PISANO: le fonderie e la reazione della gente !!

 

 

Aldo Bianchini

 

SALERNO – Questo è un giornale aperto, cioè democratico, che accoglie e raccoglie tutti i pareri, anche quelli più unidirezionali; rifugge, però, dai commenti che possano in qualche modo tracimare dalla normale educazione civica. E questo giornale accoglie tutti perché ritiene che ogni argomento trattato può avere diverse linee di pensiero e che sarebbe estremamente necessario mettere tutte queste linee intorno alla stesso tavolo per dare vita ad un dibattito costruttivo e, se possibile, risolutivo.

Il problema delle Fonderie Pisano è un problema serio, che va presso e trattato con la massima cautela perché esposto logicamente a più linee di pensiero che spesso configgono fra loro.

Il giorno 1.11.19 ho pubblicato, ovviamente su questo stesso giornale, un articolo dal titolo: “Fonderie Pisano: parola d’ordine, colpire le fonderie”; l’articolo, c’era da aspettarselo, ha prodotto diverse reazioni con commenti favorevoli al suo contenuto e altri aspramente dissenzienti; tra questi ultimi ho scelto quello che a mio avviso rende meglio lo scontro che c’è sulle Fonderie.

Il commento è stato postato in calce all’articolo alle ore 16.48 dello stesso giorno di pubblicazione e tale Salvatore Luongo che ovviamente non ho il piacere di conoscere scrive:

Bianchini, ma lei dove vive, a Salerno o a Tenerife? Come si permette di utilizzare questi termini contro i cittadini che da oltre 20 anni sono costretti a subire l’aria irrespirabile dalla valle dell’Irno fino al lungomare e a Torrione? Io stesso sono stato costretto a trasferirmi in una frazione di Baronissi. Tuttavia, andare a lavoro a Salerno, la mattina, spesso è come fare un viaggio in una camera a gas. E comunque ste cose non le dico io, ma la magistratura. Quella fabbrica ad oggi non è ancora chiusa, solo per cavilli amministrativi e una serie d tira e molla legali”.

Potrei facilmente rispondere battibeccando con Luongo, ma i battibecchi li lascio ai navigatori dei social; questo è un giornale regolarmente iscritto in Tribunale e, dunque, pur dovendo sempre rimanere in una linea di perfetta deontologia professionale, è autorizzato ad esprimere il pensiero del suo direttore e dei suoi giornalisti. Punto.

A Luongo, quindi, non dirò che non sono mai stato a Tenerife (purtroppo !!); non dirò nemmeno che abito a Torrione da una vita e non mi sono mai accorto dell’aria irrespirabile a causa delle fonderie, piuttosto che per il caos veicolare e ambientale provocato dal traffico sempre intasato (anche per via di qualche scienziato comunale che non  risolve il nodo di Via Torrione con Via Settimio Mobilio); non ricorderò a Luongo che la magistratura dice tutto ma anche il contrario di tutto, ma lo inviterò a leggere con attenzione ciò che ha dichiarato il sig. Angelo Clemente, dipendente e lavoratore presso le Fonderie, al quotidiano La Città dopo la notizia che un magistrato (un altro ancora !!) avrebbe richiesto l’esumazione di tutti i morti dal 1975 ad oggi, ovviamente quelli della zona più vicina alle fonderie; la cosa mi spaventa e la prenderei più come una sconfitta della “linea di pensiero Forte-Luongo” che come una vittoria, perché per ottenere l’autorizzazione alla riesumazione, effettuare tutte le analisi e compilare i referti ci vorranno forse anni, durante i quali ovviamente le Fonderie continueranno ad operare.

La dichiarazione di Clemente è del 14 novembre 2019: “Siamo felicissimi che siano stati nominati questi tecnici e che vengano fatte tutte le analisi del caso così non si lasciano più alibi a nessuno. Tra i tecnici c’è lo stesso che si è occupato dell’Ilva di Taranto. Ma a differenza di Taranto a Via Dei Greci non ci sono parchi minerari e nemmeno alti forni. Ben vengano queste ispezioni. L’azienda sta investendo per ridurre l’impatto e abbiamo  pronto (e va solo montato) un impianto a reazione chimica per togliere anche il fastidio della puzza, così come è messo nero su bianco nel progetto di revamping dell’AIA (autorizzazione integrata ambientale) che è stato presentato alla Regione Campania”.

Insomma tutto questo non è stato detto da un dipendente-operaio delle fonderie qualsiasi, è stato dichiarato da Angelo Clemente che pur non essendo la scienziato mondiale dell’industria pesante e dedi relativi effetti inquinanti e nocivi prodotti, è l’esponente principale della RSU aziendale; e quando si parla di RSU, tenga ben presente il sig. Luongo per i successivi commenti, non si parla di un normalizzato sindacato della triplice ma di un sindacato rivoluzionario e sicuramente dalla parte dei lavoratori.

Il sindacalista ricorda anche altre cose per le quali ci sarà tempo e spazio in un prossimo futuro; tanto la querelle delle fonderie andrà avanti ancora e per molto tempo ancora, anche se non sarà utile ai fini elettorali per chi avesse in mente di sfruttarla per fini personali.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *