Coronavirus: contro l’angelo della morte si attiva la Banca Campania Centro


Maddalena Mascolo

 

 

SALERNO / BATTIPAGLIA – A volte, forse anche spesso, dimentichiamo che dietro l’emergenza sanitaria, gravissima quanto si vuole ma sicuramente superabile sia sul piano scientifico che su quello comportamentale, si nasconde il pericolosissimo “angelo della morte” che altro non è se non la pratica dell’usura che presumibilmente dilagherà con l’arrivo, inevitabile, della “emergenza economica” che dopo questo periodo la farà da padrone nel nostro Paese ma anche nel resto del Mondo.

Cosa fare, o meglio cosa già incominciare a predisporre contro questo mostro che aggredirà soprattutto le piccole e medie imprese, quelle cioè che più delle altre operano sul territorio, subito dopo la fine dell’emergenza sanitaria. Le soluzioni non sono tantissime anche se esistono diverse linee di pensiero in una materia molto insidiosa perché attiene la salvaguardia dell’integrità economica di tutte quelle imprese che essendo il tessuto imprenditoriale ed occupazionale del Paese garantiscono la tenuta dell’economia globale.

Passante importante di questa filiera dovranno essere le banche, soprattutto quelle di prossimità con il territorio in cui operano le PMI; questo il messaggio che dovrebbe passare attraverso il filo diretto banche-imprese che spesso, però, inesorabilmente si spezza a causa della maledetta burocrazia; un altro mostro dietro il quale tutte le istituzioni si nascondono e trovano una protettivo paravento a tutela delle loro specifiche responsabilità nella concessione del credito.

Questo è il tema di oggi, ed è un tema al quale non tutti sanno dare una risposta in quanto anche il Governo centrale balbetta nel trovare una soluzione.

Se una piccola o media impresa già versava in cattive condizioni, questa sua pregressa condizione di disagio non dovrebbe essere assunta a base per la non concessione del credito per Covid-19; altrimenti non parliamo più di emergenza ma soltanto di una concessione normale di credito.

Qualche giorno fa abbiamo pubblicato una lettera aperta del dr. Silvio Petrone (Presidente di Banca Campania Centro) con la quale apre, proprio come stiamo sostenendo noi, la possibilità di accesso facilitato al credito locale; nella lettera aperta si legge:

“”La nostra cooperativa in questa emergenza è sulla linea di fuoco. E nel suo microcosmo, si è mossa conscia della necessità di pronte risposte. E in tempi rapidissimi ha elaborato una serie di concreti sostegni a imprese e famiglie coinvolte direttamente dall’emergenza, attraverso la sospensione delle rate di mutui e di finanziamenti e mettendo a disposizione un plafond di 10 milioni di euro per finanziamenti a tasso ridottissimo che permettessero un’iniezione di liquidità, fondamentale, in momenti come questi con tanti blocchi di attività e di lavoro. Ad oggi abbiamo sospeso a tasso zero circa 4000 rate di mutui per un importo di oltre 6.000.000 di euro. Nelle prossime ore sarà resa disponibile nuova finanza per oltre 5.000.000 di euro a circa 250 fra imprese e famiglie. Nei prossimi giorni si continuerà su questa attività di primo impatto””.

Ovviamente il dr. Petrone si è mossa in piena sintonia con i vertici dell’ICCREA (il gruppo di appartenenza della Banca Campania Centro); e nell’ottica di una partecipazione diretta alla solidarietà da diffondere sul territorio la predetta banca ha provveduto a contribuire con l’offerta di 100mila euro in favore del reparto Covid-19 che è stato allestito presso l’ospedale di Eboli. Ha promosso, inoltre, una sottoscrizione di solidarietà diffusa, e con i primi fondi della sottoscrizione, ha provveduto ad acquistare e donare due ventilatori polmonari che in queste ore sono stati consegnati all’Ospedale Ruggi di Salerno e di un ventilatore polmonare destinato all’Ospedale di Battipaglia, oltre ad altro materiale sanitario.

Tante altre istituzioni dovrebbero allinearsi con il comportamento, oggettivamente molto virtuoso, della Banca Campania Centro e del suo presidente dr. Silvio Petrone.

 

 

 

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