Dr. Pietro Cusati
(Giurista – Giornalista)
Roma,21 dicembre 2020 . In una sola volta sono stati convertiti in legge i quattro decreti Ristori, confluiti in un unico testo dalla Camera dei Deputati, il 18 dicembre 2020, che è seguita a quella del Senato. Accorpati i diversi provvedimenti emanati tra ottobre e novembre per fronteggiare l’emergenza Covid-19, a tutela della salute e a sostegno dei lavoratori e dei settori produttivi. Diverse le novità, dal rimborso del 50% per chi riduce gli affitti agli inquilini in difficoltà economica, passando per la possibilità di rateizzazione dell’acconto 2020 delle imposte sui redditi e dell’Irap.Ci sono poi misure per venire incontro a bar, ristoranti e venditori ambulanti, con la proroga dell’esenzione dalla tassa per l’occupazione del suolo pubblico a marzo 2021. Confermata anche la misura sull’equo compenso per i professionisti per il superbonus e la detassazione dei contributi e delle indennità legate al coronavirus. Le novità più importanti sono il rimborso del 50% per chi riduce gli affitti agli inquilini in difficoltà economica. La possibilità di rateizzazione dell’acconto 2020 delle imposte sui redditi e dell’Irap.La proroga dell’esenzione della tassa per l’occupazione del suolo pubblico per bar, ristoranti e venditori ambulanti. La misura sull’equo compenso per i professionisti per il superbonus. La detassazione dei contributi e delle indennità Covid-19. Il credito d’imposta musica e spettacoli da vivo. Le procedure di sovra-indebitamento per le imprese e i consumatori. Per la diminuzione di qualsiasi somma dei canoni di affitto dei contratti in essere al 29 ottobre 2020, viene previsto un contributo a fondo perduto del 50% dell’importo ridotto con un massimo di 1.200 euro per ogni proprietario che opera la riduzione.La seconda o unica rata dei versamenti che il decreto Ristori quater aveva già prorogato dal 30 novembre 2020 al 30 aprile 2021, per determinate categorie di contribuenti e a determinate condizioni, può avvenire in quattro rate mensili dello stesso importo, a partire dalla data prevista dalla proroga. I soggetti interessati sono gli esercenti attività di impresa, arte o professione che, nel periodo d’imposta precedente, hanno realizzato ricavi o compensi non superiori a 50 milioni di euro e, nel primo semestre del 2020, hanno registrato una contrazione del fatturato o dei corrispettivi di almeno il 33% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso a prescindere dall’ammontare dei ricavi o compensi e dalla diminuzione del fatturato o dei corrispettivi .Tra le misure introdotte nella legge di conversione dei decreti Ristori c’è la proroga dell’esenzione della Cosap e della Tosap per il periodo compreso tra il 1° gennaio e il 31 marzo 2021.Possono beneficiare della proroga gli esercizi sottoposti a restrizioni adottate a seguito dell’emergenza sanitaria ,i ristoranti,gli esercizi di somministrazione di pasti e bevande,i titolari di concessioni o di autorizzazioni sull’utilizzazione del suolo pubblico per l’esercizio del commercio su aree pubbliche, ovvero i venditori ambulanti. Nella versione definitiva della legge di conversione viene confermata la misura sull’equo compenso per i professionisti in relazione al superbonus. Le somme ricevute da imprese, professionisti e lavoratori autonomi a partire dalla dichiarazione dello stato di emergenza, del 31 gennaio 2020, non sono rilevanti ai fini fiscali. Le forme di supporto economico per bilanciare gli effetti negativi del coronavirus, a prescindere dalla modalità di fruizione e di contabilizzazione,non concorrono alla formazione dell’imponibile ai fini delle imposte sui redditi, Irpef ed Ires,non concorrono alla formazione del valore della produzione ai fini dell’Irap,non rilevano ai fini del rapporto tra l’ammontare dei ricavi e altri proventi che concorrono a formare il reddito d’impresa e l’ammontare complessivo di tutti i ricavi e proventi, per la determinazione della quota di deducibilità degli interessi passivi e delle altre componenti negative di reddito. Alcune modifiche sono previste anche per la disciplina del credito d’imposta per le imprese di produzione musicale in relazione alle spese sostenute per la produzione, distribuzione e sponsorizzazione delle opere. Per imprese e consumatori vengono anticipate alcune norme sulla crisi da sovra-indebitamento.Tra i principali interventi a sostegno delle attività economiche si segnala il riconoscimento di contributi a fondo perduto in favore dei titolari di partita IVA dei settori economici interessati dalle nuove misure restrittive attività conseguenti all’aggravarsi dell’emergenza sanitaria. L’erogazione e la misura di tali contributi è differenziata secondo le tipologie di attività svolta o le zone del territorio nazionale.Viene riconosciuto un contributo a fondo perduto a favore dei soggetti che, alla data del 25 ottobre 2020,avevano la partita IVA attiva .