Dr. Pietro Cusati (giurista-giornalista)
Le polemiche sulla giustizia non si placano, riformare subito il Consiglio Superiore della Magistratura,non vi sono precedenti di un Presidente della Repubblica che abbia sciolto il Csm. L’articolo 31 della Costituzione spiega come il Presidente della Repubblica scioglie il Csm “qualora ne sia impossibile il funzionamento”, sentiti i Presidenti delle Camere e il Comitato di presidenza del CSM. Lo scioglimento non è un atto politico ma una decisione assunta in caso di blocco della funzionalità del Consiglio Superiore della Magistratura. L’impossibilità di funzionamento è determinata dalla mancanza del numero legale, ma l’attuale Csm non ha posti vacanti ed è nel pieno della sua funzionalità. Si attende che il Parlamento vari una riforma, una volontà annunciata dal Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede ma ancora non divenuta realtà: “Questa sarà la vera rivoluzione”. Il Guardasigilli ha parlato della riforma del Csm con al centro del progetto un nuovo sistema elettorale sottratto alle degenerazioni del correntismo, l’individuazione di meccanismi che garantiscano i criteri con cui si procede nelle nomine siano ispirati soltanto al merito, la netta separazione tra politica e magistratura con il blocco delle cosiddette ‘porte girevoli’. Dopo aver commemorato i Magistrati Nicola Giacumbi, Girolamo Minervini,Guido Galli, Mario Amato, Gaetano Costa, e Rosario Livatino ,fedeli soltanto alla Costituzione ,il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella , ha parlato di un 2020 difficile per la magistratura . «Vorrei sottolineare ai giovani magistrati che si tratta dell’unica fedeltà cui attenersi e alla quale sentirsi vincolati». Il Presidente Mattarella rimette al loro posto con decisione i paletti che la Carta Costituzionale assegna agli attori della Repubblica, Magistrati anche di lungo corso , come la cronaca ha evidenziato, hanno perso la bussola, ma anche ai titolari degli altri poteri ripetutamente chiamati in causa tra le righe.Il Presidente della Repubblica ha ricordato, «il confine che separa l’interpretazione della legge dall’arbitrio e dalla ricerca della pura originalità nella creazione della regola, che determinano spesso un disorientamento pericoloso dovuto all’imprevedibilità della risposta giudiziaria». Il Capo dello Stato ha ribadito che è l’elevata professionalità a consolidare «la legittimazione della Magistratura e dell’attività da essa posta in essere, in ogni ufficio giudiziario che deve necessariamente impegnarsi a recuperare la credibilità e la fiducia dei cittadini, così gravemente messe in dubbio da recenti fatti di cronaca’’. Nel dirsi certo che «queste logiche non appartengono alla Magistratura nel suo insieme»,e nel sottolineare che a portare allo scoperto le vicende, che provocano così grave sconcerto nella pubblica opinione, è stata un’azione della Magistratura, che ha svolto la propria funzione senza esitazioni o remore di alcun tipo». «Non si può ignorare il rischio che alcuni attacchi alla Magistratura nella sua interezza siano, in realtà, strumentalmente svolti a porne in discussione l’irrinunciabile indipendenza. Indipendenza che ho, per dovere costituzionale a me affidato, il compito di tutelare con determinazione».L’indipendenza e la totale autonomia dell’Ordine Giudiziario sono affermati nelle norme della Costituzione ma trovano il loro presidio nella coscienza dei nostri concittadini. «La limpidezza del modo di agire anche nella vita associativa, e la credibilità in tutte le decisioni che riguardano il Consiglio Superiore della Magistratura costituiscono per i cittadini un metro di valutazione della trasparenza e della credibilità anche delle decisioni assunte dalla Magistratura nel rendere giustizia».«La dialettica fra posizioni diverse, il cui valore è indiscutibile, come espressione di pluralismo culturale, rappresenta una ricchezza per le nostre istituzioni». Diventa «deleteria allorquando le differenze si traducono in contrapposizioni sganciate dai valori costituzionali». Il compito primario assegnato dalla Costituzione al C.S.M. impone, in modo categorico, che si prescinda dai legami personali, politici o delle rispettive aggregazioni, in vista del dovere di governare l’organizzazione della Magistratura nell’interesse generale».Indipendenza e autonomia dell’Ordine Giudiziario sono principi fondamentali per la Repubblica. «A questo riguardo si odono talvolta esortazioni, rivolte al Presidente della Repubblica, perché assuma questa o quell’altra iniziativa, senza riflettere sui limiti dei poteri assegnati dalla Costituzione ai diversi organi costituzionali e senza tener conto di essi. In questo modo si incoraggia una lettura della figura e delle funzioni del Presidente della Repubblica difforme da quanto previsto e indicato, con chiarezza, dalla Costituzione.«A tutti e a ciascuno è richiesto il coraggio di abbandonare atteggiamenti fondati su prospettive limitate, di corto respiro, che, distorcendo la vita delle istituzioni, rischiano di delegittimarle. È un dovere istituzionale che grava su ciascuno. E che non può essere eluso». L’art. 87 e l’art. 104, della Costituzione attribuiscono al Presidente della Repubblica la Presidenza del Consiglio Superiore della Magistratura .Il CSM è organo di amministrazione della giurisdizione e di garanzia dell’autonomia e dell’indipendenza dei magistrati ordinari. Ha rilevanza costituzionale in quanto espressamente previsto dalla Costituzione, che ne delinea la composizione e i compiti . Esso adotta tutti i provvedimenti che incidono sullo status dei magistrati ,dall’assunzione mediante concorso pubblico, alle procedure di assegnazione e trasferimento, alle promozioni, fino alla cessazione dal servizio. Provvede inoltre al reclutamento e alla gestione dell’attività dei magistrati onorari. Ha infine il compito di giudicare le condotte disciplinarmente rilevanti tenute dai magistrati.L’art. 104 della Costituzione prevede che il Consiglio elegga tra i componenti designati dal Parlamento un Vice Presidente. Questi sostituisce il Presidente in caso di assenza e impedimento ed esercita le funzioni che il Presidente gli delega. Presiede poi il Comitato di Presidenza, composto dal Primo Presidente e dal Procuratore Generale della Corte di Cassazione.La Sezione Disciplinare del CSM ha natura giurisdizionale e le sue decisioni sono ricorribili dinanzi alle Sezioni Unite della Corte di Cassazione. La Sezione delibera con la partecipazione di sei componenti, quattro togati e due laici. Uno di questi è il Vice Presidente del CSM che la presiede.
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Gli esempi dei Magistrati uccisi nel corso della loro azione a tutela della legalità: GIACUMBI,Amato, Costa, Galli, Livatino e Minervini ,simboli civili della nostra Italia che hanno pagato con l’estremo sacrificio la loro incondizionata dedizione alla giustizia e ai valori democratici della Costituzione.
Un esempio da seguire, specie in un momento difficile per la magistratura con l’unico obiettivo di tutelare gli interessi della comunità.Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella :
GIACUMBI, Amato, Costa, Galli, Livatino e Minervini :“hanno perso la vita a causa del loro impegno nel contrasto alla violenza terroristica e mafiosa, consapevoli dei rischi a cui erano esposti. Li hanno coraggiosamente affrontati per rispetto della dignità propria e per quella del loro compito di Magistrati,
con coerenza e autentico rigore”.