La redazione
SALERNO – Da 550 tamponi a 548, solo 100 a Salerno. Facciamone di più e coinvolgendo i privati.
”La Campania fa pochi tamponi. Pochi a Salerno. Serve invertire la rotta e della nostra città deve partire una spinta forte, una richiesta decisa e civile. Un clima di collaborazione ed unità può e deve esistere se ci diciamo le cose”. Così il giornalista Gaetano Amatruda, dell’Associazione ‘Andare Avanti’.
”Arriva in queste ore dall’Istituto superiore della sanità il monito a farne di più ed a ridurre i tempi, preoccupazioni scritte nell’ultimo bollettino diramato dalla protezione civile (Corriere della Sera 22 a marzo)”.
”Diminuiscono, invece da noi, i controlli ma aumentano i positivi. In regione 550 tamponi il 20 marzo ed il girono successivo, ieri, 548. Erano addirittura 699 i tamponi effettuai il 19 marzo. A Salerno pochi i 100 di ieri Andiamo indietro – dice Amatruda – invece di aumentare. Meno tamponi ma più positivi, erano 88 il 20, 99 ieri con meno analisi eseguite”.
“Rischia di essere un grave errore, non monitoriamo. Servirà a nulla la stretta sugli spostamenti – aggiunge – se non abbiamo contezza dei contagi. Dobbiamo insistere tutti, e senza metterci casacche politiche, ma dobbiamo far sentire la nostra voce. Dobbiamo essere più forti della propaganda. Più informati“.
“Serve invertire la rotta, coinvolgendo i privati, gli istituti di ricerca della Campania ed il sistema universitario. Tamponi a tappeto, partendo dai sanitari (gli eroi veri di questi giorni), dai farmacisti, dai lavoratori dei supermercati e poi il più possibile alla cittadinanza. E senza i tempi di attesa campani che sono insostenibili.
Senza una svolta finiremo come la Lombardia” conclude Amatruda