Aldo Bianchini
SALERNO – E’ partito in sordina e con grande umiltà; nel rispetto della sua giovane età ma anche della spinta in avanti che solo un giovane sa esprimere è uscito allo scoperto con una rubrica che ha sapientemente sfruttato tutti i contatti che già aveva in rete, li ha raccolti e li ha indotti (almeno inizialmente) a dialogare via video-web da più postazioni attive nello stesso momento.
Il suo nome è Gianni Fiorito (giovane laureando salernitano in giurisprudenza), la sua una “mission impossible” mai pensata prima da un salernitano, genialità interpretativa alla maniera del mitico Tom Cruise con salti quasi improponibili nel mondo globale non solo della rete ma anche della realtà ormai spenta e sfuocata di un mondo dell’informazione salernitana ridotta al rango di una mega copia-incolla a cavallo tra il web e le notizie che un giorno, di tanto tempo fa, si cercavano consumando le scarpe per andare da una parte all’altra della città.
L’idea di dare vita ad un vero e proprio “salotto televisivo” adeguato ed attrezzato per la realtà dell’emergenza sanitaria da coronavirus (ex Covid – 19); un salotto, quello di Gianni, che ha preceduto in quanto a fattibilità anche quelli che, di corsa, hanno dovuto attrezzare i grandi net work televisivi del nostro Paese.
Difatti, se andiamo nell’ordine delle date scopriamo che l’iniziativa di Gianni Fiorito è partita il 9 marzo scorso, ancor prima del “lockdown” imposto dal governo su tutto il territorio nazionale; insomma, prima di tutti gli altri, il giovane “multitasking” salernitano ha intuito come doveva essere organizzata e diffusa in rete la nuova tv, ovvero la “tv del futuro”.
“Il perno è tentare un nuovo tipo di aggregazione e dare un segnale di resistenza. E poi in questo modo creo nuovi legami e porto avanti vecchi contatti. Il mio obiettivo è quello di offrire un arricchimento culturale anche per immaginare una ripartenza più consapevole e con maggiori contenuti. Credo fortemente nella cultura a carattere enciclopedico”, questa la semplice e stringata dichiarazione rilasciata ai media (leggasi Il Mattino del 14 maggio 2020) da colui il quale è ormai conosciutissimo come “Giannimondo” (uno pseudonimo che è tutto un programma) per via delle sue lunghe chiacchierate, tutte rigorosamente studiate e provate sul piano scientifico, con le persone che al momento rientrano nella miriade dei suoi contatti social e che l’intraprendente Gianni si ripromette di aprire all’intera città di Salerno ma anche a tutte le altre realtà territoriali provinciali, regionali e nazionale, non escludendo qualche riflessione anche con gli amici connessi e residente in tante altri parti del mondo.
Giannimondo, in effetti, vuol dire e vuol significare proprio questo; anche perché dietro il banco di una macro regia virtuale si siede con tanto di papillon per operare al meglio con l’aiuto di alcuni “amici volontari” di fondamentale importanza: Giuseppe Sabatino e Jacopo De Maio grafica, Valentino Procida per la grafica digitale e Sandro Fontana tecnico musicale. Per dirla tutta in poche battute deve essere segnalato che la rubrica inventata da Gianni nasce con l’intento di dare al contenitore “tv web” le sembianze di un cilindro dal quale tirare fuori di tutto e di più; un giorno si parla di biologia e sport, l’altro di astronomia e fitness, ma anche cinema e solidarietà, scienze e teatro. Il tutto con ospiti di settore. Novanta minuti di talk show senza colpo ferire in cui Gianni e i suoi compagni di viaggio si scambiano opinioni, si confrontano, riflettono.
E Gianni, da quel 9 marzo 2020, non si è fermato più ed ha dato vita a veri e propri momenti di aggregazione virtuale collettiva con il coinvolgimento, sempre a distanza, di una trentina di musicisti salernitani in un a sorta di “one edition” della maratona Giannino che abbiamo visto sui grandi net work nazionali ma soltanto dopo quello che il nostro giovane ha organizzato per il 1° maggio scorso.
E come sempre accade, anche per Fiorito non può mancare un angolo, preciso e ben studiato, di enogastronomia che il giovane Gianni intende diffondere come un messaggio culturale capace di entrare nell’immaginario collettivo e posizionarsi in maniera educativa anche ai fine del “mangiare bene per stare meglio”.
Gianni Fiorito ha un vantaggio notevole nel panorama della web-tv della rete ed è quello della sua innata telegenicità sorretta da una dialettica sempre abbastanza forbita ed al passo, soprattutto, con le esigenze dell’enorme platea di giovani che mutano rapidamente tendenza e decretano le fortune o le cadute di tantissime iniziative.
Quello di “Giannimondo” è un fenomeno mediatico da seguire molto, anche perché è poliedrico ed investe più facce di un mondo c0omplesso come quello della comunicazione televisiva attraverso la rete, una cosa alla quale sinceramente nessuno di noi era abituato e che il Covid-19 ci spinge ad accettare ed acquisire come un elemento essenziale della nostra vita associativa.
Difatti nei 90 minuti del talk show Gianni e i suoi amici si confrontano su temi cruciali e propongono il dibattito anche alla vasta platea del web attraverso un accattivante quiz (chi vince ha diritto ad un brindisi con Gianni) con domande a risposta multipla, come soltanto i grandi network hanno fin qui fatto.
E’ un fenomeno momentaneo e locale, oppure è un nuovo modo di fare televisione aggregativa e propositiva che durerà nel tempo e cambierà i nostri costumi ?
Non lo so; di sicuro Gianni Fiorito ha dato l’avvio non ad una sperimentazione ma ad una realtà consolidata della quale, probabilmente, non potremo più farne a meno in futuro.