Dott. Pietro Cusati
NAPOLI – Nel Bollettino Ufficiale della Regione Campania n.40, del 15 luglio 2019, è stata pubblicata la legge Regionale 8 luglio 2019, n. 13, avente ad oggetto: “Norme in materia di riduzione dalle esposizioni alla radioattività naturale derivante dal gas radon in ambiente confinato chiuso. La norma è entrata in vigore il 16 luglio 2019. Con questa legge la Regione Campania dovrebbe assicurare la protezione e la tutela della salute pubblica dai rischi derivanti dalla esposizione dei cittadini alle radiazioni da sorgenti naturali e all’attività dei radionuclidi di matrice ambientale, configurate da concentrazioni di gas radon negli edifici residenziali e non residenziali. Entro il 16 luglio 2021, la Giunta regionale della Campania, sentita la Commissione consiliare competente, dovrebbe approvare il Piano regionale di prevenzione e riduzione dei rischi connessi all’esposizione al gas radon in ambiente confinato, in coerenza con il Piano nazionale radon del Ministero della salute. Nelle more dell’approvazione del Piano regionale radon e agli adeguamenti degli strumenti urbanistici comunali per le nuove costruzioni e per quelle oggetto di interventi di ristrutturazione e manutenzione straordinaria, eccetto i vani tecnici isolati o a servizio di impianti a rete, il livello limite di riferimento per concentrazione di attività di gas radon in ambiente chiuso, e in tutti i locali dell’immobile interessato, non può superare la media annua di 200 Becquerel per metro cubo (Bq/m3).Inoltre il progetto edilizio per le nuove costruzioni deve contenere i dati necessari a dimostrare la bassa probabilità di accumulo di radon nei locali dell’edificio ed in particolare una relazione tecnica dettagliata contenente indicazioni sulla tipologia di suolo e sottosuolo, sui materiali impiegati per la costruzione.
L’art. 3 della citata legge prevede che fino all’approvazione del Piano regionale radon e agli adeguamenti degli strumenti urbanistici comunali sono fissati i livelli limite di riferimento, misurati con un valore medio di concentrazione su un periodo annuale suddiviso in due semestri primaverile-estivo e autunnale-invernale.
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