COVID19 ORDINANZA N. 81, del 19 ottobre 2020, del PRESIDENTE DEL LA REGIONE CAMPANIA VINCENZO DE LUCA.

 

 

Dr. Pietro Cusati (giurista – giornalista)

 

Napoli,19 ottobre 2020 .Con l’ordinanza n. 81, del 19 ottobre 2020 ,del Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, vengono confermate le disposizioni delle precedenti ordinanze. Salva ogni ulteriore determinazione in conseguenza dell’andamento della situazione epidemiologica quotidianamente rilevata, con decorrenza dal 19 ottobre 2020 e fino al 13 novembre 2020, sono confermate le seguenti misure di prevenzione e contenimento della diffusione dei contagi di cui alle ordinanze regionali n.78, del 14 ottobre 2020 ,e n.79, del 15 ottobre 2020.

A tutti gli esercizi di ristorazione bar, ristoranti, pizzerie, gelaterie, pub, vinerie e simili è fatto divieto di vendita con asporto dalle ore 21,00. Sono esclusi dal divieto gli esercizi di ristorazione che ordinariamente svolgono attività di asporto con consegna all’utenza in auto, i quali possono esercitare la propria attività, nel rispetto delle misure di prevenzione e sicurezza vigenti, assicurando un sistema di prenotazione da remoto. La consegna a domicilio è comunque ammessa senza limiti di orario.Ai bar, pasticcerie, gelaterie ed esercizi consimili, è fatto obbligo di chiusura dalle ore 23,00 alle ore 05,00 del giorno successivo, nei giorni dalla domenica al giovedì. Fanno eccezione i soli bar/punti di ristoro presso le stazioni di servizio delle autostrade e tangenziali nonché quelli presenti all’interno di strutture di vendita all’ingrosso che osservano orari notturni di esercizio.Sono vietate le feste e ricevimenti, anche conseguenti a cerimonie, civili o religiose ,matrimoni, battesimi eccetera, in tutti i luoghi al chiuso e all’aperto con la partecipazione di invitati che siano estranei al nucleo familiare convivente, anche se in numero inferiore a 30.

E’ fatto divieto di forme di aggregazione e/o riunioni, al chiuso e all’aperto, anche connesse ad eventi celebrativi, che si svolgano in forma di corteo (ad es., cortei funebri) e comunque non in forma statica e con postazioni fisse.Restano sospese le attività didattiche e di verifica in presenza nelle Università, fatta eccezione per quelle relative agli studenti del primo anno, ove già programmate in presenza dal competente Ateneo.L’attività di jogging, ove svolta sui lungomari, nei parchi pubblici, nei centri storici, e comunque in luoghi non isolati, è soggetta alla limitazione oraria: ore 06,00- ore 8,30, negli altri casi è consentita senza limiti d’orario, fermi in ogni caso gli obblighi di distanziamento previsti dal DPCM 13 ottobre 2020 .E’ confermato il divieto dell’attività di sagre e fiere e, in generale, ogni attività o evento il cui svolgimento o fruizione non si svolga in forma statica e con postazioni fisse.Fermo l’obbligo di chiusura alle ore 21,00, secondo quanto previsto dal DPCM 18 ottobre 2020, è confermato l’obbligo per i gestori delle sale gioco e scommesse di consentire l’ingresso nei locali di esercizio soltanto previa disinfezione delle mani con soluzioni idroalcoliche e misurazione della temperatura corporea, vietando l’ingresso ove essa risulti superiore a 37,5°C e di limitare la presenza dell’utenza all’interno dei locali in modo tale da garantire il rispetto di un distanziamento minimo di 1,5 metri tra le persone nonché di scongiurare ogni assembramento anche all’esterno, pena la sospensione dell’attività. E’ fatta raccomandazione agli Enti ed uffici competenti di differenziare gli orari di servizio giornaliero del personale in presenza, assicurandone un’articolazione in fasce orarie differenziate e scaglionate, al fine di evitare picchi di utilizzo del trasporto pubblico collettivo e relativi affollamenti. Respinta l’istanza cautelare contro l’ordinanza regionale che chiude le scuole in Campania fino al 30 ottobre prossimo. E’ quanto stabilito dal decreto della Sezione Quinta del Tar Campania:  “La espressa temporaneità della misura e il manifestato proposito, come rappresentato dalla difesa regionale” di rimodulare il provvedimento impugnato alla luce del Dpcm emanato ieri, relativo alle attività didattiche” hanno portato a respingere il ricorso.  Nessun provvedimento ulteriore è stato preso sulla scuola e rimangono in vigore le ordinanze già comunicate e pubblicate”. Lo rende noto l’Unità di crisi della Campania per la gestione dell’emergenza Covid.”Si invitano tutti ad attenersi alle comunicazioni ufficiali provenienti dall’Unità di Crisi, a consultare il sito della Regione Campania e tutti i canali social ufficiali in modo da avere riscontro sulle attività e i provvedimenti messi in campo per contrastare l’epidemia.

L’ultimo dpcm del governo non cambia la linea della Regione Campania: tutte le scuole – ad eccezione di quelle per i bambini nella fascia da 0 a 6 anni – resteranno chiuse fino al 30 ottobre 2020 e saranno possibili solo lezioni a distanza. La tanto contestata ordinanza di giovedì scorso è stata riconosciuta valida dal Tar della Campania. Il tribunale amministrativo ha respinto il ricorso di mamme e insegnanti che volevano che gli istituti scolastici rimanessero aperti. “La Regione sembra avere esaurientemente documentato l’istruttoria sulla base della quale ha inteso emanare la misura, dando conto della correlazione tra aumento dei casi di positività al Covid-19 e frequenza scolastica, nonché della crescita esponenziale del contagio medesimo e della progressiva saturazione delle strutture di ricovero e cura, su base regionale, per effetto della diffusione di casi, anche in ottica di prevenzione dell’emergente rischio sanitario”.

 

 

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