dr. Pietro Cusati
(Giurista – Giornalista)
31 agosto 2020 . L’importanza dell’impegno civile in difesa dei diritti delle donne e dell’infanzia e sul tema della responsabilità degli adulti verso le nuove generazioni: Maria Tecla Artemisia Montessori , una scienziata , grande maestra di pedagogia , filosofa, medico e neuropsichiatra infantile,nacque a Chiaravalle,in provincia di Ancona,il 31 agosto 1870,oggi si festeggiano i 150 anni dalla sua nascita. Nel 1875 il padre diventa funzionario presso il Ministero delle Finanze, per questo la famiglia si trasferisce a Roma, dove Maria effettuerà i suoi studi. Dopo la maturità, decide di iscriversi all’Università di Roma presso la facoltà di Fisica, Matematica e Scienze Naturali. Nel 1892 viene ammessa al corso di Medicina e in seguito entrerà nella Clinica Psichiatrica di Roma. La tesi di laurea di Maria Montessori, sul tema Allucinazioni a contenuto antagonistico, è seguita da Sante De Sanctis, psichiatra e psicologo, considerato il padre della neuropsichiatria infantile in Italia.Maria Montessori sarà la prima donna a laurearsi in Medicina in Italia.Ha avuto un ruolo fondamentale nell’educazione per il metodo Montessori che ha varcato le frontiere.Metodo educativo che si basa sull’idea che ogni bambino possiede un potenziale psichico ed intellettivo unico e irripetibile. Deve quindi essere accompagnato nella crescita in modo da potersi esprimere liberamente. Il suo metodo si fonda su tre aspetti fondamentali: realizzazione di un ambiente educativo preparato scientificamente, preparazione e uso di specifico materiale educativo e impiego di tecniche dell’insegnamento rispettose dell’individualità di ognuno.“La comunità della scuola è risorsa decisiva per il futuro della comunità nazionale, proprio in quanto veicolo insostituibile di socialità per i bambini e i ragazzi: ne comprendiamo ancor più l’importanza dopo le chiusure imposte dalla pandemia. Esempi come quello di Maria Montessori esortano ad affrontare efficacemente le responsabilità di questo momento difficile”. Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in una dichiarazione in occasione del 150/mo anniversario della nascita di Maria Montessori.”Maria Montessori , ricorda il Capo dello Stato , nasceva centocinquanta anni fa, a Chiaravalle. La sua umanità, i suoi studi, la sua coraggiosa esperienza di educatrice, hanno impresso un segno profondo nelle scienze pedagogiche e indicato orizzonti nuovi per la scuola, a beneficio di milioni di giovani in ogni parte del mondo, che hanno potuto e saputo accrescere in piena libertà la loro personalità. Proprio negli anni più duri del Novecento Maria Montessori è riuscita a infrangere antichi pregiudizi, dimostrando la irragionevolezza di metodi di insegnamento basati sull’autoritarismo e contrastando pratiche di emarginazione ai danni di chi era sofferente o veniva considerato diverso, aprendo la strada a un percorso di crescita dei bambini basato sulla piena espressione della loro creatività, nella formazione responsabile alla socialità”.
Il suo “metodo” ha varcato le frontiere e, nel suo nome, tantissime educatrici ed educatori, ragazze e ragazzi, hanno conferito alla scuola un valore di crescita nella conoscenza che, accanto al sapere letterario e scientifico, abbia lo sguardo rivolto allo sviluppo integrale della personalità degli alunni”. La vita di Maria Montessori, “è stata anche simbolicamente una storia di libertà, di intelligenza, di creatività femminile. Sono tante le insegnanti, le educatrici, le operatrici scolastiche che continuano oggi a impegnarsi con la medesima passione’’.
I GIOCATTOLI ‘’MONTESSORIANI’’.
Maria Montessori, la neuropsichiatra infantile ideatrice di uno dei sistemi educativi più noti e adottati in migliaia di scuole nel mondo.
I giocattoli che si ispirano al suo metodo educativo sono sempre più numerosi così come le linee di arredo dedicate.
L’insegnamento non prevede il gioco fine a se stesso ma attività mirate alla crescita dei bambini attraverso l’uso di materiali speciali .
I giochi servono ad ‘aiutare i bambini a fare da soli’ e a ‘divertirsi imparando da sè’, ripeteva Maria Montessori.