La redazione
SALERNO – Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta diffusa da Maurizio Basso, noto immobiliarista della città, che in ordine di tempo è stato il primo a porre la sua candidatura a “sindaco di Salerno”. Il candidato sindaco entra a gamba tesa nel dibattito sull’utilizzo degli spazi dell’ex sede del tribunale e da immobiliarista rimette in ordine soprattutto le varie indiscrezioni lanciate a raffica sul presunto acquisto del palazzaccio da parte di un anonimo imprenditore.
Solo per la cronaca è utile ricordare che il palazzaccio, detto Donzelli e Cavaccini dai nomi dei suoi progettisti, fu realizzato nel 1934 in piena “era fascista” e risente, ovviamente, dello stile e dell’imponenza romanica come cavalli di battaglia dell’epoca.
Maurizio Basso
È da giorni che sentiamo parlare di sciacallaggio politico e falsità propagandistiche. Queste accuse provengono da una parte politica che, sorprendentemente e di recente, si è resa autrice di una bufala propagandistica di un certo peso.
Il “fumo negli occhi” è una tecnica politica amaramente consolidata in città e anche questa volta è stata utilizzata in modo plateale.
Sono state pronunciate dichiarazioni sul riutilizzo dell’ex tribunale di Salerno, dichiarazioni per nulla corrette e veritiere. Da agente immobiliare posso spiegarvi la natura del caso:
- 1 La proprietà è del demanio dello stato ramo grazia e giustizia.
- 2 L’immobile ha una consistenza di 76154 metri cubi. L’ex tribunale ha una lunghezza di 80 metri lineari per 56 per una pianta totale di 4500 metri quadri a piano.
- 3 Il valore dichiarato e pubblicizzato di 7 milioni di euro mi ha fatto sorridere. In realtà il calcolo catastale è di 19 milioni di euro circa, senza entrare in una stima dettagliata.
È possibile che in questa città si debbano sempre esprimere progetti faraonici anche quando non sussistono i presupposti legali per realizzarli?
Mi auguro che l’analisi che ho appena descritto non venga bollata come l’ennesimo atto di sciacallaggio.
La cosa che ho trovato più grave è stata la mancata attenzione nei confronti di ciò che si cela al di sotto del tribunale. Ho sentito qualcuno che già si proponeva per realizzare i parcheggi sotterranei, simboli della moda urbanistica degli ultimi anni. Forse questi signori non sanno che sotto quell’area si nascondono i resti di una necropoli romana.
Mi auguro che a nessuno venga in mente di azzardarsi a tirare l’ennesimo schiaffo al patrimonio storico cittadino.