Aldo Bianchini
SALERNO – “Ci mancava Naomi Campbell: e adesso chi lo tiene De Luca?”, inizia con questa frase intrigante ma significativa l’articolo di Antonio Menna pubblicato da “Il Mattino” (edizione del 25 marzo 2020).
No, non ci mancava; è giusto invece che Naomi Campbell (nota per essere tenace avversaria di Donald Trump) abbia ripreso uno degli ultimi messaggi video del governatore della Campania Vincenzo De Luca per rilanciare il messaggio, attraverso i suoi quasi dieci milioni di follower su Instagram, che “c’è nel mondo, anzi in Europa, anzi in Italia, anzi a Santa Lucia, uno che non le manda a dire e sa come si conduce questa guerra”.
E sogna l’ex regina delle top-model di un’altra vita, di un’altra epoca, di un’altra storia; sogna la possibilità di schierare nelle primarie americane in una sorta di “Vicienz contro Donald” che negli Usa avrebbe l’effetto di una bomba devastante vista la particolare propensione degli statunitensi per le grandi “convention” nel corso delle quali si parla di tutto e si fanno promesse megagalattiche che in gran parte rimarranno nel libro dei sogni.
Secondo la Campbell la sola presenza negli USA di “Vicienz mè patre a me” (striscione epicamente storico comparso in Piazza Portanova a Salerno qualche anno fa ad un opera di un povero frantumato disoccupato e in cerca di fortuna) farebbe letteralmente sprofondare nel nulla attuale fiero oppositore del presidente in carica “Joe Biden”; peccato aggiunge la Campbell che De Luca debba stare confinato in Campania per vedersela con soggetti da piccolo calibro Ciarambino Caldoro o Sergio Costa, nomi che davvero e improvvisamente sono sprofondati nell’ombra sotto la furia incalzante del Covid-19 che solo De Luca sa e può combattere.
Peccato che fino ad oggi non sia stato trovato neppure il barlume di un avo (semmai costruito ad arte) riconducibile alla esistenza italiana di Vincenzo De Luca. Ci vorrebbe, a questo punto (è il mio suggerimento alla Campbell) la reincarnazione del compianto giornalista Luigi Del Picco; lui si che sarebbe in grado di trovare qualche utile escamotage per rendere fattibili i sogni della ex stupenda Naomi. Del Pizzo, in vita, era riuscito a creare l’albero genealogico al futuro (ammesso che sia possibile) del governatore e lo aveva proiettato fin nel 2393 quando al seguito della processione di San Matteo c’era, sempre e comunque, un discendente del kaimano, che onorava anche la statua lignea dedicata a “San Vincenzo da Ruvo del Monte”.
Ecco a Gigino Del Pizzo non sarebbe costato niente creare ad arte un albero genealogico per inserire in una delle tante ramificazioni “un avo americano” per De Luca anche in considerazione del fatto che dalla Lucania negli anni ’50 era forte l’emigrazione verso gli States.
Ma Naomi, come lo stesso Antonio Menna (autore dell’articolo), non sa che figurone farebbe Vicienz al cospetto di una immensa platea di scatenati fan all’interno, semmai, del gigantesco Madison Square Garden per dare l’assalto finale al fiero Donald Trump che, sempre in sogno, lo osserva dal terrazzo della sua famosa Trump Tower, a pochi passi dal Madison.
Ve lo immaginate, amici lettori, il fiero cipiglio deluchiano, con faccia tirata, denti stretti e ghigno aggressivo, sparare le sue micidiali ed apodittiche bordate contro un Trump che tutto si aspetta tranne che essere aggredito senza pietà dall’uomo del monte che da Palazzo Santa Lucia massacra, a turno e giustamente, tutti i suoi avversari.
E continua a volare alto la Campbell e nel suo viaggio immaginario oscura senza pietà Angela Merkel, Emmanuel Macron e lo scalcagnato Pedro Sànchez che di fronte al nostro Vincenzo rischiano per davvero di perdere la faccia. Dei governati italiani non c’è traccia nel sogno di Naomi; il posto italiano è tutto e solo per De Luca.
Tra le pieghe, però, si è scaltramente infilata l’astuta e spocchiosa Rula Jebreal, giornalista internazionale, che ovviamente non nasconde sogni politici molto avanzati.
A tutti quelli che, infine, aveva scambiato la realtà dello “lockdown tricolore” con un altro sistema di imbroglio italico la Campbell grida “Listen America Listen” (Ascolta America Ascolta) mentre manda in onda il video, con tanti di sottotitoli, con il presidente che comunica ai ragazzi che intendessero festeggiare la laurea prossima ventura che lui manderà i carabinieri, e bene armati. With flamethrowers: ossia con il lanciafiamme.
Il dado è tratto, il miracolo è compiuto; comunque sia Vincenzo De Luca ha conquistato l’America; per la Regione Campania non c’è proprio più problema.