Aldo Bianchini
SALERNO – La politica, benedetta politica, è come un’anguilla; da qualsiasi parte cerchi di afferrarla ti sfugge, e il tentativo successivo è sempre più difficile se non ti armi di santa pazienza nel trovare gli strumenti utili a farti raggiungere l’obiettivo. Bisognerebbe, però, essere pescatori per risolvere subito il problema, anche perché il pranzo (voto !!) si avvicina e l’anguilla è ancora molto sfuggente.
E allora, nella veste di umile giornalista non in attesa di illusorie sponsorizzazioni, mi pongo e pongo la domanda: “Sono i nani e le ballerine a strumentalizzare il principe, o è il principe che strumentalizza sempre i nani e le ballerine ?”.
Quanto accaduto venerdì sera a Sala Consilina potrebbe già dare le prime risposte alla domanda; perché a Sala Consilina, dalle 17.30 nel Polo Culturale Cappuccini al piano terra dell’Auditorium Comunale, c’erano sia il “principe” (on. Piero de Luca, che è cresciuto tanto e cammina speditamente da solo) e tanti “nani e ballerine“ (politici locali e opportunisti di giornata; non tutti però).
L’incontro era stato annunciato come “conferenza stampa” dell’on De Luca sull’importante tema: “Emendamento al Decreto Rilancio (D.L.19 maggio 2020, n. 34) sulle zone rosse che erano state escluse dal provvedimento del Governo inerente il sostengo economico e sociale, poi confluito in un emendamento unico che è stato approvato in Commissione Bilancio alla Camera dei Deputati il 03/07/2020”; alla fine, purtroppo, si è trasformato in una sorta di pseudo convegno sulla figura e sulle capacità politiche e professionali; cosa buona e giusta, ma molto lontana da una “conferenza stampa” che nella sua accezione classica prevede il conferenziere affiancato da un giornalista e non da un sindaco (Francesco Cavallone); ed in prima fila tutta la stampa accreditata (al posto dei politici come Picarone, D’Alto, Vertucci, Di Candia e, udite udite, l’assessore regionale Corrado Matera figlio dell’ UdC) intenta a porre domande sul tema trattato per vie generali dal conferenziere e poi sviscerato sulla base delle domande dei giornalisti; anche se del tema si sapeva già tutto sulla base dei comunicati dei Cinquestelle (sen. Francesco Castiello) che hanno rivendicato la genitorialità della correzione del decreto che escludeva alcune zone rosse dai benefici. Purtroppo niente di questo è accaduto a Sala Consilina ed ha vinto nuovamente la politica che come un’anguilla riesce sempre a sfuggire alla presa.
Ed è andata in scena la sceneggiata (scusate la ripetizione; lo dico per i nani e le ballerine che tramano e sparlano soltanto alle spalle) di un convegno nel quale hanno avuto accesso alla parola soltanto alcuni e ben identificati politici che, come dicevo, non hanno fatto altro che tessere le lodi del Principe. Il tutto in un gioco molto sottile e scivoloso (proprio come l’anguilla) in cui è difficile assegnare pregi o difetti, ovvero accreditare la vittoria al principe o ai nani e ballerine. Sul perché della presenza dei politici si potrebbe dire di tutto e di più; ma sfuggirebbe sempre il dato principale che rimarrebbe sempre racchiuso nella domanda sulla strumentalizzazione tra principe e/o nani e ballerine.
C’è stato, però, un elemento che io considero inopportuno ed anche imbarazzante: “la presenza in prima fila dell’assessore regionale al turismo avv. Corrado Matera”, in predicato per una candidatura nell’UdC, che strideva con l’assenza di Simone Valiante, indicato come il candidato ufficiale del PD, nel territorio a sud di Salerno, cioè per il Cilento e Vallo di Diano. Mancava anche l’altro candidato in pectore Tommaso Pellegrino, indicato come candidato per Italia Viva (partito che ha, comunque, più titoli di vicinato con il PD che non l’ondivago UdC).
Ovviamente l’argomento va affrontato dalla parte dei presenti perché gli assenti hanno sempre torto e gli organizzatori possono sempre dire di averli doverosamente invitati; assenti, comunque, anche i comuni di Padula, Sassano e Casalbuono tra quelli a vocazione PD.
Il problema è tutto ricompreso tra la presenza di Matera e l’assenza di Valiante e Pellegrino; sui tre, difatti, sta montando giorno dopo giorno un pesante chiacchiericcio che non ha nulla a che vedere con la fantapolitica, piuttosto con le discussioni popolari che stanno prendendo piede in ogni punto di raccolta pseudo-politica del Vallo di Diano, nell’attesa delle regionali e delle amministrative.
Quella presenza (ripeto inopportuna e imbarazzante) e quelle assenze danno fuoco alle polveri della polemica e del dibattito pubblico su “chi porta Matera e chi porta gli altri due”; e in questo gioco d’azzardo, che nessuno mai ammetterà, si fa largo la domanda posta in premessa: “Sono i nani e le ballerine a strumentalizzare il principe, o è il principe che strumentalizza sempre i nani e le ballerine ?”.
Per tirare corto e per non infilarmi in velenosi e strumentali sussurri di tutti i politici locali presenti (Vittorio Esposito, Michele Di Candia, Luigi Vertucci, Francesco Cavallone, Gerardo Pasquale Lo Tierzo, Gelsomina Lombardi, Claudia Colitti, Elena Gallo, Francesco Spinelli, tra i tanti presenti) che quando devono sfuggire come anguille sono più abili del diavolo, taglio corto e sposo la tesi secondo cui è sempre il principe a strumentalizzare i nani e le ballerine; un principe che, pur di ostracizzare Tommaso Pellegrino ritenuto l’autore dello sgarro del consigliere comunale di maggioranza di Salerno Donato Pessolano (passato con Italia Viva), potrebbe favorire la candidatura di Corrado Matera anche a disdoro del suo stesso partito (Valiante, ndr !!).
Come finirà ? probabilmente finirà con il fatto che ancora una volta il Vallo di Diano rimarrà senza un esponente regionale laborioso e inclusivo; e con l’addio ai sogni dei nani e ballerine (ferrovia, carcere, tribunale, commissariato, ospedale, ecc.) che alcuni politici hanno già ricominciato a promettere.
L’ultimo capoverso l’ho riservato all’avv. Luigi Giordano (in maggioranza con Cavallone) che è stato l’unico a metterci correttamente la faccia ed a telefonarmi dopo la pubblicazione dell’articolo del 10 luglio 2020 per esternare le sue considerazioni assolutamente lontane dalle mie; per dovere deontologico a lui riserverò il contenuto di un prossimo articolo dopo una serrata intervista. Lui non fa parte, almeno per quanto mi riguarda, né dei nani e neppure delle ballerine.