Dr. PIETRO CUSATI
Roma,20 aprile 2020 – Ha sempre avuto una passione per il Mezzogiorno, fin da bambino ha avuto una predilezione per la Matematica. È stato consigliere economico accanto all’allora ministro dell’Industria Enrico Letta, ma la sua carriera politica comincia a Bari nel 2004 dove è stato assessore all’Economia ,con Emiliano Sindaco. Tra le sue iniziative, tasse sulla casa differenziate a seconda delle fasce di reddito e l’accordo con alcune aziende per sperimentare il salario di inserimento per i giovani. Poi diventa capo del dipartimento economico a Palazzo Chigi con Romano Prodi Presidente del Consiglio nel 2006. Nel 2007 l’approdo nel Pd, in cui sostiene Enrico Letta e in cui si ritaglia il ruolo di esperto di questioni finanziarie ed economiche. È tra i firmatari della riforma della legge di bilancio e ‘inventore’ della web tax. Boccia è infatti anche grande esperto di digitale e tra i promotori, nella sua Bisceglie, di Digithon, appuntamento per la promozione delle start-up digitali. È stato candidato alla segreteria nelle ultime primarie. Il 13 luglio 2019, durante l’assemblea nazionale, il segretario del Partito Democratico, Nicola Zingaretti, lo ha nominato responsabile per l’Economia e la società digitale. Attaccante della nazionale di calcio Parlamentari, tifoso della Juventus ,è Presidente del Club Giovanni Agnelli di Camera e Senato, Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, dal 5 settembre 2019, nel Governo Conte II, Francesco Boccia, classe 1968,originario di Bisceglie in Puglia,autore di numerosi saggi dedicati alla finanza e all’economia, insieme al Presidente del Consiglio, al Ministro della Sanità Roberto Speranza partecipa alle videoconferenze della Cabina di Regia Nazionale – Covid 19, per discutere sulle misure per la ripresa e la tutela della salute pubblica, istituita per affrontare la fase 2, insieme agli altri delegati della Conferenza composta da tre Presidenti di Regione, cioè i Governatori Fontana, Bonaccini e Musumeci, e da tre Presidenti di Provincia e tre Sindaci d’Italia: E’ “giusto vietare gli spostamenti da una Regione a un’altra”. Le misure del governo possono essere ristrette ma non allentate, resteranno le zone rosse fintanto che l’emergenza dovesse richiederlo.
Nella cabina di regia con le Regioni abbiamo iniziato a vedere quali attivita’ e quando possono riaprire con gradualita’. In ogni caso e’ positiva la richiesta delle Regioni e dei Comuni allo Stato di linee guida nazionali, non si deve improvvisare nulla, la tutela della salute resta al primo posto. Non si fanno sconti su questo tema. E lo Stato ha il dovere di usare tutta la sua forza per far osservare le regole. Sul divieto di spostamento dalla regione e dal comune: Sulla politica ‘smarrita’ di cui parla Bonomi, Boccia replica che “la politica sa dove andare. Se poi lo fa in maniera diversa da quella che propone il presidente Bonomi, ebbene questo non vuol dire che non sappia cosa fare. E’ sorprendente questo ragionamento; quando si e’ in un momento drammatico come questo sarebbe cosa giusta che la classe dirigente si facesse carico” del “senso di responsabilita’, a cominciare dalle parole, “parlare di normalità vuol dire illudere la gente” e se si commette un errore “distruggi settimane di sacrifici di tutti”. E a chi non ha colto l’insegnamento di questi 45 giorni, il ministro ricorda che “l’Italia conta 200 mila casi e circa 25 mila morti”.Nella fase due entreremo dal 4 maggio 2020 , dobbiamo ancora mantenere la barra dritta” mentre ora ci troviamo ancora “nella fase in cui vediamo le prime luci e dobbiamo difendere i risultati raggiunti” e pur comprendendo desideri e necessità, il Ministro propone un paragone con la Francia: “Se il presidente Emmanuel Macron prolunga il lockdown all’11 maggio, è perché sa che senza salute non c’è economia” afferma Boccia.E se da un lato ai fautori “dell’aprire a tutti i costi” il ministro è costretto a ricordare che “la solidarietà è venuta dal volontariato, dai medici e dagli infermieri partiti anche a Pasqua per andare in corsia al Nord, mettendo a rischio la loro salute”, dall’altro riserva anche una riflessione sul sistema in generale dicendo: “Mettere ordine con 21 sistemi regionali diversi è un obiettivo ambizioso. Quello che puoi ottenere, è che la nave Italia segua la stessa rotta”. Così Boccia ripete: “I presidenti che vogliono riaprire se ne assumono la responsabilità ”. si è laureato in Scienze politiche con indirizzo economico internazionale all’Università di Bari , ha conseguito un master presso l’Università Bocconi di Milano. Ha pubblicato diversi saggi dedicati alla finanza e all’economia come La finanza innovativa, Mezzogiorno dimenticato, The Challenge of the Digital Economy, Economia e finanza delle amministrazioni pubbliche e Il diavolo e l’acqua santa..Entrato in Parlamento nella XVI legislatura, 2008-2013, è stato coordinatore delle Commissioni economiche del gruppo PD alla Camera e componente della Commissione Bilancio, Tesoro e Programmazione e della Bicamerale per il Federalismo fiscale. Nella XVII Legislatura è stato Presidente della commissione Bilancio della Camera dei Deputati. Nel 2018 è stato rieletto in Parlamento ed è in Commissione Bilancio.Responsabile Economia e società digitale del Partito Democratico, dal 1º agosto 2019 è componente della Commissione Parlamentare di Inchiesta sul Sistema bancario e finanziario della XVIII Legislatura. Francesco Boccia è il marito dell’Avv. Nunzia De Girolamo,originaria di Benevento, è stata Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali nel Governo Letta, ha deciso di lasciare il mondo della politica, ora star della TV come opinionista.
La coppia si è sposata il 23 dicembre 2011 a Sassano (SA), nel Vallo di Diano,il paese delle orchidee, il cui Sindaco Tommaso Pellegrino ,Presidente del Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni,Storico amico della coppia ,è anche tifosissimo della juve come Francesco Boccia ed hanno giocato insieme nella Nazionale dei Parlamentari. A unire i politici Francesco Boccia e Nunzia De Girolamo, dopo un colpo di fulmine, come ha svelato lei stessa, un piatto di ziti al pomodoro e l’anno successivo è arrivata la prima figlia, Gea. Umiltà e passione sono due ingredienti che sono stati sempre presenti nella vita di Nunzia De Girolamo :’’ Nella mia vita ho cercato sempre di predicarli ma soprattutto praticarli. Da quando studiavo, prima a Benevento e poi a Roma. Da quando nel 2008 sono entrata in Parlamento per la prima volta. Da quando ho giurato da Ministro della Repubblica nel 2013. Da mamma e da figlia. Da quando, nel 2018, non sono più parlamentare. Da quando ho iniziato a scrivere per Il Tempo e Libero Quotidiano e, a lavorare per Non è l’Arena ogni Domenica su La7. Umiltà e passione. Sempre.’’