dott. Vincenzo Mele
SALERNO – Il cantautore inglese Sam Fender ha pubblicato il suo album di debutto “Hypersonic Missiles”. Uscito il 13 Settembre, con l’etichetta della Polydor Records, l’album contiene tredici canzoni (dodici in studio e una dal vivo) ed è stato prodotto dallo stesso Fender insieme ai suoi inseparabili colleghi Rich Costey e Bramwell Bronte. La title-track che apre l’album è un feroce attacco all’impassibilità della gente riguardo eventuali attacchi bellici in ogni angolo del mondo. L’omonima “Hypersonic Missiles” ha influenze del Rock di Bruce Springsteen e dei Killers, così come la seconda traccia dell’album “The Borders”.
“White privilege” è una ballata per voce e chitarra con il supporto di un coro a cappella: nel testo c’è una chiara accusa alla classe politica incapace di fermare il fenomeno del razzismo che sta giungendo nel Nordest dell’Inghilterra. “Dead boys”, scritta e composta nel lontano 2017, affronta il tema del suicidio giovanile: infatti Fender, in un’intervista al quotidiano NME, ha affermato di essersi ispirato ad amici cari che si erano tolti la vita nella sua natia North Shields. Il testo di “Play God” narra di una società distopica che ha elementi in comune con quella attuale, mentre “Will we talk?” ricorda molto “Last nite” degli Strokes.
“Leave fast”, ultima canzone in studio, è una malinconica che si chiude con un assolo di chitarra riverberata.
La strada è lunga per il rocker geordie, ma “Hypersonic Missiles” è un buon punto di partenza per questo artista di soli 25 anni. Sam Fender è stato premiato agli ultimi “Critic’s Choice Award” per al singolo “Dead boys”. Sam Fender, considerato dai giornalisti inglesi l’erede del Boss Springsteen, è una delle frecce all’arco della sempre viva ed impegnata scena musicale britannica.