SALERNO: accordo Municipio – Bruscaglin “ripescaggio con convenzione” … e perché nessuno si presentò alla conciliazione bonaria dinanzi all’UPLMO ?

Aldo Bianchini

Una foto storica che ritrae l'ex comandante Eduardo Bruscaglin con il sindaco Vincenzo De Luca. Erano tempi felici e di pace; ritorneranno ?

SALERNO – Eduardo Bruscaglin è stato sicuramente un personaggio che ha segnato un’epoca soprattutto sotto il profilo dell’attaccamento al dovere nel periodo in cui nella macchina comunale salernitana vigeva una rilassatezza collettiva parzialmente tamponata dall’arrivo nel ’93 di Vincenzo De Luca.

Oltre cinquant’anni di onorato servizio e una onorificenza al merito della Repubblica (ottenuta nel 2013), la sua innata disciplina e senso di appartenenza alle forze dell’ordine hanno fatto di Bruscaglin un personaggio quasi unico, per non dire mitico, nella storia dell’amministrazione comunale dal secondo dopoguerra ad oggi.

Di queste sue speciali peculiarità, di questa sua fedeltà al servizio della gente, hanno nel tempo ottenuto la stima e la fiducia di De Luca che nel 2007, alla conclusione di un valzer di vari nominativi, lo pose al comando della Polizia Municipale di Salerno pur non avendo, Bruscaglin, tutti i requisiti richiesti per tale oneroso e importante incarico. E il comandante Bruscaglin ha risposto con la sua solita disciplina, senso del dovere e capacità organizzative e di comando.

Poi all’improvviso il giocattolo si è rotto; alla guida della città non c’era più De Luca che, comunque, lo ha lasciato in balia delle nuove menti pensanti di Palazzo Guerra almeno sotto il profilo dei rapporti da chiudere senza querele e processi.

E la frittata è arrivata con ricadute molto onerose in danno del Comune, proprio quel Comune che Bruscaglin aveva sempre amato e che ama ancora.

Sicuramente non avrebbe mai voluto portare il Comune in giudizio, ma molti suoi esponenti (a mio avviso) lo hanno meritato e come; tutti sordi agli appelli di un riconoscimento, anche minimo, per le mansioni superiori svolte in maniera ineccepibile e come mai era accaduto prima.

Lo sapevano tutti che sarebbe finita così, qualcuno forse sperava in un giudice poco attento e in un avvocato-difensore poco preparato e addirittura nessun esponente dell’ufficio legale del Comune si presentò al tentativo di conciliazione bonaria davanti all’UPLMO (segno questo di assoluta insolenza e poco rispetto delle istituzioni da parte di una istituzione che dovrebbe, invece, operare per l’affermazione dei principi di legalità). Ma non è andata così, il giudice ha capito e ha chiuso un caso anche difficile, e Bruscaglin è stato supportato dall’opera del suo avvocato che, con professionalità, ha confezionato una richiesta di indennizzo a prova di bomba.

Alla fine, insomma, Eduardo Bruscaglin non è stato un carnefice per il Comune ma quasi un benefattore perché ha accettato di patteggiare in sede giudiziaria la sua richiesta iniziale che andava ben oltre i 200mila euro riconosciutigli dal giudice monocratico.

 

E adesso chi paga ? Come al solito paghiamo tutti, centesimo su centesimo, nel silenzio assoluto di un Consiglio Comunale che ha fatto e fa finta di non saperne niente; all’epoca sapevano tutti che Bruscaglin si lamentava per il mancato riconoscimento (lo seppi anche io che solitamente non telefono ai consiglieri ed assessori o avvocati di parte) che puntualmente, con l’intervento del giudice, ha prodotto un danno serio per l’erario pubblico.

E la Corte dei Conti ? Al momento tace, speriamo che presto arrivi sul “caso Bruscaglin” per accertare la responsabilità personale dei consiglieri, degli assessori che firmarono la delibera di giunta del 20 ott. 2007 (assente De Luca), della Commissione Trasparenza, dell’assessore al ramo, degli uffici competenti ed anche del sindaco della città.

 

Dobbiamo purtroppo registrare un ennesimo episodio del “sistema di potere politico deluchiano” che decide nel silenzio assordante e in barba a tutti.

E noi paghiamo”, diceva Totò.

Ma c’è sempre un’ultima chanse; stiamo vivendo un momento speciale dell’era deluchiana: i ripescaggi. E dalle segrete stanze del Comune qualcuno sussurra che l’ex Comandante potrebbe anche rinunciare all’indennizzo a patto che gli venga offerta una convenzione speciale per riordinare la squadra speciale dei VV.UU. impegnati con la giudiziaria.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *