Dr. PIETRO CUSATI
ROMA – Il coronavirus sta colpendo duramente l’Italia e il resto del mondo, sottoponendo a dura prova i cittadini di tutta l’Italia. E così che su tutto il territorio nazionale è nata una fitta rete di solidarietà. Proteggersi dal contagio è tra le priorità di queste settimane. Una solidarietà concreta, fatta di azioni dal valore umano tangibile. Imprenditori, associazioni e semplici cittadini in queste settimane sono impegnati a lavorare per gli altri. I Sindaci, che sono i rappresentanti istituzionali più vicini ai cittadini, come sempre in prima linea.,per ricordare le tante vittime di questa drammatica pandemia, onoreranno il sacrificio e l’impegno di tutti i medici e operatori sanitari. I primi cittadini aderenti all’ANCI, si uniranno al gesto proposto dal Presidente della Provincia di Bergamo, il Sindaco Gianfranco Gafforelli,martedì 31 marzo 2020 ,alle ore 12,00 , indossando la fascia tricolore,ed osservando un minuto di silenzio davanti al proprio Municipio ,con la bandiera esposta a mezz’asta,in segno di solidarietà e di lutto per tutte le persone scomparse. La situazione che si vive nella Provincia di Bergamo assume i connotati della tragedia ,ricorda il Presidente Gianfranco Gafforelli, che in questi giorni sta vedendo morire tanti uomini e donne e cancellare intere generazioni, senza nemmeno poter dare un degno saluto. “Bene i 400 milioni per la prima fase ma credo che, per dare una risposta più adeguata, serva lo stanziamento di almeno 1 miliardo di euro”: è quanto puntualizza il vicepresidente dell’Anci Roberto Pella sulle risorse da destinare ai Comuni per consentire ai cittadini l’acquisto di alimenti.”Apprezzo lo sforzo del governo, ma credo che 400 milioni possano bastare soltanto per la prima metà di aprile; invece, bisogna pensare anche ai mesi che verranno e la cifra di 1 miliardo può essere una prima risposta efficace per i comuni italiani che sono circa 8mila”.”Lo strumento messo in campo dal governo è apprezzabile, ma – lo dico in maniera costruttiva – non bisogna illudere i cittadini: i 400 milioni sono insufficienti per il fabbisogno mensile”, aggiunge Pella. “Bisogna pensare che ogni singolo territorio ha necessità diverse’’.”Il Fondo di solidarietà comunale viene utilizzato dai Sindaci per le tante necessità che ogni singolo territorio deve affrontare. Si tratta di 4,3 miliardi preziosi e quasi sempre insufficienti, perciò ritengo che queste risorse, che in questa fase vengono utilizzate per far fronte all’emergenza coronavirus nei territori, debbano per forza di cose essere rifinanziate”.Infine il Presidente dell’ANCI e Sindaco di Bari ,Antonio Decaro ,in una lettera al Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte e al Ministro dell’Economia ,Roberto Gualtieri ha lamentato la tenuta funzionale e organizzativa dei Comuni, sul piano operativo e, soprattutto, sul piano finanziario, è messa a dura prova dall’emergenza coronavirus.
Le entrate ridotte avranno,secondo il Presidente dell’ANCI , un impatto sui bilanci comunali . “Abbiamo sostenuto le misure del governo contro la diffusione del virus e stiamo facendo l’impossibile per assicurare comunque, nonostante le restrizioni, servizi alla cittadinanza. Il decreto ‘Cura Italia’ non contiene quel che è indispensabile ai Comuni, settore in crisi, al pari dei settori economici più esposti alle conseguenze dell’emergenza. Decaro, a nome dei sindaci, ribadisce che non si può aspettare l’evolversi della crisi e avanza delle proposte prima che si approva in parlamento il decreto legge ‘Cura Italia’.Il Presidente dell’Anci conclude la lettera a Conte e Gualtieri ricordando il grande senso di responsabilità e di leale collaborazione manifestato dai Sindaci fin dal primo momento di questa emergenza. Un grido di allarme perché la crisi dei Comuni possa essere arginata .