LAVELLO (PZ) PER LE VIE DEL GRANO, LA RICERCA E SPERIMENTAZIONE IN AGRICOLTURA: GESTIONE SOSTENIBILE DEI SISTEMI CEREALICOLI

Michele D’Alessio

LAVELLO – “R veij d ru gran” (“Le vie del grano”) una manifestazione diventata di grande pregio culturale e turistico, che si è tenuto nei giorni di Sabato 1 e domenica 2 dicembre, (edizione invernale) nella splendida cornice, storica, di Piazza Plebiscito del Comune di Lavello, che ha dato, anche, occasione ai visitatori un itinerario completo del centro storico del paese e della riscoperta e valorizzazione dei sapori tipici, dei suoni e delle danze tradizionali, del divertimento e del patrimonio monumentale e museale presente nel stesso Centro storico. Anche quest’anno, il Progetto comunale “R veij d ru gran” (“Le vie del grano”), è compreso nell’Elenco dei beni rappresentativi del Patrimonio Culturale Intangibile della Basilicata. L’avvenimento, giunto alla IV Edizione, ha il fine di promuovere e valorizzare uno dei più importanti prodotti tipici della tradizione agricola del territorio, il grano, con l’intero contesto culturale di appartenenza. L’agro di Lavello è situato tra la Basilicata e la Puglia, considerata Terra di confine, qui la Puglia inizia, la sua tipica conformazione piana delle terre. Lavello è posto su una collina a guardia della piana. Esteso verso la parte pianeggiante, Lavello è oggi una cittadina che è riuscita a coniugare la parte più antica del Pescarello, con la parte più moderna, con strade larghe e costruzioni più tipicamente cittadine.
Nei secoli Lavello è sempre stato crocevia di commerci e luogo di passaggio di popoli, caratterizzandosi come luogo economicamente e culturalmente interessante. Il passaggio di genti di diverse culture e religioni, hanno fatto di Lavello un luogo culturalmente stimolante, in cui ogni cultura ha lasciato un segno visibile sia nei reperti, che negli usi e costumi. Lavello è stato nei secoli un paese a vocazione prevalentemente agricola; nello specifico le vere tipicità sono sempre state i cereali, in maniera particolare il grano.
Tornando alla nostra manifestazione, organizzata dal Comune di Lavello, l’iniziativa è avvenuta in collaborazione delle associazioni locali aventi nei propri Statuti finalità di promozione delle tradizioni del nostro territorio, come la Pro Loco ed il gruppo Folk   “I F’ST’NIDD”,  che già nella scorsa edizione hanno dato prova di affidabilità e competenza,  oltre che della neo costituita associazione “Labellum”, che recentemente ha organizzato, con successo, “la sagra del calzoncello”. La parte scientifica e tecnica del seminario è stata affidata all’Istituto d’Istruzione Superiore “G. Solimene” diretto dalla dirigente Scolastica Prof.ssa Anna Dell’Aquila. Ad aprire l’evento invernale “R veij d ru gran” è stato proprio il celebre Istituto Tecnico Agrario di Lavello (istituito nel 1959) con il convegno scientifico   “La ricerca e sperimentazione in agricoltura sui cereali a paglia ”, alle ore 17:30, presso la Sala Verde del Oratorio Don Bosco in Via Roma. Protagonisti principali i docenti dell’ITT, il Prof. Donato Mancone, (Direttore dell’ITT e docente di Chimica e Tecnologia delle trasformazione dei prodotti), e il Prof. Luigi Caprioli (docente di Agronomia) che hanno relazionato sulle attività di sperimentazione e ricerca su diverse varietà di cereali da paglia, realizzate nell’ambito delle attività didattiche dell’alternanza scuola-lavoro nell’azienda agraria dell’istituto tecnico Agrario, in località Isca – San Mauro e di tutte le attività aziendali previste in futuro.

Ad aprire l’incontro è stato l’assessore alla cultura del comune di Lavello, Annalisa Di Giacomo, con ha portato i saluti istituzionali dell’amministrazione e del sindaco

A seguire si sono succeduti gli interventi dei dottori Prof. Donato Mancone, intervento centrato sul importante ruolo che l’istituto tecnico agrario che ha rivestito e ricopre nel settore agricolo, affermando che “…La moderna agricoltura sta cambiando sotto la spinta del mercato globale e dei cambiamenti climatici. Si rende pertanto necessario sperimentare nuove tecniche produttive e avvicendamenti colturali innovativi che possano integrarsi o alternarsi con le tradizionali coltivazioni…”. L’istituto in 60 anni (fondato nel 1959) sicuramente è stato ed è una risorsa per il territorio contro il degrado culturale di un paese.

A seguire,  il Prof. Luigi Caprioli che con l’aiuto degli studenti della classe V^ A dell’Istituto Tecnico Tecnologico, hanno illustrato il Lavoro di ricerca e d’indagine, che costituisce, una raccolta di indicazioni per la coltivazione e la qualità di 40 tipi di cereali, di cui 34 varietà (24 varietà italiane e 10 varietà francesi) di grano duro, 2 di grano tenero e 4 varietà di orzo. Il campo sperimentale di 40 particelle di 1 ara (100 mq) ha occupato una superficie coltivabile di 70 are. Un lavoro che ha visto l’impegno di tutti gli studenti di quinta, partendo dal reperimento dei semi fino alla raccolta. La maggior parte delle attività svolte, sono rientrate nelle azioni didattiche dell’alternanza scuola-lavoro. Le finalità dell’attività sperimentale svolta, comprende l’individuazione delle varietà di cereali e legumi che meglio si adattano all’area Volture – Melfese, adottando tecniche colturali sostenibili nel tempo.

A chiudere il seminario agrario è stato il docente ordinario di Agronomia generale dell’Università della Basilicata, Prof. Michele Perniola che ha discusso sulla Metodologia sperimentale in Agricoltura e Tecnica agronomica per meglio aumentare la produttività e la ricerca, fondamentale per il settore agricolo.

La serata è stata allietata dalla musica folk “I F’ST’NIDD”. A chiudere il grande evento, il concerto live Agostino Gerardi.

 

 

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