FARMACIA DI MURIA: UN CONSIGLIO AL GIORNO IL PUNTO SULLA CURCUMA

 

     da Dr. Alberto Di Muria                                                                                                                         

Padula-Risale al maggio scorso il primo allarme lanciato dall’Istituto Superiore di Sanità per due casi di epatite acuta riconducibili al consumo di curcuma contenuta in alcuni integratori. Al 4 luglio 2019 i casi sono saliti a 21, e sono aumentati i lotti ritirati dal mercato, alcuni richiamati volontariamente dalle stesse aziende produttrici. Tutt’ora non si conosce la causa responsabile di quest’emergenza e sono in corso gli accertamenti e nel frattempo il Ministero invita i cittadini a non utilizzare i prodotti segnalati.

E’ stata nominata una commissione di esperti per comprendere le cause dell’emergenza che per ora ha escluso un’ipotesi virale ed il sovradosaggio. Ora si stanno approfondendo le indagini relative alla materia prima, che potrebbe essere stata contaminata: per questo le istituzioni cercano di appurare se le aziende produttrici dei prodotti implicati si siano rivolte allo stesso grossista. Oppure è possibile che sia stata utilizzata una materia prima errata, diversa da quella in genere usata.

Questi accadimenti hanno provocato un acceso dibattito sull’uso degli integratori contenenti curcumina. Secondo la Società Italiana di Gastroenterologia ed Endoscopia (SIGE), fermo restando le proprietà antinfiammatorie ed antiossidanti della sostanza, occorre porre attenzione nell’uso di tali integratori. Nel 5% circa dei pazienti che usano integratori contenenti curcumina sono stati descritti problemi di epatotossicità, soprattutto a seguito di un uso protratto, cioè superiore ad un mese. Si suppone che questo sia dovuto ad alcuni componenti presenti in questi integratori che interagiscono con la curcumina o con altri farmaci assunti in precedenza. Occorrerebbero, quindi studi più approfonditi per identificare le persone a rischio.

Diversi studiosi, però, sottolineano che la tollerabilità e sicurezza per l’uomo della curcuma e della curcumina, il principale polifenolo naturale presente nel rizoma di Curcuma longa, così come le loro proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e anticancerogene, sono state dimostrate da numerosi studi clinici. Gli unici effetti collaterali descritti, ricordano, correlati soprattutto a un sovradosaggio, sono rappresentati da diarrea, nausea, dispepsia, cefalea e rush cutanei.

La sicurezza di curcuma e curcumina è infine riconosciuta anche dalle Linee Guida sull’epatite da farmaci, pubblicate a giugno 2019 dall’Associazione Europea per lo Studio del Fegato (EASL), che non inseriscono la curcuma e i suoi derivati come integratori che possano determinare effetti avversi epatici.

Il dibattito quindi è ancora aperto. Per questo è fondamentale ribadire l’importanza di consultare sempre il medico prima di assumere qualunque integratore, anche di origine naturale.

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