L’ ECONOMISTA MARIANA MAZZUCATO NON HA FIRMATO IL DOCUMENTO BASE DI PARTENZA DEGLI STATI GENERALI DELL’ECONOMIA , IL PIANO COLAO?UN GIALLO CHE ALIMENTA POLEMICHE.

Dr. Pietro Cusati (giurista-giornalista)

 

Il dr. Vittorio Colao con il presidente del consiglio dei ministri Giuseppe Conte

ROMA – “Un’Italia più forte, resiliente ed equa”,sono sei le mosse individuate per rilanciare il Paese, rimetterlo in piedi dopo l’epidemia e prepararlo a correre. La strategia per il rilancio dell’Italia? MANCA UN CAPITOLO SPECIFICO SUL SUD? Un documento di 121 pagine,6 punti principali e 102 proposte, per rilanciare l’economia italiana nei prossimi due anni. La Prof.ssa Mariana Mazzucato, nota economista, italo-americana, Consigliera del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte  e componente della task force, non ha firmato il piano Colao, due mesi di lavoro, il documento base di partenza degli Stati generali dell’economia : “Non ho firmato perché da Aprile mi sono dedicata da Consigliera al lavoro su disegno di policy mission-oriented.” Nelle 121 schede di lavoro si prospettano alcune ricette che vediamo da 30 anni, per il rilancio del Paese in diversi ambiti economici e sociali, nel lavoro e nelle imprese, nelle infrastrutture, nell’ambiente, nel turismo, nell’arte e nella cultura, nella pubblica amministrazione, nella scuola, nella famiglia. Al cosiddetto piano Colao per il rilancio non mancano le critiche  soprattutto sulla Scuola, con l’idea di “adottare una classe” , c’é chi lo definisce “un libro dei sogni”.Nel capitolo dedicato alla Scuola ,all’Università e alla ricerca il comitato sottolinea come il problema principale è legato alle profonde differenze di qualità fra livelli di istruzione, percorsi formativi e aree territoriali. Si propone anche di «creare un Fondo speciale per il “diritto alle competenze”, con l’obiettivo di contrastare il calo atteso delle immatricolazioni dovuto alla crisi sanitaria e incrementare il tasso di successo formativo e occupazionale degli studenti universitari. Nel piano,infatti, prevalgono  vecchie  ricette  per approdare a quella che viene definita ‘la nuova normalità’? Qualche ricetta molto discussa perché ritenuta inutile, come l’eliminazione del contante e la tassazione dei prelievi del bancomat . Mancano alcuni capitoli importanti  sulla giustizia ,un piano specifico per il Sud. E’ molto strano che nella  task force per  elaborare un piano di ripresa definito di ripartenza e trasformazione non abbia al suo interno nessun esponente del mondo delle imprese ? Vittorio  Colao  conosce i tempi lunghi della giustizia civile  italiana ,una pubblica amministrazione alleata dei cittadini e imprese ? Il Comitato di esperti guidato da Vittorio Colao, inserisce un paragrafo relativo  al Codice dei contratti, proponendo di applicare alle infrastrutture “di interesse strategico” le Direttive europee,integrare le Direttive europee per le sole porzioni in cui esse non sono auto-applicative,rivedere la normativa in un nuovo codice, basato sui principi delle Direttive europee?

La prof.ssa Mariana Mazzucato con il manager Vittorio Colao

Si parla anche di proroga a fine anno dei contratti a termine in deroga al decreto dignità.Nel piano Colao la cultura ha un ruolo marginale, secondo il Presidente di Agis, l’Associazione generale italiana dello spettacolo,Carlo Fontana che si è rivolto direttamente al Ministro Dario Franceschini  per lamentare l’assenza dello spettacolo nel motore di sviluppo del paese. Ho letto con grande stupore le conclusioni a cui è giunto il Comitato di esperti in materia economica e sociale,  “L’obiettivo dell’insieme delle iniziative proposte dal Comitato è quello di accelerare lo sviluppo del Paese e di migliorare la sua sostenibilità economica, sociale e ambientale”. “Nello sviluppo del Paese” e nel “miglioramento della sostenibilità economica e sociale” la cultura ha un ruolo marginale e lo spettacolo risulta praticamente inesistente. Siamo noi, molto spesso, a rivendicare la forte sinergia che lega la cultura con il turismo, ma questo non vuol dire che si tratti di un mero orpello finalizzato ad attrarre visitatori”.Tutto ciò contrasta con la linea che Lei da sempre si è dato, da noi condivisa, che sintetizza in quell’efficacissima frase con la quale rappresenta il Ministero della Cultura come “il più importante Ministero economico del Paese”. Non credo sia stata una semplice dimenticanza da parte del Comitato, ma – purtroppo – ritengo si tratti del perpetrarsi di una concezione che, a parer mio, offende il Suo impegno ed il lavoro di tanti operatori che ogni giorno sono in prima linea per offrire a questo Paese una produzione culturale degna della sua tradizione.

Confido che Lei voglia segnalare, con il nostro pieno sostegno, questo grave errore.

Il documento della task force, guidata da Vittorio Colao, “è un contributo importante, ma non politico”. E a decidere del rilancio del Paese non saranno i tecnici, ma la politica. Lo ha puntualizzato, il premier Giuseppe Conte nel corso della riunione  con i capi delegazione delle forze di maggioranza, presenti anche il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri  e il sottosegretario Riccardo Fraccaro, dopo che era emerso il malcontento di diversi ministri per aver letto il testo dalle agenzie di stampa, non avendo ricevuto il documento.

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