Quarant’anni senza il Maestro della Suspense

Dr. Vincenzo Mele
SALERNO – Oggi ricorre il quarantesimo anniversario della morte di Sir Alfred Hitchcock, uno dei più importanti registi della storia mondiale del cinema.

Nato a Londra il 13 Agosto 1899, visse e operò fino al 1940 in Inghilterra dirigendo film tra i quali «Il labirinto delle passioni», «L’aquila delle montagne», «Vienna di Strauss», «Sabotaggio» e «Giovane e innocente». Successivamente lasciò l’Inghilterra, che stava entrando nella Seconda Guerra Mondiale, e iniziò a frequentare l’ambiente della neonata Hollywood: iniziò a dirigere e ad apparire come cameo in pellicole sia in bianco e nero che a colori. Le pellicole più importanti del periodo americano furono «Il sospetto» e «Io ti salverò», ma acquisì fama subito dopo la fine della guerra con film thriller come «La donna che visse due volte», «Psycho», «La finestra sul cortile», «Intrigo internazionale», «Gli uccelli» e «Marnie». Alfred Hitchcock venne soprannominato dalla stampa internazionale il “Maestro del thriller” per via dell’atmosfera tesa che creava in molte sue pellicole lasciando senza fiato il pubblico nelle sale. Nel libro di François Truffaut “Il cinema secondo Hitchcock”, il regista inglese affermava che per produrre la suspense nella sua forma più comune è necessario ‘che il pubblico sia informato di tutti gli elementi in gioco’. Fu inoltre l’inventore del MacGuffin, un espediente narrativo che metteva in moto la vera storia dando dinamicità alla trama.
Lavorò anche nella televisione dove diresse «Alfred Hitchcock presenta», una serie televisiva; la sigla che apriva il programma era “Marcia funebre per una marionetta” di Charles Gounod. Nella serie lo stesso Hitchcock presentava storie in cui il minimo comune denominatore era il crimine perpetrato anche nelle sue forme più grottesche.

Diresse poi, sempre per la televisione, «Delitto perfetto», «Arthur» e «La bara di ghiaccio». Prima della sua morte diresse nel ’76 il suo ultimo film «Complotto di famiglia» e ricevette dalla Regina Elisabetta II il titolo di baronetto.

Sir Alfred Hitchcock divenne un punto di riferimento per i registi della Nouvelle Vague francese come Jean-Luc Godard, François Truffaut, Claude Chabrol e Jacques Rivette ma anche da cineasti esperti del noir come Brian De Palma o Dario Argento e venne omaggiato, per la sua maestria, da parte di Steven Spielberg, Quentin Tarantino e Martin Scorsese.

 

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