dr. PIETRO CUSATI
ROMA – No a elezioni sotto l’ombrellone , il Consiglio dei Ministri , in considerazione dell’emergenza sanitaria da COVID-19, ha rinviato le elezioni amministrative regionali e comunali che si sarebbero dovute tenere in primavera. E’ stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale, serie generale, n. 103, del 20 aprile 2020, il decreto- legge 20 aprile 2020, n.26, in vigore dal 21 aprile 2020, il provvedimento deliberato dal Consiglio dei Ministri che introduce disposizioni urgenti in materia di consultazioni elettorali per l’anno 2020, in considerazione dell’emergenza sanitaria che l’organizzazione mondiale della sanità ha dichiarato. L’eccezionale proroga è motivata dalla necessità di garantire lo svolgimento di consultazioni elettorali per l’anno 2020 in condizioni di sicurezza per i cittadini , al fine di evitare, fenomeni di assembramento di persone e condizioni di contiguità sociale al di sotto delle misure precauzionali adottate, ai fini del contenimento alla diffusione del virus. Le elezioni suppletive per il Senato e la Camera, il termine per lo svolgimento delle elezioni per i seggi dichiarati vacanti entro il 31 luglio 2020 è fissato in 240 giorni, rispetto ai 90 previsti dalla normativa vigente. In merito alle elezioni per il rinnovo dei consigli comunali e circoscrizionali, limitatamente all’anno 2020, il turno annuale ordinario si terrà in una domenica compresa tra il 15 settembre 2020 e il 15 dicembre 2020. Lo stesso termine è previsto anche per i Comuni e le Circoscrizioni i cui organi devono essere rinnovati per motivi diversi dalla scadenza del mandato, se le condizioni che rendono necessarie le elezioni si sono verificate entro il 27 luglio 2020. Il decreto stabilisce, inoltre, che gli organi elettivi regionali a statuto ordinario il cui rinnovo è previsto entro il 2 agosto 2020 durino in carica 5 anni e 3 mesi e che le elezioni si svolgano nei 60 giorni successivi a tale termine o nella domenica compresa nei sei giorni ulteriori. Il provvedimento prevede, infine, che le consultazioni elettorali possano essere rinviate di non oltre 3 mesi, anche se già indette, in considerazione di sopravvenute specifiche situazioni epidemiologiche da Covid-19.Il Consiglio dei ministri per l’emergenza sanitaria da Coronavirus aveva rinviata la data del referendum confermativo sulla riduzione del numero dei parlamentari, in programma il 29 marzo 2020 per consentire a tutti i soggetti politici una campagna elettorale efficace e ai cittadini un’adeguata informazione sulla scelta che saranno chiamati a fare votando sul quesito referendario.
Infine i Governatori di quattro Regioni Italiane Liguria, Campania, Puglia e Veneto insistono per le elezioni a fine luglio 2020. “Ribadiamo la necessità di garantire agli elettori l’inalienabile diritto a esprimersi nei tempi più rapidi possibili, compatibilmente con l’andamento dell’epidemia. Pertanto, ritenendo, per quanto è possibile prevedere oggi, che l’estate sia la stagione più sicura dal punto di vista epidemiologico, ribadiamo la necessità di allargare la finestra di voto, come da noi richiesto, al mese di luglio”. Così i Presidenti di Liguria, Campania, Puglia e Veneto. “Sulla finestra di luglio c’era stato un esito positivo dopo un consulto con molte delle Regioni che andranno al voto. Spiace che il Governo abbia approvato un diverso Decreto senza ulteriore confronto”, dicono i quattro governatori. “In ogni caso è comune intendimento delle nostre Regioni convocare i cittadini al voto nella prima data utile consentita dal provvedimento del Governo”, affermano i quattro Governatori in una nota congiunta.