Dr. Pietro Cusati
(Giurista – Giornalista)
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e le istituzioni sanitarie consigliano l’uso delle mascherine quando non sia possibile mantenere un distanziamento, come strumento efficace di prevenzione contro Covid-19. A fare chiarezza è intervenuta la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici,presieduta dal Dott. Filippo Anelli, che ha pubblicato una apposita scheda per informare i cittadini. Se le mascherine facessero male, i medici che le utilizzano per periodi prolungati ne avrebbero da tempo accusato gli effetti nocivi.Il Comitato tecnico scientifico (Cts) istituito presso la Protezione civile ha diffuso il 31 agosto 2020 una nota in cui illustra le Raccomandazioni tecniche per l’uso della mascherina chirurgica a Scuola.Il Cts sottolinea che “l’apertura delle scuole è una esigenza primaria del Paese, ma lo è altrettanto la sicurezza e la continuità delle attività. Pertanto, accanto alle esigenze didattiche e formative, è necessario prendere in considerazione il principio di precauzione, la protezione dei lavoratori, la efficacia, la sostenibilità e la accettabilità delle misure proposte”.Nella sua nota il Cts richiama anche quanto espresso dall’Oms il 21 agosto scorso rispetto all’uso delle mascherine chirurgiche in ambito scolastico differenziandole per fasce di età,fra 6 e 11 anni: uso condizionato alla situazione epidemiologica locale, prestando comunque attenzione al contesto socio-culturale e a fattori come la compliance del bambino nell’utilizzo della mascherina chirurgica e il suo impatto sulle capacità di apprendimento. Dai 12 anni in poi utilizzare le mascherine previste per gli adulti.Inoltre vi èla necessità di affiancare l’uso delle mascherine chirurgiche alle altre misure preventive, quali il distanziamento sociale, la sanificazione delle mani, l’etichetta respiratoria,un’accurata informazione ed educazione sanitaria in linguaggio adeguato all’età degli studenti.Il Comitato tecnico scientifico ribadisce in particolare quanto già indicato sulle situazioni dinamiche e in quelle statiche in cui non vi è il rispetto del distanziamento e fornisce delle Raccomandazioni tecniche.
In tutti i contesti di condizione statica, il CTS ribadisce l’importanza dell’uso delle mascherine chirurgiche come già espresso nel documento tecnico sulla scuola e specifica che nell’ambito della scuola primaria, per favorire l’apprendimento e lo sviluppo relazionale, la mascherina chirurgica può essere rimossa in condizione di staticità con il rispetto della distanza di almeno un metro e l’assenza di situazioni che prevedano la possibilità di aerosolizzazione.Nella scuola secondaria, anche considerando una trasmissibilità analoga a quella degli adulti, la mascherina chirurgica può essere rimossa in condizione di staticità con il rispetto della distanza di almeno un metro, l’assenza di situazioni che prevedano la possibilità di aerosolizzazione e in situazione epidemiologica di bassa circolazione virale come definita dalla autorità sanitaria.L’uso delle mascherine chirurgiche è solo una delle misure di prevenzione che devono essere implementate in ambito scolastico in una corretta associazione con tutte le altre misure già raccomandate al fine limitare la circolazione del virus.Ai fini del contenimento della diffusione del virus COVID-19, è fatto obbligo sull’intero territorio nazionale di usare protezioni delle vie respiratorie nei luoghi chiusi accessibili al pubblico, inclusi i mezzi di trasporto e comunque in tutte le occasioni in cui non sia possibile garantire continuativamente il mantenimento della distanza di sicurezza.Non sono soggetti all’obbligo i bambini al di sotto dei sei anni, nonché i soggetti con forme di disabilità non compatibili con l’uso continuativo della mascherina ed i soggetti che interagiscono con i predetti. Con il DPCM del 7 agosto 2020 sono prorogate al 7 settembre 2020 le misure di contenimento per contrastare la diffusione del nuovo coronavirus. Il DPCM conferma l’obbligo dell’utilizzo delle mascherine nei luoghi chiusi aperti al pubblico, il rispetto della misura del distanziamento sociale di almeno 1 metro tra le persone e la raccomandazione del lavaggio corretto e frequente delle mani.L’ Ordinanza del Ministro della Salute del 16 agosto 2020 ha previsto ulteriori prescrizioni, l’obbligo dalle ore 18.00 alle ore 06.00 sull’intero territorio nazionale di usare protezioni delle vie respiratorie anche all’aperto, negli spazi di pertinenza dei luoghi e locali aperti al pubblico nonché negli spazi pubblici (piazze, slarghi, vie, lungomari) ove per le caratteristiche fisiche sia più agevole il formarsi di assembramenti anche di natura spontanea e/o occasionale. L’utilizzo delle mascherine di comunità si aggiunge alle altre misure di protezione finalizzate alla riduzione del contagio ,come il distanziamento fisico e l’igiene costante e accurata delle mani che restano invariate e prioritarie.Infine dal 1° settembre 2020 è stato abolito il superticket , dopo nove anni di imposizione iniqua, finalmente un atto di civiltà,un gesto simbolico, le risorse impegnate per la Salute dei cittadini come un investimento e non come un costo. In Italia ogni anno vengono eseguiti circa tre milioni di interventi chirurgici e tutti i professionisti presenti in sala operatoria indossano una mascherina a protezione della salute del paziente. La Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri garante dei diritti dei cittadini, in primis quello alla Salute.