Aldo Bianchini
SALERNO – Le notizie giuntemi dal Vallo di Diano sono ancora poche e frammentarie; poco per poter fare un approfondimento serio sulla drammatica vicenda generata dai cavalli lasciati allo stato brado nei territori dei Comuni di Sassano e Monte San Giacomo. Di certo c’è la notizia di una aggressione fisica in danno di Franco Biancamano (già presidente della Pro Loco e noto imprenditore edile della zona).
Un’annosa, incresciosa e squallida abitudine da parte di alcuni cittadini integrati (che definire allevatori sarebbe troppo) nel ceppo sociale delle due comunità che hanno fatto del loro strapotere fisico una violenza costante ed ai limiti del codice penale; un fatto che nessun amministratore locale ha saputo, potuto o voluto tamponare; un fatto di fronte al quale “sembra” genuflettersi anche l’Arma dei Carabinieri.
Gli accadimenti storici vanno tutti in questa direzione; dovranno essere proprio loro (amministratori locali e carabinieri) a dimostrare adesso che i sospetti sulla loro insipienza siano soltanto fumose ricostruzioni giornalistiche.
E non mi vengano a dire che la pseudo vendita (finita in una macchietta spettacolare !!)di alcuni cavalli sequestrati alcuni anni fa possa essere presa a giustifica dell’azione inesistente o quanto lenta e ritardata delle due amministrazioni comunali.
In questo Paese, purtroppo, ci deve scappare sempre il fattaccio per dare la sveglia a chi deve essere sempre sveglio al fine di tutelare la salute e la sicurezza pubblica.
Ed il fattaccio è puntualmente arrivato; non solo Franco Biancamano aveva visto la sua proprietà invasa in passato dai cavalli allo stato selvaggio, ma questa mattina ha dovuto sopportare addirittura un’aggressione fisica ai suoi danni, sulle scale del municipio, da alcuni scalmanati “cittadini integrati” nel tessuto sociale sassanese e palesemente da ricondurre alla proprietà vera dei cavalli selvaggi.
Dall’aggressione ne sarebbe nata una breve colluttazione sulla cui dinamica starebbero indagando i Carabinieri del posto con la speranza, poco credibile, di accertare la verità su quanto accaduto.
L’episodio è di una gravità assoluta, chiunque usa la forza per far valere le proprie presunte ragioni ha torto; oltretutto nella fattispecie parliamo di due comunità che da anni sono ostaggio di pochi e ben individuati “cittadini integrati” che con le loro azioni dimostrano di vivere ai confini del codice penale.
Ritorneremo sull’argomento non appena saranno disponibili ulteriori informazioni.
L’argomento di questa incresciosa notizia, giunge a poche ore da quella appresa da Napoli;
qui i parenti di un giovane, rimasto ucciso in seguito ad un tentativo di rapina commesso dallo stesso, hanno devastato il pronto soccorso, ove era stato portato il corpo, e, poi altri suoi coetanei hanno sparato contro il Comando Provinciale dell’Arma dei Carabinieri.
Sono triste perché un giovane ha dovuto finire i suoi giorni troppo presto ed in modo così tragico.
Trai i due episodi non vi nessun nesso, se non quello di capire quale sia il limite della legalità.
Personalmente sono convinto che aver voluto dedicare la Villa Comunale in Silla e le nostre Scuole a due Martiri della Legalità, Falcone e Borsellino, ci imponga alcuni obblighi, per non incorrere in ipocrisie e falsi moralismi.
Occorre prendere le distanze da simili episodi e aspettarsi la giusta punizione per chi fa della prevaricazione la propria forza.
Esprimo a nome della Pro Loco Sassano la mia solidarietà al Vice Presidente Franco Biancamano, ai Dipendenti ed agli Amministratori, per la gratuita aggressione, verbale e fisica, ricevuta.
Abbiamo il dovere di lasciare a chi verrà un Comune pulito e bello, ma, soprattutto libero da violenza e sopraffazioni.
Invito tutti a fare un esame delle proprie coscienze.
Diceva mia nonna : non fare agli altri ciò che vuoi non sia fatto a te.
Mia nonna, in poche parole, aveva capito tùtto.
Speriamo che domani mattina ci illumini un Sole Nuovo.
Stefano Antonello Aumenta
Sassano: il paese della legalità……..