EBOLI: colpevole solo Cariello ? … il “sistema” alza le difese del sistema ovvero “Palamara radiato dai Palamara”

 

Aldo Bianchini

EBOLI – Mercoledì 7 ottobre 2020, alle ore 11.00 nell’aula consiliare “Isaia Bonavoglia” del Comune di Eboli la proclamazione degli eletti in Consiglio comunale e del Sindaco di Eboli. Dopo la cerimonia ufficiale il neo eletto Sindaco Massimo Cariello e dopo il suo discorso di ringraziamento ai nuovi eletti e a quelli che non sono stati riconfermati, ivi compreso gli assessori uscenti, ha proceduto ad ufficializzare la nomina della nuova Giunta Comunale e alla indicazione delle Deleghe: Tre donne, Maria Vita Della Monica, Francesca Vocca e Sandra Fornataro; Quattro uomini, Fausto Vecchio, Cosimo Pio Di Benedetto, Giuseppe Piegari, e Luca Sgroia che ricoprirà la carica di Vice Sindaco - Venerdì 9 ottobre 2020, ore 5 del mattino, arresto del sindaco Cariello.

EBOLI /  CAVA de’ TIRRENI –  Come faccio sempre, anche questa volta non mi sono precipitato sulla notizia dell’arresto del sindaco di Eboli, Massimo Cariello, e della sospensione die quattro personaggi (Giuseppe Barrella, Francesco Sorrentino, Annamaria Sasso e Vincenzo D’Ambrosio) che a vario titolo, secondo la pubblica accusa condotta dal procuratore capo Giuseppe Borrelli e dal pm Francesco Rotondo sarebbero stati individuati capi d’accusa specifici che vanno dalla corruzione all’abuso di ufficio, e ancora falso ideologico e rivelazione di segreto d’ufficio, per finire ad uno scanzonato “scambio di favori che è stata in pieno recepita dal GIP Alfonso Scermino; una inchiesta nata negli uffici della Guardia di Finanza che spesso, in passato, ha creato dei mostri da incarcerare preventivamente, salvo ad assolverli successivamente. E come in ogni inchiesta anche qui non manca il “solito traditore” che artatamente ti induce a parlare ed a tranciare giudizi, ti registra e, infine, con una malcelata sfrontatezza va dalle Forze dell’ordine e deposita il tutto. E sappiamo tutti come, poi, le intercettazioni e le registrazioni si sgonfiano clamorosamente.

Ma è lo “scambio di favori” la classica ciliegina sulla torta che ha un preciso nome e cognome: “POLITICA”, che è stata, è e sarà sempre un coacervo di tanti interessi e compromessi che partono dalle nomine per le presidenze degli Enti (leggasi Salvatore Memoli ai vertici del Consorzio Farmaceutico Intercomunale che, ironia della sorte, era stato creato dallo stesso Memoli anni fa) per finire ai concorsi da organizzare (e non pilotare !!), ma anche alle semplici deleghe comunali, provinciali, regionali e nazionali da assegnare ogni volta dopo una consultazione elettorale apparentemente legittima e democratica.

La “POLITICA” è un sistema di potere così come la stessa magistratura è un “SISTEMA” di potere, Palamara docet, e i magistrati se ne facessero una ragione. Non lo fanno perché quando intervengono a gamba tesa, anche inconsapevolmente e con finalità lodevoli, non fanno altro che alzare barriere insormontabili per salvare il sistema di “potere politico, giudiziario, imprenditoriale e malavitoso”.

Mi si rivolta lo stomaco, lo dico in sincerità ed in piena libertà, quando leggo giornali ed ascolto tg sui quali e nei quali non viene mai affrontata e sviscerata la parola “SISTEMA” che per carità può essere anche nella maggior parte dei casi legittima, e lo è; ma senza affrontare e spiegare il sistema è inutile scrivere e parlare.

Oggi, per ascoltare il consiglio del mio amico Aniello Salzano, voglio mantenermi in una forma breve del racconto, nei prossimi giorni potrò sviscerare l’intero problema che partendo dall’arresto a sorpresa, e credo immotivato, del sindaco di Eboli appena rieletto ritorna sempre alla parola “SISTEMA”.

Dal 5 dicembre 1993 Salerno e provincia sono sotto scacco di un sistema di potere politico assolutamente lecito che fa capo, inutile nascondersi dietro gli specchi, all’on. Vincenzo De Luca, ora riconfermato governatore. Ed è un sistema solidissimo che ha saputo tener testa ai tanti attacchi giudiziari, rimandando sempre al mittente ogni accusa; l’elenco sarebbe lunghissimo non riproponibile.

Ebbene se davvero esiste questo sistema, che appare ormai conclamato, mi rivolgo a Voi lettori per chiedere: “Ma Voi davvero pensate che si possa eleggere un presidente di Società Partecipata o di un qualsiasi Ente senza l’avallo politico della persona intorno alla quale ruota tutto questo sistema ?”.

E chiudo, per oggi, con un’altra domanda: “Ma Voi pensate davvero che un sindaco appena rieletto a maggioranza bulgara, in una grossa città come Eboli, possa nominare come suo vice sindaco un personaggio non candidato e quindi non eletto se il capo del sistema non è d’accordo ?”.

Ecco se non si parte da queste due domande e non si sviscera la parola sistema continueremo soltanto a fare titoloni per i giornali e per i tg senza mai capire come il “sistema combatte il sistema” fino ad arrivare all’evidenza, come ho scritto nel titolo, che “Palamara è stato radiato dai Palamara che comunque governano il sistema”.

 

 

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