Maddalena Mascolo
SALERNO – Parlare e scrivere di Giovanni Savastano, meglio conosciuto come NINO, non è assolutamente facile; Savastano viene da lontano ed è destinato ad andare lontano. E’ questa la prima considerazione che mi viene spontanea nello scrivere queste poche righe sul suo personaggio e, soprattutto, sul suo ruolo nella società civile salernitana e nella politica locale e regionale; almeno per il momento.
L’altra considerazione spontanea è quella di considerare, non a torto, Giovanni Savastano uno dei pochissimi personaggi molto vicini al governatore Vincenzo De Luca che lo ha pubblicamente eletto a suo fedelissimo.
Viene da lontano Nino Savastano ed è destinato ad andare lontano, come dicevo prima, per occupare un ruolo centrale nel “progetto politico” e nel “sistema di potere politico deluchiano”; un progetto ed un sistema che il governatore riesce con grande abilità sempre a rimodellare, ristrutturare e rilanciare come una novità dell’ultima ora cambiando e sostituendo, alla bisogna, uomini e cose.
L’attuale assessore comunale di Salerno Nino Savastano è invece rimasto sempre lì, ben saldo al suo posto di primissima fila nel cosiddetto “cerchio magico” che governa Salerno da trent’anni e la Regione da cinque con un discorso progettuale e dialettico che è destinato a proseguire a lungo nel prossimo futuro.
Ma Nino Savastano ha avuto anche il coraggio, in passato, di affrontare momenti difficili che avrebbero abbattuto un bisonte; ha superato tutto in bellezza ed è rimasto sempre fedele ai suoi principi politici anche di fronte alle grandi scelte di collocazione; Nino non è mai stato opportunista, ha proseguito per la sua strada (tutta di sinistra) ed ha vinto sempre.
Proprio come in tanti si augurano che vinca anche questa volta per sedersi su un seggio regionale che, verosimilmente, gli spetta di diritto.