Dr. PIETRO CUSATI
Genova, 29 aprile 2020 – C’erano tutte le autorità politiche e amministrative ieri a Genova mancava il più importante l’architetto Renzo Piano ,assente giustificato ,in isolamento nella sua casa di Parigi,l’autore del progetto donato alla città di Genova,un lavoro in tempi record ,un miracolo ? No, è quello che si può fare sempre. «Quello dell’architetto è un mestiere d’avventura: un mestiere di frontiera, in bilico tra arte e scienza. Al confine tra invenzione e memoria, sospeso tra il coraggio della modernità e la prudenza della tradizione. L’architetto fa il mestiere più bello del mondo perché su un piccolo pianeta dove tutto è già stato scoperto, progettare è ancora una delle più grandi avventure possibili» L’Architetto Renzo Piano ,nato a Genova nel quartiere di Pegli , in una famiglia di costruttori edili, ha donato il progetto alla sua città, per la costruzione della nuova infrastruttura a destinata a sostituire il ponte Morandi.Una nuova luce per l’Italia,il cantiere è il simbolo dell’Italia che sa rialzarsi. Un ponte semplice in acciaio e di colore bianco e che sia destinato a durare mille anni, un ponte ‘genovese’ che ricorda le vittime . Un cantiere è un luogo di coesione e magia dove tutti lavorano assieme. Avrà una sua luminosità con riflettori che di giorno cattureranno la luce del sole per poi fare luce di notte. Il colore sarà il bianco. Renzo Piano,uno più dei attivi architetti a livello internazionale rassicura: Genova sarà laboratorio d’Italia. Sarà un ponte a 4 corsie da 3,75 metri più le corsie di emergenza”. Renzo Piano ha ottenuto diverse cittadinanze onorarie come quella dalla città di Apricena, quando usò la pietra della cittadina omonima per la costruzione della Chiesa di Padre Pio a San Giovanni Rotondo, e come quella dalla città di Sarajevo in Bosnia.Dal 30 agosto 2013 è senatore a vita della Repubblica Italiana.E’ anche ambasciatore dell’UNESCO, Su sua disposizione l’ufficio che gli spetta quale membro della camera alta italiana è stato messo a disposizione di un gruppo di 30 giovani architetti fra i 29 e i 38 anni, selezionati tra le oltre 600 candidature. Il team, chiamato G124 e finanziato con lo stipendio da senatore di Piano, concentrerà la sua attività sul recupero e sulla trasformazione delle periferie italiane. Il nuovo ponte di Genova non è ancora finito ma questo è un grande passo avanti verso la fine di una vicenda terribile .Il cantiere non si è mai fermato, è andato avanti, con eccezionali misure di sicurezza. Un messaggio per Genova ma anche per l’Italia. Chi non si arrende di fronte alle avversità alla fine vince.Il governatore Giovanni Toti, ha sottolineato che l’immagine del ponte “è simbolo dell’Italia che non si arrende, della Liguria che non si è mai fermata nonostante tutto portando nel cuore le 43 vittime del Ponte Morandi”.Anche se c’è stato il Covid non hanno smesso di continuare a lavorare.Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte: “Questo è un cantiere simbolo per il Paese.
E’ il cantiere dell’Italia che si rimbocca le maniche, che non si lascia abbattere neppure da una tragedia così dolorosa, l’Italia che mette insieme le proprie competenze, il senso del dovere e di responsabilità e che, facendo ciascuno la propria parte, porta a casa il risultato”. “Questa suturazione della ferita di Genova giunge in un periodo di particolare emergenza: non avremmo mai pensato di affrontare un’emergenza del genere, sanitaria, economica, sociale. Con gli altri leader siamo tutti consapevoli che in Europa è la più grande tragedia, la più grande sfida che affrontiamo dal dopoguerra a oggi”, ha detto ancora Conte. “Le immagini delle macerie hanno fatto il giro del mondo. Adesso a fare il giro del mondo saranno queste immagini, quelle della maestria, della creatività e dell’abnegazione italiana”. E ha concluso: “Oggi dalla città della Lanterna si accende una nuova luce per l’Italia”. Le prime vetture potrebbero attraversare il ponte già a Luglio prossimo.