Dr. PIETRO CUSATI
Roma, 23 aprile 2020 – Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore, nota anche come Giornata del libro e delle rose, evento Umberto Eco: «Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria! Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito… perché la lettura è una immortalità all’indietro». L’evento di oggi è patrocinato dall’UNESCO ,sin dal 1996, per promuovere la lettura, la pubblicazione dei libri e la protezione della proprietà intellettuale attraverso il copyright.
Ogni anno viene organizzata il 23 aprile con numerose manifestazioni in tutto il mondo. Leggere, conoscere, pensare con la propria testa sono antidoti all’omologazione.Il 23 aprile è stato scelto perché è il giorno in cui sono morti nel 1616 tre scrittori considerati dei pilastri della cultura universale: William Shakespeare , Garciloso de la Vega e Miguel de Cervantes, l’ideatore di don Chisciotte, maschera grottesca ma al tempo stesso simbolo di un passaggio d’epoca. L’arcaico mondo cavalleresco che don Chisciotte si ostinava a interpretare non c’era più, era finito per sempre. Tuttavia, il suo radicato senso di giustizia e la sua utopia costituivano uno sguardo critico sulle debolezze di una modernità che si era ormai affermata.Il libro e la lettura sono uno strumento d’informazione ,di apprendimento e di approfondimento culturale . Leggere è una ricchezza per la persona e per la comunità. E’ una porta che ci apre alla conoscenza a una maggiore consapevolezza delle nostre radici, ai sentimenti degli altri che spesso ci fanno scoprire anche i nostri sentimenti nascosti. “Francesco De Sanctis diceva che la libertà degli uomini e dei popoli dipende dallo studio e dalla cultura.’’ La libertà, per radicarsi ed ampliarsi davvero, non può fare a meno della cultura e della coscienza. Il sapere è condizione di libertà. Perché è condizione del pensiero. Le riflessioni e le passioni che la lettura suscita costituiscono un ponte verso il futuro.
La lettura è una chiave per diventare cittadini del mondo, per conoscere esperienze lontane, per comprendere le contraddizioni e le storture, ma anche per comprendere le grandi potenzialità del mondo che ci circonda, dell’umanità che ci circonda. Leggere è parte di un percorso di libertà, diceva un grande scrittore per ragazzi, Gianni Rodari: “Vorrei che tutti leggessero. Non per diventare letterati o poeti, ma perché nessuno sia più schiavo”. Più libri vuol dire più libertà, più conoscenza, più spirito critico, più autonomia di giudizio, elementi essenziali di una convivenza. Il Ministero dell’Istruzione ha celebrato la Giornata Mondiale del Libro,proponendo interventi di commento critico, letture e analisi di alcuni dei passi più belli della letteratura di tutti i tempi da parte di oltre 100 grandi protagonisti della cultura. Una staffetta ideale che ha raggiunto non solo il pubblico adulto, ma anche le giovani generazioni e le scuole.’’ Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito… perché la lettura è un’immortalità all’indietro’’. Ammoniva Umberto Eco, lo scrittore e semiologo di fama internazionale. La scuola, il mondo della cultura sono la risorsa indispensabile per un rilancio della solidarietà, per l’affermazione di una cultura di pace.