GIUSTIZIA: si riaccendono i riflettori sul carcere di Sala Consilina grazie all’avv. Angelo Paladino

 

La redazione

 

avv. Angelo Paladino

SALA CONSILINA – L’avvocato Angelo Paladino (presidente della sezione di Sala Consilina –Diocesi Teggiano Policastro- dell’Unione Giuristi Cattolici Italiani) scende di nuovo in campo per ripropore all’attenzione generale la scabrosa situazione della chiusura del carcere di Sala Consilina che ha prodotto effetti negativi sull’intera organizzazione della giustizia addirittura in due province e in due regioni dopo lo scellerato trasferimento del Tribunale di Sala in quel di Lagonegro.

L’avvocato Paladino prendendo spunto da un intervento della Presidente della Corte di Appello di Potenza ha scritto direttamente al governatore della Campania, on. Vincenzo De Luca, a tutti i consiglieri regionali ed al Presidente della Provincia di Salerno:

“”Stimato Presidente, mi permetto segnalarLe la relazione che il Presidente della Corte di Appello di Potenza, Dott.ssa Rosa Patrizia Sinisi, ha reso in occasione dell’apertura dell’anno giudiziario, nella parte riferita alla situazione carceraria nel distretto. L’alto Magistrato ha evidenziato, con molta chiarezza e coraggio, la criticità rappresentata dalla mancanza di struttura carceraria a servizio del Tribunale di Lagonegro, a seguito della chiusura della casa circondariale di Sala Consilina. La Stessa ha denunciato la difficoltà di gestire la fase di convalida degli arresti o fermo di detenuti collocati lontani, nel carcere di Castrovillari, in quello di Salerno o di Potenza, con rilevante dispendio economico e per la scarsa disponibilità, finanche, di carburante per le autovetture di servizio. Ha, inoltre, stigmatizzato il comportamento tenuto dal DAP, definendo eloquente il “silenzio” della struttura ministeriale, dopo l’incontro tenutosi a Roma nell’ottobre 2018, non dando risposta in ordine a una possibile riapertura della struttura di Sala Consilina e ciò a seguito della favorevole sentenza del Consiglio di Stato. La Presidente Sinisi, nel documento citato, ritiene che la riabilitazione della Nostra casa circondariale, con capienza portata a 51 detenuti a seguito di ristrutturazione per un importo di euro 220.00,00 (come proposto dal Comune), sia una esigenza concreta non solo per avvocati, magistrati e personale amministrativo, ma soprattutto per i detenuti e i loro familiari, che hanilo diritto ad essere ristretti vicino ai luoghi di residenza. Tale presa di posizione, da parte della massima carica della Corte di Appello, ritengo vada immediatamente sostenuta con ogni iniziativa utile. La soppressione della Casa Circondariale di Sala Consilina, avvenuta nel 2015, ha fatto seguito alla chiusura, ancor più dolorosa ed immotivata, del Tribunale dello stesso Comune (ann02013). L’ingiustizia subita dal Territorio Salernitano, a causa di tali improvvide decisioni adottate dal Ministero competente resta, ancor più, conclamata dall’attuale inefficienza  del servizio Giustizia, aggravata dal perdurare’ dell’ epidemia COVID-19. Oltre alle criticità denunciate dalla Presidente Sinisi in ordine al sistema carcerario, vi è da porre in evidenza che la struttura del Tribunale di Lagonegro (di 1/3 più piccola di quella moderna ed adeguata di Sala Consilina) consente di utilizzare solo due aule per le udienze penali pubbliche dovendo rispettare le norme di distanziamento anti-CQVID, con la sensibile riduzione della capacità di trattare processi in sicurezza e in tempi accettabili.

Carcere di Sala Consilina

Da qui l’esigenza anche di riutilizzare la struttura di Sala Consilina per allocarvi parte dell’attività giudiziaria. La presunta necessità di ridurre la spesa pubblica e rendere efficienti i servizi, che ha motivato la chiusura di due Presidi di Giustizia nel Vallo di Diano e nella Regione Campania, si è rilevata essere un falso clamoroso e solo un notevole danno sociale ed economico per un intero Territorio, privato di insostituibili uffici di prossimità. Sono, infatti, aumentati gli sprechi e di disagi, senza alcun miglioramento per i Cittadini, ingiustamente puniti e penalizzati. Affido, pertanto, alla Sua sperimentata sensibilità e capacità operativa l’esigenza di un energico e risolutivo intervento sul Ministro di Giustizia e, quindi, sul DAP, affinché venga accolta la proposta del Presidente della Corte di Appello di Potenza per l’immediata riapertura della Casa Circondariale di Sala Consilina, con il celere adeguamento della stessa, sulla base del progetto predisposto e finanziato dal Comune di Sala Consilina. Certo di trovare positivo riscontro La saluto molto cordialmente””.

 

 

 

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