Aldo Bianchini
MONTESANO / CONTURSI – A metà degli anni ’70 al Comune di Montesano sulla Marcellana fu aggiunta la denominazione “Terme”; il sogno di avere “Montesano sulla Marcellana Terme” svanì, però, quasi subito sotto l’incalzare degli eventi e l’insipienza di imprenditori e politicanti che in un trentennio non hanno saputo minimamente contribuire alla realizzazione di quell’antico sogno. E così, mano a mano che la “famiglia Gagliardi” si disgregava dal punto di vista economico, tramontava per sempre anche il sogno delle terme che pure poteva contare su strutture per l’epoca all’avanguardia con un grande e moderno albergo e un’impiantistica davvero invidiabile.
Da Filippo, a Michele e poi a Pasquale la saga dei Gagliardi si è consumata lentamente ma inesorabilmente sotto gli occhi di tutti; e pensare che all’apice del loro successo (dopo la costruzione della Chiesa Madre in stile gotico e tante altre strutture donate alla pubblica amministrazione) l’ingegnere Michele (già presidente di una favolosa Salernitana Calcio da Serie B) fece addirittura costruire (se ben ricordo dall’impresa edile del compianto Valeriano Videtta) una incantevole villa in loc. La Varchera da donare alla sua amatissima Maria Paris, una delle più famose e belle protagoniste della storia della canzone napoletana.
Insomma parlo di terme nate male e finite peggio; anche se in questi ultimi mesi si sussurra di una nuova riapertura su iniziativa privata.
Negli anni 70, con l’arrivo finanche del cantagiro e un prorompente Adriano Celentano, sembrava che le Terme di Montesano dovessero soppiantare, facendone un sol boccone, quelle più affermate e più serene di Contursi Terme.
Ma, in verità, lo sfacelo di quella grande iniziativa è stato causato da due elementi fondamentali: cattiva gestione privata e bassa qualità delle acque (del tipo oligominerale per cure idroponiche).
Nell’attesa di una quanto mai improbabile riapertura (l’attuale sindaco potrebbe recitare un ruolo anche di indirizzo molto importante !!) c’è chi, suo malgrado, deve partire ogni mattina, e per ironia della sorte forse proprio dal piazzale delle terme, per raggiungere in pullman le meglio attrezzate terme di Contursi dove poter usufruire delle cure che i medici di base prescrivono, ai pazienti più bisognosi (di qualsiasi età) a carico, dell’INPS con un modesto tiket a carico dei destinatari delle cure.
E qui arriva fortunatamente la manina, sobriamente elegante e misurata, dell’assessore al turismo Michelina De Paolo che ha organizzato, almeno per quest’anno, i viaggi di andata e ritorno, la permanenza negli impianti termali contursani, la ricreazione e il vettovagliamento oltre alla festa finale (come da tradizione) con puntatina a Materdomini per una visita al santuario di San Gerardo Maiella, e il definitivo ritorno nelle rispettive abitazioni di Montesano per i circa 100 montesanesi che quest’anno hanno avuto la necessità medica delle cure termali.
La De Paolo non solo ha organizzato ottimamente e per tempo le varie spedizioni di andata e ritorno ma ha, molto spesso, accompagnato lei stessa i suoi 100 concittadini, suddivisi in due turni, intrattenendo con loro rapporti amichevoli al fine, anche, di far passare il messaggio che l’Amministrazione Comunale di Montesano sulla Marcellana (senza terme) è vicina ai bisogni dei componenti l’intera comunità, senza distinzione alcuna.
Non ho la statistica di quanti comuni valdianesi organizzano le cure termali per i loro cittadini, e conseguentemente non sono in grado di fare una classifica di merito per qualità organizzativa; di certo so che l’assessora Michelina De Paolo, di Montesano sulla Marcellana, ha organizzato i “pazienti delle terme” nel miglior modo possibile, impegnandosi in prima persona e mettendoci la faccia, andando molto oltre il suo ruolo di assessore.
Una considerazione finale, però, devo farla.
E’ triste assistere a questi viaggi verso impianti termali che (come quelli contursani) soltanto qualche anno fa erano ritenuti sull’orlo del tracollo, soprattutto quando questi viaggi vengono organizzati da quello che doveva e poteva essere il “paese delle terme” di Montesano sulla Marcellana.
In questo c’è anche tanta responsabilità, passata e presente, delle tante amministrazioni comunali succedutesi dagli anni ’70 ad oggi.