Maddalena Mascolo
SALERNO / CALCI/ PADULA – Finalmente il momento tanto atteso è arrivato ed è stato celebrato nella maniera migliore possibile in uno scenario quasi da fiaba come quello tuttora incantevole del “refettorio dei monaci”, una perla incastonata in una corona di brillanti qual è la Certosa di San Lorenzo di Padula.
Tutte le procedure sono state completate e il “patto di gemellaggio”, tra la “Certosa di San Lorenzo” a Padula in provincia di Salerno e la “Certosa della Val Graziosa” a Calci in provincia di Pisa, è cosa da considerare ormai incardinata.
Solo per la cronaca ricordo che il protocollo preliminare era stato sottoscritto, tra la fine di maggio e l’inizio di giugno 2019, nel corso di due semplici ma costruttive cerimonie svoltesi tra le sedi dei “poli museali” della Toscana e della Campania alla presenza del dr. Stefano Casciu (dirigente del Polo Museale della Toscana), del prof. Roberto Barbuti (direttore del museo di storia naturale dell’Università di Pisa), della dirigente dott.ssa Anna Imponente (del Polo Museale della Campania), e dal dott. Gesualdo Russo (presidente dell’Associazione Amici del Vallo di Diano residenti in Toscana).
Sabato 11 gennaio 2020 nella sala del refettorio, all’interno della Certosa di Padula, si è svolta la cerimonia conclusiva per la sottoscrizione ufficiale del patto di gemellaggio con un parterre di relatori ed ospiti davvero di prima fascia che, alla presenza dell’assessore al turismo della Regione Campania, avv. Corrado Matera (massimo organo politico istituzionale presente), hanno dato vita ad una cerimonia davvero molto interessante e suggestiva, soprattutto pienamente condivisa da tutti i protagonisti: per la Certosa di Calci il dottor Stefano Casciu, direttore del Polo Museale della Toscana; per la Certosa di San Lorenzo a Padula la dott.ssa Anna Imponente, direttrice del Polo Museale della Campania; per il Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa la Prof.ssa Elena Bonaccorsi ,direttrice del Museo; per l’Amministrazione Comunale di Calci (Pisa) il Sindaco Massimiliano Ghimenti; per l’Amministrazione Comunale di Padula (Salerno) il Sindaco Paolo Imparato; per l’Associazione Amici del Vallo di Diano in Toscana il presidente dr. Gesualdo Russo (ideatore del “Protocollo di Intesa” finalizzato alla realizzazione del progetto di gemellaggio).
Sono intervenuti anche la dott.ssa Tommasina Budetta e l’architetto Stefano Aiello, rispettivamente attuali direttori delle Certose di Padula e di Calci.
Con l’occasione, sempre nella mattinata dell’ 11 gennaio, è stato firmato un “patto di amicizia” tra i Comuni di Padula e Calci dagli assessori alla cultura dei due comuni, Filomena Chiappardo e Anna Lupetti.
La cerimonia ufficiale è stata ottimamente coordinata dal giornalista dr. Pietro Cusati, segretario dell’Associazione Giornalisti Amici del Vallo di Diano, che con grande abilità professionale è riuscito anche ad evitare un incidente diplomatico concedendo la parola per un breve saluto al presidente della Comunità Montana Vallo di Diano arch. Raffaele Accetta e al senatore pentastellato avv. prof. Francesco Castiello.
Quasi superfluo ricordare a tutti che “la finalità principale del gemellaggio è la crescita personale dei partecipanti attraverso l’ampliamento degli orizzonti culturali e della reciproca comprensione delle diversità”. Il tutto a costo zero per la parte pubblica, in quanto tutte le iniziative saranno organizzate con gli strumenti e le risorse umane ed economiche dei partecipanti. E’ questo, difatti, l’obiettivo che si sono posti ed imposto gli ispiratori ed autori del gemellaggio che all’ombra dell’Associazione Amici del Vallo di Diano in Toscana hanno tenacemente lavorato per la buona riuscita del progetto che, è bene ricordare, era stato partorito tra lo scetticismo generale e che soltanto la caparbietà del presidente dr. Gesualdo Russo (fortemente sostenuto sul piano tecnico scientifico dal prof. Andrea Famiglietti, responsabile del progetto), sorretto dalla convinta partecipazione dell’assessore alla cultura del Comune di Padula dott.ssa Filomena Chiappardo.
Per chiudere non può non essere sottolineata la partecipazione dei tanti Amici del Vallo di Diano, provenienti dalla Toscana, che hanno assistito, da attenti e convinti spettatori, alla perfetta cerimonia; un gruppo di persone assolutamente interessate al mondo della cultura e dei beni artistici – storici – politici e architettonici inerenti le due Certose. Primo fra tutti si è distinto il giovane sindaco di Calci, dr. Massimiliano Ghimenti che, insieme ai suoi conterranei, ha seguito con molta attenzione e partecipazione anche la visita, guidata dall’eccellente Nino Melito Petrosino (pronipote del grande Joe), al Museo Multimediale dedicato al mitico poliziotto italo-americano ucciso a Palermo dalla mafia il 12 marzo 1909.