da Alberto De Marco
ROMA – Il 18 luglio 2019 è morto l’ingegnere, attore, regista, scrittore, filosofo, conduttore televisivo, il
grande artista poliedrico, Luciano De Crescenzo, un nostro caro amico, apprezzato a livello
internazionale, che ha partecipato a diverse manifestazioni, organizzate dall’Associazione Amici di
Totò … a prescindere! – Onlus ed ha impreziosito alcuni anni fa con l’intervento che vi proponiamo,
il libro “Antonio de Curtis, Totò, il Grande Artista dalla Straordinaria Umanità”, Edizioni
Movimento Salvemini, unitamente ad altri amici, come Mario Monicelli, Francesco Rosi, Alberto
Bevilacqua, Gian Luigi Rondi, Giacomo Rondinella, Antonio Ghirelli, Arnaldo Ninchi, etc…
purtroppo anche loro ci hanno lasciato per andare nella “Volta Celeste” a migliore vita. Questa
mattina come era suo desiderio, i funerali si sono svolti a Napoli nella Basilica di Santa Chiara,
nella città dove era nato il 20 agosto del 1928, in una Chiesa che purtroppo non poteva contenere
quella “folla oceanica” di napoletani, che desideravano partecipare alla funzione religiosa. Nel
corso della nostra intensa attività sociale e culturale, abbiamo avuto il piacere e l’onore di
presentare alcuni libri di Luciano De Crescenzo, presso importanti sedi istituzionali, ma oggi
vogliamo ricordarlo con la foto, che lo ritrae, presso la sede del Senato della Repubblica, mentre gli
consegniamo alla presenza di autorevoli personaggi, la medaglia d’argento della Presidenza della
Repubblica, quale “Premio alla Carriera”, in una delle precedenti Edizioni del “Concorso
Internazionale Antonio de Curtis, Totò”, quest’anno giunto alla XXII Edizione.
Luciano De Crescenzo come Antonio de Curtis è morto a Roma per poi fare ritorno nella sua “terra
natia” e come il Principe lasceranno nel cuore dell’opinione pubblica, non soltanto dei campani,
degli intellettuali e degli amici e dei fan dell’Associazione Amici di Totò… a prescindere! – Onlus e
delle Fondazioni Amici di Totò… a prescindere! e Duilio Paoluzzi, ma nei cuori della moltitudine
delle persone di diversi territori internazionali, sempre vivo il loro ricordo, pregno di intensa stima
per la loro grande e straordinaria umanità, che hanno determinato “il dono della loro immortalità”.
Luciano De Crescenzo
: “… In una società dove diventa sempre più difficile, sapere sorridere o
ridere o autoironizzarci, è un fatto spontaneo e naturale, provare per l’artista Totò, un grande affetto,
quale tributo alla maschera di pura comicità, che ci ha insegnato a farlo. Un personaggio che, nel
corso della vita, ha raggiunto quei livelli di perfezione a suo tempo enunciati dal filosofo Nietzsche
nella sua opera “ La nascita della tragedia”, si ottiene quando il comico ed il tragico coincidono.
Certamente tra tutti gli attori comici degli ultimi anni, l’unico veramente tragico è proprio il
Principe. Totò ha incarnato tre personaggi abissalmente diversi : il comico, il principe e il poeta.
Ogni qualvolta che si ha l’occasione di rivederlo in qualche film, coinvolti da quella voce
caratteristica e dalla mimica straordinaria, ci sentiamo irradiati e travolti dall’allegria, che dipana
anche la più pallida malinconia. Questo è il “miracolo Totò”, il pubblico non si stanca mai di
vederlo e di sentirlo, non possiamo attraverso le battute che prorompere in fragorose e liberatorie
risate, che ci riconciliano con la vita faticosa di tutti i giorni …”.