Aldo Bianchini
SALERNO – Finita da molto tempo l’epoca in cui i politici invitavano gli elettori ad andare al mare, invece che ai seggi elettorali; la coscienza civica che è maturata nel tempo lo impedisce.
Bisogna andare a votare, è giusto andare a votare, è necessario andare a votare; ne va del nostro intoccabile diritto di voto che, in fin dei conti, è anche un dovere morale e civico.
Tanti, molti, si lamentano di come vanno le cose ma non vanno a votare; anche un solo voto può essere determinante e utile a cambiare la gestione della pubblica amministrazione, da Roma a Canicattì.
Naturalmente quest’anno bisogna recarsi ai seggi osservando il massimo rispetto delle norme anti pandemia che noi stessi, in definitiva, ci siamo dati e abbiamo osservato durante l’emergenza; regole molto semplici anche se particolarmente fastidiose: mascherina in primis.
Come si vota
Si vota in due giorni: domenica 20 settembre e lunedì 21. I seggi sono aperti dalle 7 alle 23 di domenica e dalle 7 alle 15 di lunedì. Sono 46.641.856 gli elettori chiamati ad esprimersi per il referendum costituzionale e 18.473.922 quelli per le elezioni regionali, che interessano 6 Regioni a statuto ordinario (Campania, Liguria, Marche, Puglia, Toscana e Veneto) e 1 a statuto speciale (Valle d’Aosta). Per le elezioni suppletive del Senato della Repubblica, gli aventi diritto al voto sono 467.122 per la Sardegna (Collegio plurinominale 01 – Collegio uninominale 03 Sassari) e 352.696 per il Veneto (Collegio plurinominale 02 – Collegio uninominale 09 Villafranca di Verona).
Scrutini scaglionati
Gli scrutini saranno ‘scaglionati’: le prime schede che saranno scrutinate sono quelle delle elezioni suppletive, il cui spoglio inizierà lunedì subito dopo la chiusura dei seggi. Si prosegue con lo scrutinio del referendum costituzionale e successivamente, senza interruzione, si terrà lo scrutinio delle Regionali. Lo scrutinio delle comunali, invece, viene rinviato dalle ore 9 del martedì.
Le misure anti Covid
Obbligo di mascherina per tutti gli elettori che si recano alle urne; gel disinfettante all’ingresso e all’interno del seggio; percorsi differenziati; no alla misurazione della temperatura, ma l’elettore che è positivo, in quarantena o in isolamento domiciliare deve avvisare il comune per esprimere il diritto di voto a casa, in totale sicurezza. Quelle del 20 e 21 settembre saranno le prime elezioni, referendum e amministrative in alcuni casi, nell’era del Covid. Sono numerose le misure che dovranno essere attuate per coniugare il diritto al voto e il diritto alla salute.
Mascherine obbligatorie
Gli elettori che si recano alle urne, il presidente di seggio e tutti i componenti del seggio sono obbligati ad indossare la mascherina durante l’esercizio di voto. In particolare i componenti del seggio sono invitati a sostituire le mascherine ogni 4-5 ore se chirurgiche, ogni 8-10 ore se Ffp2. Le prefetture consegnerà i dispositivi di protezione individuale forniti gratuitamente dal Commissario Straordinario per l’Emergenza Covid-19, Domenico Arcuri e destinati agli oltre 60mila seggi. Saranno distribuiti 15,1 milioni di mascherine chirurgiche
Distanziamento, gel e pulizia ambienti
I seggi devono prevedere percorsi di ingresso e di uscita differenziati, segnaletica ad indicare il percorso e per garantire il distanziamento di almeno un metro. Le cabine vanno distanziate. Consegnati anche 315.000 litri di gel igienizzante, utilizzati per tutelare i cittadini che si recano al voto, i componenti del seggio elettorale e gli operatori coinvolti. I gel devono essere posizionati all’interno degli istituti scolastici adibiti al voto e dentro ciascun seggio. L’elettore è invitato a igienizzarsi le mani prima e dopo il voto. Occorre una buona aerazione dell’ambiente e una igienizzazione delle superfici e delle cabine durante le due giornate di voto e tra una giornata e l’altra. Le matite copiative stesse vanno igienizzate tra un elettore e l’altro. È consigliato l’utilizzo dei guanti per presidente di seggio e per scrutatori. Prevista la consegna di 3,4 milioni di guanti ai seggi.