Aldo Bianchini
SALERNO – Dopo il precedente articolo sui candidati al Consiglio regionale della Campania, denominato “Elezioni 2020: 1.241 garibaldini per le regionali … tutti cristallini ?” e pubblicato su questo stesso giornale il 23 agosto scorso, come era ampiamente previsto si è scatenata la caccia all’untore; vale a dire la caccia per scoprire le generalità di quel candidato che baipassando tutte le doverose ed opportune cautele in materia di “deontologia politico-sociale-istituzionale” ha richiesto ed ottenuto per più volte il pagamento del bonus di 600 euro per marzo e aprile 2020, e di 1.000 euro per maggio 2020.
Cosa è questo benedetto o maledetto “bonus” che tanti guai ha già addotto ad alcuni incauti parlamentari nazionali: “”Bonus 600 euro INPS: una misura prevista dal Governo dal Decreto Cura Italia prima e dal Decreto Rilancio poi, per sostenere i lavoratori autonomi, le partite Iva e i professionisti la cui attività abbia risentito del coronavirus. Il decreto agosto contiene proroghe e inclusioni”.
NOTA: “Il Decreto Interministeriale del 28 marzo 2020 (art. 1, comma 2) riconosce l’indennità di 600 Euro a coloro che:
a) abbiano percepito, nell’anno di imposta 2018, un reddito complessivo non superiore a 35.000 euro, al lordo dei canoni di locazione assoggettati a tassazione, la cui attività sia stata limitata a causa dei provvedimenti restrittivi adottati in conseguenza dell’emergenza epidemiologica;
b) abbiano percepito, nell’anno di imposta 2018, un reddito complessivo tra 35.000 euro e 50.000 euro, al lordo dei canoni di locazione assoggettati a tassazione, e abbiano ridotto, cessato o sospeso la loro attività autonoma o libero-professionale in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 (ai sensi dell’art. 2 dello stesso decreto).
Ma per ritornare rapidamente alla domanda contenuta nel titolo di questo articolo: “C’è un candidato alle regionali 2020 che alla chetichella ha chiesto ed ottenuto il bonus di 600 euro ed è in attesa di quello da 1.000 euro ?”.
La risposta è decisamente si.
Comunque prima di andare avanti è giusto ricordare che i candidati in corsa per le regionali sono 1.224 in tutta la Campania, di questi ben 226 sono i candidati per la provincia di Salerno.
Ed è proprio tra questi ultimi che bisogna cercare il candidato infedele che ha violato tantissimi motivi di opportunità politica nel richiedere ed ottenere il bonus; e non è un candidato di secondo piano.
“Cherchez l’homme”, dunque, la caccia è cominciata.
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