Elezioni 2020: Mimì e il sassosano nello stagno … tra Zia Francesca e Zio Nino

Aldo Bianchini

SASSANO – La politica è strana, assolutamente imprevedibile e decisamente affascinante proprio per questa sua innata incontrollabilità che sfiora la libertà assoluta.

Insomma la politica non ti consente facili pronostici e per questo è ancora più attraente, meglio di qualsiasi tipologia di sport complicato e indecifrabile.

 

Qualche mese fa ho incominciato a scrivere una serie di articoli dedicati alle ormai imminenti elezioni amministrative che si terranno a Sassano per il rinnovo del consiglio comunale e che, per ragioni di incandidabilità, decreteranno la fine locale, almeno momentanea, della cosiddetta “era Pellegrino”; per la cronaca è giusto ricordare che Tommaso Pellegrino è sindaco di Sassano dal 30 marzo 2010.

Qualche mese fa a chi mi diceva che le mie previsioni in merito ad una probabile vittoria della eventuale lista facente capo a Gaetano Arenare ho sempre risposto che al di là delle mie previsioni era difficile immaginare altre soluzioni possibili e credibili, a cominciare dalla lista che avrebbe dovuto far capo a Domenico Rubino (meglio noto come “Mimì”).

Nel giro di pochi mesi le notizie che mi giungono da Sassano aprono scenari politico-amministrativi futuri completamente diversi dalle mie previsioni che, ribadisco, erano comunque molto caute e tendenti ad accreditare una lotta più o meno complessa tra le liste di cui sopra ma con una prevedibile prevalenza di quella facente capo a Gaetano Arenare che in quel momento appariva come il frutto di un accordo con la componente che ancora faceva e fa capo all’uscente Tommaso Pellegrino.

dr. Domenico Rubino, già sindaco di Sassano (foto tratta da Italia2tv)

Ma cosa è cambiato nel giro di pochi mesi ? Tutto, potrebbe essere la risposta più facile e giusta. Difatti l’asse delle preferenze popolari sembra essersi spostato improvvisamente verso il piatto della bilancia pendente dalle parti di Domenico Rubino (primario medico presso l’ospedale di Polla e già sindaco di Sassano per il mandato dal 2005 al 2010) e della lista che lo stesso sta allestendo e che qualcuno già indica come forte e difficilmente battibile. Il tutto a discapito del piatto della bilancia che doveva pendere in favore di Gaetano Arenare e che sembra improvvisamente aver concesso all’avversario (e che avversario !!) un vantaggio che se non è ancora corposo è comunque visibile nell’immaginario collettivo.

E l’immaginario collettivo sappiamo bene tutti è quella cosa impalpabile che produce l’onda anomala che può travolgerti e finirti.

Attenzione ho parlato di “onda anomale che può …” e non di “onda anomala che ha …”; in questo squarcio si annida la difficile previsione su come le elezioni potranno andare a finire nella prossima primavera.

 

Stando al chiacchiericcio di paese e di marciapiede, però, va detto che quella lista che sembrava più un tentativo disperato di riconquistare un potere già avuto e perso per una serie di “dolorosi conflitti interni” sta, invece, diventando una certezza nella lotta all’ultimo voto che sicuramente ci sarà per le prossime amministrative, anche perché dalla parte di Rubino i posti in lista sembrano già esauriti, mentre qualche posticino sembra ancora disponibile nella lista Arenare che, almeno nelle chiacchiere, non riesce ancora a conquistare un si definitivo da parte di chi può ancora disporre di importanti pacchetti di voti.

 

Dolorosi conflitti interni” dicevo prima; è proprio così, ma di questo ne parlerò nel prossimo articolo; anche perché sembra che questi dolorosi conflitti interni siano alla base dell’attuale successo di Domenico Rubino che con decisione ha gettato il sassosano nello stagno prima degli altri e oltre ogni indugio.

 

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