Il tintinnare dei cristalli brillanti, le bollicine spumeggianti nelle coppe….. quel brindisi così tanto atteso!!
Ma la storia dello Champagne è una storia che parte da molto lontano , con i romani che, secoli e secoli prima della nascita dello champagne, importarono le prime vigne nella Regione, dando vita ad una cultura millenaria del vino.
Champagne è la provincia storica in cui viene prodotto e da cui prende il nome.
Lo champagne ha origini antichissime: in Francia già nell’alto Medioevo, precisamente nel 1600, le guerre ed i saccheggi devastarono la regione, causando la distruzione e l’abbandono delle abbazie e dei conventi con il decadimento delle annesse vigne; proprio in una di queste vigne, intorno al 1670, Don Pierre Pérignon, giovane monaco benedettino, giunse sulla collina dell’abbazia d’Hautvillers trovando il convento e la sua vigna in uno stato di totale abbandono e quindi si adoperò per rimetterla in sesto.
Don Pérignon, ogni giorno e con estrema cura, dedicava ore alle vigne del convento.
Scrupoloso per natura e instancabile per indole, faceva esperimenti con le varie uve coltivate e così incominciò a selezionare le uve migliori della zona, individuando i prodotti di maggior pregio e di sicura affidabilità; in particolare la sua scelta cadde sul pinot noir, e casualmente, o meglio per sbaglio, scoprì la cosiddetta “presa di spuma” che rendeva la bevanda alcolica “mossa”: lo Champagne era inventato….ad ogni modo presentava ancora qualche problema durante la fase di rifermentazione in bottiglia.
Bisognerà aspettare un centinaio di anni ed una giovane madame di nome Barbara Nicoletta Ponsardin, vedova Clicquot, per risolvere il problema.
La Cliquot, madame energica , tenace, trasgressiva e rivoluzionaria, nel suo letto come nel lavoro: una leggenda senza pari!!
A lei dobbiamo l’invenzione della tecnica del “dégorgement” , attraverso la conservazione delle bottiglie capovolte e la rimozione dei lieviti e del tappo provvisorio che rende limpido lo Champagne.
Donne e Champagne, un binomio indissolubile come le storie di ieri, legate alle Maison più famose…queste donne uniche, forti e volitive, con la caratteristica della vedovanza in comune, non si sono perse d’animo e si sono messe alla guida delle imprese di famiglia, dando vita a bollicine che ancora oggi sono la storia dello Champagne.
Tra queste: Madame Pompadour (la coppa in cui veniva servito lo Champagne pare fosse stata modellata sulla forma del suo seno considerata perfetta), Madame Melin, vedova Pomery; La vedova Marie Papelart che prese in mano le redini del marchio DeVenoge e i cui clienti fissi della casa erano la Sarah Bernhardts ,la Contessa De Sègur, la Principessa di Ligne…e per finire, la “Lili” Bollinger, che soleva dire: “Io lo bevo quando sono contenta o quando sono triste : talvolta quando mi sento sola… quando ho compagnia lo considero obbligatorio! Lo sorseggio quando non ho fame e lo bevo quando ne ho , altrimenti non lo tocco, a meno che non abbia sete”.
E dal lavoro instancabile di sette donne intrepide , che lavorano in sette diversi territori , sette maison, sette vini, nasce nel 2015 una favola tutta al femminile: fondano, infatti, un loro gruppo, con ironia lo battezzano ” Fa’ Bulleuses ” (favole e bollicine ) e dal loro lavoro creano Isos lo Champagne al femminile.
E’ la storia che si ripete..!!