Elezioni 2020: De Luca avvisato e … mezzo salvato

Salvatore Memoli

(avvocato-manager)

 

 

SALERNO – De Luca deve stare attento al momento del voto regionale. In meno di sei mesi ha recuperato credibilità e consenso ma sono aumentati i detrattori e i nemici. Non ho scritto gli avversari, molti sono suoi nemici e come tali farebbero anche la danza della morte pur di non registrare un ulteriore vantaggio del loro nemico. Le prossime elezioni restano per De Luca un banco di prova, una verifica di quanto ha fatto e quanto sarà ancora capace di fare, con un programma leggero ma efficace, in grado di proporre piani annuali e pluriennali d’interventi strutturali ed innovativi in molti settori delle competenze regionali. Abbiamo la convinzione che De Luca ha fatto molto, soprattutto in termini di immagine grintosa, molto condivisa da divertiti cittadini che ne hanno compreso il significato in tempo di Covid19. Per me tutto questo non basta perché ho il piacere di conoscere De Luca e di sapere che può mettere le sue originali energie a servizio di un programma e di uomini e donne impegnati a guidare un processo radicale di cambiamento di un Ente che appare ancora come un pachiderma indolente e restio ai cambiamenti. De Luca deve promuovere gli Stati generali della Regione Campania, quelli veri,  far parlare i protagonisti dell’economia e del sociale, definire un piano politico che deve essere molto vicino ad un piano industriale serio e motivato da affidare ad una classe politica che deve muoversi in sintonia con lui, se avrà come obiettivo un modelli efficienti  di Governo . Penso ai settori turismo, industria, agricoltura, sanità, aree metropolitane, dove bisogna cambiare tempi e modelli di crescita. Quello che sembra a molti osservatori è un De Luca solo, come se non avesse una Giunta ed una maggioranza politica in Consiglio Regionale. I suoi detrattori diranno che il Governatore non ama protagonisti che offuscano la sua dimensione di leader. Puó essere vero, ma a me appare più una situazione di cedimento dei collaboratori che in pubblico si defilano per non dare fastidio al mattatore ed in privato si danno da fare con una clientela politica che è scadente ed occasionale, che basta a garantire un pacchetto di voti alla bisogna. Se la politica serve per vincere, si capisce tutto. De Luca ci ha dimostrato che é padrone dei tempi della politica e della comunicazione ( il primo piano comunicazione lo facemmo insieme, molti anni fa!), ora deve diventare un ingegnere politico che progetta i cambiamenti. Basta risanare, bisogna investire! La Regione deve avere un ruolo fondamentale nel Mediterraneo. Abbiamo bisogno di infrastrutture che mettono in relazione merci, cultura, turismo. La Regione che verrà dovrà essere un faro anche per la sanità, per il Sud e per il Mediterraneo. Mi piacerebbe vederlo leader del Sud per risultati che segnano una dimensione promettente per il recupero di aree regionali del mediterraneo che assumono una mentalità imprenditoriale concreta, senza dimenticare l’inclusione sociale che non é assistenzialismo ma pulsione nuova di risorse inespresse.

 

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