Aldo Bianchini
SALERNO – Finalmente gli albergatori della città di Salerno mettono la testa fuori dal sacco ed escono allo scoperto per ridare lustro alla città ridisegnandone l’immagine e le sue proiezioni nazionali ed internazionali.
E’ la prima volta, se ricordo bene, che un settore commerciale-turistico della Città lancia un’ottima idea progettuale che davvero può essere racchiusa nella denominazione che gli stessi hanno dato alla loro neo associazione-aggregazione.
Parlo di “Destino Salerno”, questo il nome dell’aggregazione, che alcuni albergatori cittadini (Hotel Bruman Salerno – Albergo Fiorenza – Grand Hotel Salerno – Lloyd’s Baia Hotel – Mediterranea Hotel & Convention Center – Hotel Montestella – Hotel Plaza – Hotel Centro Congressi Polo Nautico) hanno creato con la speranza che il loro progetto possa rapidamente diffondersi in tutta la città ma anche in tutta la provincia di Salerno.
Al momento, difatti, manca un coordinamento non solo istituzionale ma anche, se non soprattutto, imprenditoriale per un settore molto delicato quale quello dell’accoglienza alberghiera dei visitatori turistici e dei pendolari, per non parlare dei crocieristi; è lasciato un pò tutto alle sole disposizioni comunali o a quelle generali nazionali.
Al momento sono soltanto otto i coraggiosi albergatori-imprenditori che hanno sottoscritto il progetto che l’ing. Antonio Ilardi (patron dell’Hotel Centro Congressi Polo Nautico – Lungomare Cristoforo Colombo di Salerno, zona Pastena) ha presentato ufficialmente all’attenzione degli organi d’informazione locale.
Quello della nascita di un’aggregazione di operatori turistico-commerciali è senza dubbio una grossa novità per Salerno ed in genere per l’intero territorio provinciale; un’iniziativa che non spunta per caso in quanto nasce da passate esperienze di alcuni degli imprenditori turistici di oggi che prima erano impegnati (e alcuni lo sono tuttora) in altre attività imprenditoriali, come ad esempio il settore delle costruzioni e dei lavori pubblici che avevano, comunque, un sottofondo commerciale-turistico.
Difficile dimenticare la prima iniziativa in assoluto che intendeva miscelare gli interessi imprenditoriali (costruzioni edili, lavori pubblici, costruzione di grandi alberghi, ecc.) con quelli politici in un unico grande progetto di riqualificazione della città per lanciarla davvero nel ristretto novero delle “città europee”.
Il primo esempio del genere fu creato nel 1990, ben trenta anni fa, da alcune grandi famiglie imprenditrici dell’epoca, con la nascita di “Iniziativa 90” che acquisto tutto quello che rimaneva della ex Marzotto per creare su quei suoli il primo nuovo modello di città del futuro in grado di reggere le sfide dei grandi “archistar” che incominciavano a far capolino nel mondo; era la famosa “urbanistica di nuova generazione” che a Salerno ha toccato il suo apice con Zaha Hadid e la “sua” stazione marittima che, però, è rimasta come uno scatolone vuoto.
Iniziativa ’90 finì male sotto i colpi indiscriminati di una tangentopoli che non fece giustizia ma rastrello con una rete a strascico tutto quello che poteva essere distrutto.
Abbiamo dovuto aspettare il 2019 per poter salutare una nuova iniziativa del genere, anzi mirata proprio sull’ex Marzotto, con la nascita di “Iniziative Immobiliari” (costituita dal gruppo Rainone e dalla Milara del gruppo Postiglione) per quella che secondo gli annunci del dicembre scorso dovrà essere: “Una città nella città, con la trasformazione dell’area del vecchio stabilimento delle Marzotto Sud in via Generale Clark” così definita pubblicamente da Eugenio Rainone: “Al momento sono state definite le linee guida sulle quali lavorare nel rispetto di quanto già precedentemente approvato dall’amministrazione comunale di Salerno ed è stato affidato ad un atelier di architettura di fama internazionale l’elaborazione di un masterplan propedeutico alla fase di progettazione architettonica”.
Più o meno la stessa cosa si ripromette di realizzare “Destino Salerno” con l’indicazione dei primi cinque obiettivi progettuali resi noti al Sindaco, al Governatore ed al Presidente della CCIAA: la creazione di un evento Artisti in Luce (parallelo e non contrario alla celebrazione delle Luci di Artista); un festival nazionale di teatro/musical in lingua inglese aperto a tutte le scuole d’Italia, sfruttando la bellezza dei Teatri cittadini; un nuovo sito museale nel centro storico, dedicato alla più fulgida esperienza culturale cittadina tratta dalla Scuola Medica Salernitana; l’utilizzo degli spazi del vecchio Tribunale per la nascita di un nuovo sito museale in grado di ospitare il Museo dello Sbarco e di vivere al suo interno le suggestioni che oggi, ad esempio, si vivono nel centro di Berlino con la narrazione delle vicende del Muro; la creazione di strumenti tecnologici che agevolino la fruizione dei beni culturali del centro storico, particolarmente apprezzato dai turisti stranieri.
Quello relativo all’utilizzo degli spazi del vecchio tribunale mi sembra davvero un consiglio molto utile che “Destino Salerno” ha offerto all’Amministrazione Comunale di Salerno, purchè non confligga con l’idea dell’on. Piero De Luca che nel dicembre 2019 ha ipotizzato l’installazione in quegli stessi spazi di tutti gli uffici di rappresentanza dell’Università.
Grazie ad alcuni degli albergatori salernitani siamo di fronte ad un’iniziativa molto interessante nell’ottica di un futuro prospero e radioso di cui Salerno, come città e come polo attrattore di tutta l’economia provinciale, ha senza dubbio bisogno.