da Francesca Salemme
Riprende il Focus sulla drammaturgia catalana previsto al Teatro Ghirelli di Salerno ed interrotto per le decisioni, assunte a livello nazionale e regionale, di contrasto all’epidemia da Sars Cov 19 (che hanno disposto la chiusura delle sale teatrali e cinematografiche), attraverso due serate evento in diretta Facebook.
Nell’ambito della programmazione dello spazio salernitano, infatti, era previsto che “Il club della lettura” presentasse due film nell’ambito del progetto “Rua catalana” (il percorso nella drammaturgia catalana in Campania che, dopo il battesimo in forma ridotta a luglio durante il Napoli Teatro Festival Italia, doveva intraprendere un tour lungo quasi due mesi nei teatri della regione): il 29 ottobre doveva essere proiettato “Chiove” di Pau Mirò per la regia di Francesco Saponaro con Chiara Baffi, Enrico Ianniello, Giovanni Ludeno e prodotto da Teatri Uniti; il 19 novembre, invece, “Jucature” di Pau Mirò diretto da Enrico Ianniello, anche in scena con Renato Carpentieri , Tony Laudadio e Marcello Romolo.
La recrudescenza della pandemia ha fatto saltare quelle date.
Sicuri di rincontrare al più presto dal vivo tutti gli affezionati spettatori, abbonati e frequentatori del Teatro, però, Casa del Contemporaneo ha deciso di proporre al suo pubblico, attraverso la piattaforma social, i due film, relativi ai due spettacoli che hanno prodotto, teatralmente, risultati inaspettati ed i primi, facondi esperimenti di traduzione dal catalano al napoletano, in una sorta di scrittura transmediterranea. Insieme ai due film Eduardo Scotti ed Andrea Carraro, animatori del Club della lettura, proporranno delle interviste realizzate con i registi, i cast ed il produttore.
Domenica 29 novembre alle 19, andrà in rete (sulle pagine Fb di Casa del Contemporaneo, Teatro Ghirelli e Teatri Uniti)“Chiove” di Pau Mirò per la regia di Francesco Saponaro, prodotto da Teatri Uniti. Ad introdurlo Eduardo Scotti che per l’occasione ha intervistato il produttore Angelo Curti, il regista Francesco Saponaro e il cast.
Chiòve è uno spettacolo teatrale e un mediometraggio diretti da Francesco Saponaro con la fotografia di Mario Amura allestito e filmato in tempo reale, da un appartamento/set dei Quartieri Spagnoli di Napoli. Interpretato da Chiara Baffi, Enrico Ianniello e Giovanni Ludeno, Chiòve è tratto da ‘Plou a Barcelona’, del giovane autore rivelazione catalano Pau Mirò, che racconta di un triangolo amoroso tra una giovane prostituta, il suo fidanzato-pappone e un cliente molto speciale. Nella traduzione di Ianniello, il titolo si trasforma in ‘Chiòve’ ed il testo adotta il napoletano come lingua di vita, con il suo bagaglio gergale istintivo e verace, per esaltare i caratteri dei personaggi e le loro intime relazioni. Una ambientazione iperrealista – dalle originarie Ramblas di Barcellona al piccolo appartamento fatiscente dei Quartieri Spagnoli di Napoli – sposta l’intreccio di passioni dei tre protagonisti, immergendoli in una realtà sospesa tra le aspirazioni di normalità, il desiderio di riscatto e l’amarezza del presente.
Domenica 6 dicembre alle 19, invece, (sempre sulle pagine Fb di Casa del Contemporaneo, Teatro Ghirelli e Teatri Uniti), sarà la volta di “Jucature” di Pau Mirò diretto da Enrico Ianniello, produzione Teatri Uniti. Ad introdurre questo mediometraggio sarà Andrea Carraro che per l’occasione ha intervistato il regista Enrico Ianniello e il cast.
Premio Ubu 2013 come miglior testo straniero, Jucature propone una tragicomica vicenda, tratta dal pluripremiato testo Els Jugadors, che vede protagonisti quattro uomini di mezz’età ed i loro fallimenti, le loro frustrazioni. In un vecchio appartamento, davanti ad un tavolo da gioco, condividono il loro presente tra una partita e l’altra. Figure grottesche, il becchino (Enrico Ianniello), il professore (Renato Carpentieri), l’attore (Tony Laudadio), il barbiere (Marcello Romolo) qui mettono in gioco l’unico capitale che hanno a disposizione: la loro solitudine, la loro ironia, la loro incapacità di capire. I soldi sono spariti da tempo, come qualsiasi possibilità di successo personale ma, proprio sul punto di toccare il fondo, i quattro decidono di rischiare il tutto per tutto, rouge ou noir!, e allora il gioco si fa pericoloso.