Aldo Bianchini
SALERNO – Chi non ha mai conosciuto o non conosce Gerardo Valentino Acito non potrà mai apprezzare le sue grandi capacità relazionali, il suo immenso patrimonio di umanità e le sue peculiarità nel campo lavorativo e nel mondo dello sport, dove è di primaria importanza la caparbietà per raggiungere gli obiettivi che ogni singolo soggetto si prefigge di conquistare.
Prima dei successi sportivi mi piace ricordare ai lettori di questo giornale chi è Gerardo Valentino Acito e come l’ho conosciuto oltre dieci anni fa; ripropongo, pertanto, ciò che ho già scritto il 12 dicembre del 2017:
- La sua volontà di andare oltre è rimasta splendidamente intatta, al di là di tutto e di tutti. Lo incontrai la prima volta, diversi anni fa, nella sede di Quarta Rete Tv a Capezzano dove era venuto per un colloquio conoscitivo ai fini di un’assunzione lavorativa part-time. Ascoltandolo mi resi subito conto che non sapeva niente di televisione né dal punto di vista giornalistico e né da quello tecnico. Mi colpì un qualcosa di indefinibile nel suo modo di porsi, ero di fronte ad un ragazzo ambizioso e pronto a qualsiasi tipo di lavoro senza abbandonare gli studi universitari; seguii il mio istinto ed anche contro il parere del mio editore gli firmai il contratto. Non mi sono mai pentito di quella scelta che nei mesi successivi mi confortò per i risultati lavorativi ed anche affettivi che Gerardo Valentino Acito (questo il suo nome) riuscì a darmi rilanciando dal punto di vista della vivacità una redazione quasi spenta. Nella sua vita ha avuto, prima e dopo il grave incidente, una giovanissima e bella ragazza di Torrione, Enza, al cui cospetto la proverbiale esuberanza di Gerardo si liquefaceva come neve al sole. La sua ragazza lo aveva sorretto, incoraggiato e spinto fino alla laurea ottenuta senza tanti strombazzamenti per superare più se stesso che gli altri. Una infanzia non molto facile per Gerardo che era stato costretto, fin da bambino, a prendere coscienza della realtà della vita che in alcuni casi appare difficile ed insormontabile. Avendolo conosciuto a fondo posso affermare, che Gerardo Valentino Acito si è fatto da solo; e ci è riuscito seguendo il suo istinto che lo ha portato ad essere impulsivo, volenteroso, affettuoso, riflessivo, esuberante e fermo nella sua convinzione di farcela.
Poi ebbe il suo primo incarico lavorativo sicuro in Sardegna e logicamente lasciò la redazione di Quarta Rete. Pochissimi i giorni di piena ed assoluta felicità in terra sarda; con l’esuberanza di sempre cavalcava la sua motocicletta per andare al lavoro ogni mattina. Infine la terribile tragedia stradale, come spesso accade ai giovani; appresi per telefono dalla voce di Enza, rotta dall’emozione, la terribile tragedia.
E veniamo agli ultimi eclatanti successi sportivi di Gerardo (fonte Salernosera.it):
Gerardo Valentino Acito della Busen Salerno ha ottenuto l’argento ai Campionati Italiani di para powerlifting (distensione su panca), svoltisi a Grottaglie, nella categoria 59 kg e poi ha vinto medaglie anche al torneo nazionale di para badminton, disputato presso il Centro Sportivo Olimpico dell’Esercito a Roma. Acito, nel para powerlifting, abituato negli ultimi tre anni a conquistare il primo gradino del podio, stavolta, ha dovuto accontentarsi della seconda piazza. Nel para badminton, invece, l’atleta salernitano, tesserato per la Picentia BC, ha vinto nel doppio con Piero Rosario Suma del Gs Paralimpico della Difesa e conquistato l’argento nel singolare maschile Wh 1. “Nei campionati di para powerlifting, ho cercato di osare di più e spingere maggiormente sulla panca – il commento di Gerardo Valentino Acito – ma non nascondo un pizzico di delusione. Quest’anno ho lavorato con carichi maggiori rispetto al recente passato, ho fatto la prima alzata valida a 102 kg, poi i giudici mi hanno annullato le alzate a 106 e 107 kg, così l’avversario ha vinto con 103 kg. Il giudizio della giuria è insindacabile, devo accettarlo, anche se mi dispiace di non aver confermato il primo gradino del podio. Il secondo posto, però lo considero come uno stimolo a migliorare. Ringrazio il presidente della Fipe Campania Davide Pontoriere, gli altri ragazzi del team Campania Giuseppe Colantuoni e Raffaele Marmorale, vincitori rispettivamente nelle categorie 65 kg e 54 kg, il giovane Luigi Nuschese, con i quali spesso condivido allenamenti e meeting – ha proseguito Acito – ma un grazie speciale lo meritano anche il presidente della Busen Salerno Luigi Di Maio, il tecnico regionale Fipe Antonio Di Rubbo, Antonio Morriello, il delegato Coni Salerno Paola Berardino, per il sostegno morale e mia moglie Enza, che mi supporta da sempre. Esorto i giovani a praticare la pesistica paralimpica e con l’apporto del tecnico federale Michele Palladino della Crossfit Salerno, stiamo cercando di fare promozione. Mi sto allenando cinque/sei volte alla settimana presso il Terzo Tempo Village a San Mango Piemonte e vorrei davvero che si incrementi il gruppo di atleti. Ora, è tempo di allenamenti, perché i primi eventi sono in programma la prossima primavera. Grande soddisfazione anche per le medaglie conquistate nel torneo nazionale di para badminton. Ho grande passione per lo sport paralimpico, mi cimento in gara e punto a far conoscere le varie discipline che ne costituiscono il variegato mondo.”
Da parte mia, al di là dei complimenti diretti per Gerardo, un saluto affettuoso particolare per Enza, una ragazza divenuta donna e moglie, che fin dal primo momento trasmise al suo uomo i valori fondanti della vita e della felicità.