da Dr.Pietro Cusati
Il 5 giugno si celebra la Giornata mondiale dell’ambiente,un evento per sensibilizzare sulla tutela ambientale, i cambiamenti climatici e l’uso sostenibile delle risorse naturali. L’iniziativa è nata nel 1972 dall’Assemblea delle Nazioni Unite in occasione dell’istituzione del Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente, un’organizzazione internazionale che opera a favore della tutela ambientale e dell’uso sostenibile delle risorse naturali. La prima edizione della Giornata mondiale dell’ambiente fu celebrata il 5 giugno del 1974 . “E’ il momento per la natura” è il motto dell’edizione 2020. Un invito a riflettere sul rapido declino della biodiversità della Terra. Una sorta di estinzione di massa che attualmente vede a rischio circa un milione di specie viventi. E ciò a causa della distruzione degli ecosistemi. Da qui l’appello dell’ONU a tutti i Paesi per far crescere la consapevolezza dei cittadini su temi così delicati e stimolare azioni concrete.“La modernità ha fallito. Bisogna costruire un nuovo umanesimo altrimenti il pianeta non si salva”, ammoniva già Albert Einstein. L’aumento del consumo delle risorse naturali, più di quanta la Terra possa produrne, sta mettendo in pericolo l’intera sopravvivenza del Pianeta.,una vera e propria crisi climatica. La biodiversità è la base che sostiene tutta la vita sulla terra e sott’acqua e riguarda ogni aspetto della salute umana, fornendo aria e acqua pulite, cibi nutrienti, conoscenze scientifiche e fonti di medicina, resistenza naturale alle malattie e mitigazione dei cambiamenti climatici. Quando distruggiamo la biodiversità, distruggiamo il sistema che supporta la vita umana.La natura, avverte l’Onu, “ci sta inviando un messaggio”.La sicurezza alimentare, il benessere e la prosperità delle comunità umana è messa in pericolo se non si intraprendono azioni per invertire la crisi della biodiversità.”Il nostro Paese è una delle nazioni più ricche del mondo e fra le primissime in Europa, con oltre 60 mila fra specie e sottospecie animali e più di 12 mila entità di flora, grazie anche alla grande varietà di habitat, dal mare alle montagne, che l’Italia offre”. Lo dichiara il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa in occasione della Giornata mondiale dell’ambiente.”Durante la crisi del Covid abbiamo visto la natura riprendersi i suoi spazi e per la prima volta dopo decenni mari, fiumi, cieli e laghi sono stati limpidi come non lo erano forse da decenni. Ma il Covid ci ha anche costretto a fare i conti con tutta la nostra fragilità. Adesso è il momento dell’ambizione”.”La risposta alla crisi è il New Green Deal: non il ritorno a prima ma a una nuova normalità ecosostenibile, ‘green’. Come Ministero dell’ambiente e come Governo abbiamo voluto dare un segnale forte nel DEF, il documento di programmazione finanziaria, che per la prima volta nella storia della Repubblica Italiana ha messo l’ambiente al centro dell’azione di ripresa del Paese”.”La ripresa passa anche per la tutela e la cura del territorio: l’inquinamento e le bonifiche dei Sin ,siti inquinati di interesse nazionale. Nella Giornata dell’ambiente, posso dire che semplificheremo la burocrazia del sistema di bonifica ma senza arretrare di un passo sul fronte della tutela ambientale”.Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, ha ricordato che «Le recenti drammatiche vicende che toccano tutto il nostro pianeta ci impongono di prendere atto del legame imprescindibile che esiste tra l’equilibrio della natura e la nostra sopravvivenza. La giornata di oggi è dedicata alla biodiversità, ossia alla ricchezza dell’ambiente di vita che ci circonda. Proteggere e ripristinare la biodiversità vuol dire valorizzare la vita e l’equilibrio nelle sue diverse forme, nelle connessioni, nelle variabili di specie ed ecosistemi. La ricchezza della diversità biologica è per le nostre società fonte di resilienza. Perdere questa ricchezza biologica e ambientale ha, poi, un altro effetto nefasto come quello di impoverire le basi su cui si poggia una parte importante della conoscenza scientifica che abbiamo del mondo. Tuttavia, oggi, per uscire dalle difficoltà che ci troviamo di fronte, è proprio della ricerca, della cultura scientifica ciò di cui abbiamo estremo bisogno insieme a politiche lungimiranti che sappiano immaginare e rendere accessibile un futuro prossimo di prosperità sostenibile».In conclusione abbiamo una sola terra ,come giustamente avverte l’ONU la natura ci sta inviando un messaggio e dobbiamo prenderci cura della natura. In pratica “Quando distruggiamo la biodiversità, distruggiamo il sistema che supporta la nostra vita .E’ il momento di ricordare che quando proteggiamo il pianeta, proteggiamo noi stessi.