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Dr. Pietro Cusati
Roma ,26 novembre 2020 È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.291, del 23 novembre 2020, il Decreto- Legge n. 154/2020, noto anche come Decreto “Ristori ter” che, facendo seguito ai Decreti “Ristori” e “Ristori bis”, introduce ulteriori misure finanziarie connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19. Il testo, in vigore dal 24 novembre 2020, prevede nuovi fondi per garantire gli aiuti alle imprese delle regioni entrate in zona rossa, ai buoni spesa che dovranno erogare i singoli Comuni ai cittadini che maggiormente stanno risentendo dell’impatto dell’emergenza coronavirus. il Decreto Ristori ter interviene con alcune novità, come i buoni spesa che ogni Comune dovrà erogare, ma soprattutto per garantire aiuti anche alle imprese che si trovano nelle regioni inserite in zona arancione o rossa in una fase successiva.Sono quattro le novità introdotte,vengono stanziate ulteriori risorse pari a 1,45 miliardi di euro per potenziare il Fondo istituito dal decreto Ristori Bis e garantire gli aiuti, dai contributi a fondo perduto al bonus affitto, anche alle attività che operano nei territori che passano a una fascia di rischio più alta sulla base delle ordinanze adottate dal 10 al 20 novembre 2020.Nella lista dei codici ateco delle attività che operano in zona rossa ammesse ai beneficiare dei contributi a fondo perduto, per cui è possibile presentare domanda all’Agenzia delle Entrate e viene inserito anche il codice 477210, Commercio al dettaglio di calzature e accessori, con una maggiorazione del 200% nel calcolo dell’importo. Tornano i buoni spesa già utilizzati all’inizio dell’emergenza coronavirus, viene istituito un fondo pari a 400 milioni di euro da erogare ai Comuni entro il 1° dicembre 2020 per l’adozione di misure urgenti di solidarietà alimentare, importi e modalità di accesso dovranno essere stabiliti dai singoli enti territoriali.Si aggiungono, inoltre, 100 milioni di euro per il 2020 alla dotazione del Fondo per le emergenze nazionale per provvedere all’acquisto e alla distribuzione di farmaci per la cura dei pazienti affetti da COVID-19. Con le nuove risorse stanziate, si garantisce l’accesso a una serie di aiuti previsti per le attività che operano nelle zone inserite in un livello di rischio più alto, anche in un secondo momento rispetto al Decreto Ristori bis. In altre parole, ad esempio, anche le partite IVA dei territori entrati in zona rossa nelle ultime settimane possono richiedere i contributi a fondo perduti. Il decreto-legge
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Ristori ter contempla un ulteriore stanziamento di risorse economiche destinate al ristoro delle attività economiche interessate, in modo diretto o indiretto, dalle misure disposte a tutela della salute, al sostegno dei lavoratori nelle stesse impiegati, come pure ulteriori misure connesse all’emergenza in corso.Per l’effetto, ed ulteriormente, il terzo dei Ristori interviene con alcune novità, come i buoni spesa, assegnando la relativa erogazione ai Comuni, implementando gli aiuti economici alle imprese ubicate nelle Regioni catalogate come zona arancione o rossa.