Angelo Giubileo
(Avvocato – Scrittore)
l ministro della Salute Speranza, riferisce il sindaco De Magistris, avrebbe appena firmato l’ordinanza che dispone la “zona rossa” per la Campania. Si tratta di una notizia attesa, anche se tanti hanno sperato che da “gialla” la Campania diventasse almeno “arancione”, sia perché alcuni territori presentavano e presentano tra loro un indice di contagio e di trasmissibilità assai diverso sia perché per i territori tra questi più contagiosi sembrava che i rispettivi Sindaci stessero predisponendo apposite ordinanze più restrittive.
E invece così non è stato e ora la situazione, da un punto di vista politico e istituzionale, sembra destinata ad alimentare un disagio addirittura maggiore tra la popolazione dei cittadini campani. Le cose dette durante la diretta facebook, a cui da più tempo ci ha abituati il Presidente della Regione, non pare lascino spazio a manovre e interventi di collaborazione tra il vertice dell’Ente locale e il Governo nazionale. Intanto, i media trasmettono già le prime forme di protesta in piazza di ambulanti e lavoratori cosiddetti “invisibili” e tutti noi speriamo che le manifestazioni non assumano una piega violenta, come però di recente è purtroppo già accaduto. E, prima che altrove, proprio in Campania. Nella fase che si apre, oggi più di ieri, il Governo nazionale e le Istituzioni locali hanno l’obbligo di condividere ogni scelta, assunta ed eventualmente da assumere. Il rischio ancor peggiore è quello di dar fuoco a una polveriera eventualmente già pronta a esplodere.