Jean Anthelme Brillat Savarin, che diverrà uno dei primi filosofi gastronomi della storia è ricordato ai giorni nostri grazie ad una ciambella modellata in uno stampo col buco centrale che porta il nome di savarin ( detto babà alla francese) .
“Il savarin è un dolce lievitato di origine francese nato nell’ottocento. Sembra infatti che il primo savarin sia stato ideato dal re polacco Stanislas Leszczynski, all’epoca residente in Alsazia-Lorena. Il re, a causa della mancanza dei denti, trovava difficoltà a mangiare i dolci tipici dalla consistenza asciutta come il gugelhupf, decise per questo di inzupparli con uno sciroppo. Nel XIX secolo fu il Brillant Savarin, dal quale deriva il nome del dolce, ad inventare il liquore adatto ad inzuppare la macedonia di frutta perfetta per accompagnare il savarin la cui ricetta venne poi perfezionata dai fratelli Julien. Il sapore e la consistenza del savarin sono molto simili a quelle del babà napoletano ma vi si differenzia per il fatto che per la realizzazione dell’impasto viene utilizzata la panna fresca”.
La comprensione del libro passa anzitutto dagli aforismi, spesso in contrasto con le abitudini alimentari. . “Il destino dei popoli dipende dal modo in cui si nutrono”. “Dimmi ciò che mangi e ti dirò chi sei”.” Un dessert senza formaggio è come una bellissima donna senza un occhio” ed a proposito di formaggio…. soffermiamoci un attimo in particolare, sul Brillant Savarin formaggio cremoso , burroso fatto di crema di latte vaccino a pasta bianca ed a pasta molle con crosta bianca .una vera chicca che prese il nome dall’illustre gastronomo francese che riteneva il formaggio l’alimento indispensabile .
La Fisiologia del Gusto solleva un tema che coinvolge sempre più la classe intellettuale. Il gusto non è solo un piacere edonistico, ma l’emblema dei sensi nella felicità umana; un rapporto con gli oggetti esterni, influenzano il nostro essere e incrementano la sensibilità verso gli altri.
La Fisiologia del Gusto non è libro di cucina ,è una raccolta di meditazioni sulla gastronomia, è un libro molto attuale, l’autore riflette sulle cose del mondo moderno che attraversa tutte le generazioni. Brillat Savarin, ha scritto, “l’universo non esiste senza la vita, perché tutto ciò che vive si nutre”.
La buona cucina è legata alla ricchezza, in certi paesi il cui livello di vita è elevatissimo sono anche quelli dove si mangia peggio. Invece alcuni paesi hanno una popolazione povera e una buona cucina.
Talvolta la buona cucina è una lotta contro lo spreco e la monotonia di una alimentazione a base di prodotti poco numerosi e poco costosi.
Brillant Savarin aggiunge che la buona cucina è complicata, richiede molto tempo, la preparazione di salse complesse, ed è incompatibile con l’accelerazione della vita. Brillant Savarin un antesignano dello slow food ,un uomo consapevole che la cultura, e i libri degli antichi, possono renderci edotti della nostra sostanza umana, dandoci, attraverso la memoria ,il senso di noi nello scorrere del tempo e nel confronto con il passato.
Il libro è servito!!