema.
Ma torniamo alla passeggiata del sindaco Napoli nel quartiere Torrione, tra Via Posidonia e piazzetta Serino Ovidio Alemagna, dove la tromba d’aria del 25 settembre 2020 aveva provocato danni abbastanza seri alle strutture pubbliche e private.
L’intento è quello di fare integralmente la ripavimentazione del tratto di strada di Via Posidonia (circa trecento metri) con la piantumazione di nuove piante ad alto fusto e una riprogettazione totale della zona restituendola alla città ed allo stesso quartiere come “una passeggiata centrale e nevralgica” per un luogo che davvero è diventato centrale rispetto al quartiere ma anche all’intera città; come giustamente suggerito dall’ex assessore Ermanno Guerra che ha accompagnato il sindaco nella sua lunga passeggiata.
Stessa storia per la piazzetta Serino Ovidio Alemagna, sita ai piedi di Torrione Alto, punto nodale anche per lo smistamento del traffico cittadino verso la tangenziale, verso le frazioni alte e verso il cruore di Pastena e Mercatello (come via alternativa alla strada nazionale ed al lungomare).
Oltretutto la piazzetta sorge tra due strutture scolastiche con l’aggiunta di una grossa palestra scolastica che necessitano di avere uno spazio vivibile e sicuro.
Anche qui i lavori sono ormai alla conclusione e mancano pochi dettagli per la loro restituzione alla popolazione.
A commento della passeggiata rimane solo da dire che nel giro di quattro mesi da quel maledetto 25 settembre i lavori di ripristino delle zone danneggiate dalla tromba d’aria sono giunti praticamente al termine e per Via Posidonia si annuncia una rivisitazione complessiva della passeggiata naturale al centro del quartiere Torrione.
Altra storia è quella relativa al sottopasso ferroviaria che sfocia su Via Torrione e non riesce a congiungersi con il lungomare: progetto sbagliato o incapacità realizzativa ? Ne parlerò in un prossimo articolo.