Dr. Pietro Cusati
(Giurista – Giornalista)
La maggioranza assoluta degli italiani chiede le dimissioni della Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina.Secondo un sondaggio il 55,2% degli italiani vuole che la Ministra lasci subito l’incarico. Le dimissioni della Ministra vengono chieste soprattutto dalle donne (59,4%), mentre tra gli uomini la percentuale si ferma al 53,4%. Dal punto di vista geografico è il Nord a volere che la Ministra lasci il dicastero dell’Istruzione: il sì alle dimissioni nelle Regioni settentrionali vola al 62,4%, mentre al Sud le dimissioni vengono chieste dal 48,2% dei cittadini. L’Italia intera ha riscoperto la centralità della sua Scuola?Due milioni e 200 mila banchi che devono ancora essere recapitati agli istituti scolastici? Questo sarà un anno complesso, ha detto la Ministra dell’Istruzione, abbiamo lavorato tanto e costruito una strategia di prevenzione che funzionerà, se ognuno farà responsabilmente la propria parte ? Non è possibile valutare l’impatto che l’apertura delle Scuole in Italia avrà sull’andamento dell’epidemia. Occorre mantenere la massima prudenza da parte di tutta la popolazione nella fase di riapertura delle Scuole perché il numero di casi di COVID-19 e di ricoveri continua purtroppo ad aumentare in Campania e in tutto il paese e si riflette in un maggiore carico sui servizi sanitari. Secondo l’OMS che ha fatto i complimenti all’Italia, non bisogna sottovalutare il rischio di una rapida ripresa epidemica dovuto ad un eccessivo rilassamento delle misure. Rimane fondamentale mantenere una elevata consapevolezza della popolazione generale circa il peggioramento della situazione epidemiologica e sull’importanza di continuare a rispettare in modo rigoroso tutte le misure necessarie a ridurre il rischio di trasmissione quali l’igiene individuale, l’uso delle mascherine e il distanziamento fisico. La riapertura delle scuole rimane uno degli elementi da monitorare attentamente. Tutta la popolazione deve prestare particolare attenzione al rischio di contrarre l’infezione in situazioni di affollamento in cui si osservi un mancato rispetto delle misure raccomandate. Sono più di 135 milioni le mascherine chirurgiche e oltre 600 mila i litri di gel igienizzante distribuiti nelle Scuole all’avvio del nuovo anno scolastico. Il Ministero della Salute ha fornito chiarimenti in merito agli attestati di guarigione da COVID-19 o da patologia diversa da COVID-19 per alunni e personale scolastico. Il documento è stato trasmesso con Circolare n. 17167 del 21.8.2020 quale strumento di riferimento utile per l’implementazione a livello regionale, fornendo un supporto operativo ai decisori e agli operatori nel settore scolastico e nei Dipartimenti di Prevenzione (DdP) che sono a pieno titolo coinvolti nel monitoraggio e nella risposta a casi sospetti o probabili e confermati di COVID-19 nonché nell’attuare strategie di prevenzione a livello comunitario. I chiarimenti riguardano il cosiddetto “caso sospetto”, anche sulla base della valutazione del medico curante. Il caso in cui un alunno presenti un aumento della temperatura corporea al di sopra di 37,5°C o sintomatologia compatibile con COVID-19, in ambito scolastico. Il caso in cui un alunno presenti un aumento della temperatura corporea al di sopra di 37,5°C o sintomatologia compatibile con COVID-19, presso il proprio domicilio.Il caso in cui un operatore scolastico presenti un aumento della temperatura corporea al di sopra di 37,5°C o sintomatologia compatibile con COVID-19, in ambito scolastico. Il caso in cui un operatore scolastico presenti un aumento della temperatura corporea al di sopra di 37.5°C o sintomatologia compatibile con COVID-19, al proprio domicilio. In presenza di sintomatologia sospetta, il pediatra di libera scelta o il medico di medicina generale richiede tempestivamente il test diagnostico e lo comunica al Dipartimento di Prevenzione o al servizio preposto sulla base dell’organizzazione regionale.
Il DdP, o il servizio preposto sulla base dell’organizzazione regionale, provvede all’esecuzione del test diagnostico. Se il caso viene confermato, il DdP si attiva per l’approfondimento dell’indagine epidemiologica e le procedure conseguenti. Gli operatori scolastici e gli alunni hanno una priorità nell’esecuzione dei test diagnostici. Alunno e operatore scolastico positivo al test diagnostico per SARS-CoV-2 Se il test risulta positivo, si notifica il caso al DdP che avvia la ricerca dei contatti e indica le azioni di sanificazione straordinaria della struttura scolastica nella sua parte interessata.. Per il rientro in comunità bisognerà attendere la guarigione secondo i criteri vigenti. Attualmente le indicazioni scientifiche prevedono l’effettuazione di due tamponi ,test di biologia molecolare, a distanza di 24 ore l’uno dall’altro con un contestuale doppio negativo, cui potrà conseguire la conclusione dell’isolamento e l’inserimento in comunità. L’alunno e l’operatore scolastico rientrerà a scuola con attestazione di avvenuta guarigione e nulla osta all’ingresso o rientro in Comunità. Se il test diagnostico è negativo, in paziente sospetto , il pediatra o il medico curante, valuta il percorso clinico e diagnostico più appropriato, eventuale ripetizione del test e l’opportunità dell’ingresso a Scuola.
Sono stati costruiti all’ interno dell’Istituto banchi monouso all’Istituto “Marco Tullio Cicerone” di Sala Consilina (SA),diretto dalla Dirigente Scolastica Prof.ssa Antonella Vairo. Le lezioni e i corsi serali sono iniziate regolarmente il 24 settembre 2020.