Aldo Bianchini

MONTE SAN GIACOMO – Sulla eccezionalità dell’evento non si discute, sulla veridicità dello stesso neppure; un evento che non è mai accaduto in questi ultimi anni nel Vallo di Diano.
Tre presidenti, due sindaci, un direttore, un consigliere e un vice presidente di un ordine professionale (agronomi) non si erano mai visti seduti allo stesso tavolo con due giornalisti; un evento che ha incuriosito anche gli avventori che in quelle ore si sono avvicendati ai tavoli del famoso ristorante-pizzeria “il Rezzo” di Monte San Giacomo.
Organizzatore della “special evening” il noto giornalista Pietro Cusati (detto Pierino) che, nella sua veste di segretario dell’Associazione Giornalisti Amici del Vallo e di vice presidente dell’Associazione Liberi Pensatori, ha rappresentato tutti i giornalisti del Vallo di Diano, e non solo.
Tre personaggi politici del comprensorio che assommano a nove cariche importanti:
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Raffaele Accetta, sindaco di Monte San Giacomo e presidente della Comunità Montana Callo di Diano
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Beniamino Curcio, presidente Consorzio di Bonifica e direttore della Comunità Montana Vallo di Diano
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Tommaso Pellegrino, sindaco di Sassano e presidente del Parco Nazionale del Cilento - Vallo di Diano e Alburni
Ma di cosa si è parlato nella cena del 10 luglio scorso ? E’ proprio questo che molti si chiedono dopo che si è sparsa la voce di questo inedito ed interessante incontro riservato ma per nulla segreto.
Si è parlato di tante cose, naturalmente anche di politica virtuale e di politica di gestione dei tre grandi Enti del territorio: Consorzio di Bonifica, Comunità Montana e Parco; la mia discrezione e quella di Pierino Cusati ci impediscono di svelare tutti gli argomenti trattati nel corso della lunga e serena conviviale per quel senso di riservatezza di cui parlavo prima, ma anche perché entrambi siamo più abituati ad un tipo di informazione concertata e costruttiva insieme ai protagonisti che alla rincorsa della notizia da diffondere tout-court.
La futura gestione della Comunità Montana, sempre in bilico per via dell’ingenerosa aggressione di un paio di sindaci del Vallo, e che Accetta riesce a mantenere in vita grazie alla sua esperienza politica; del Consorzio di Bonifica che per anni ha sonnecchiato e che è stato svegliato dal rumoroso ritorno sulla scena dell’attuale presidente Curcio, vero motore propulsivo di un rinnovamento di azione molto concreta in barba alle perplessità politichesi; del Parco Nazionale del Cilento – Vallo di Diano e Alburni che, dopo almeno un decennio di silenzio e di stasi, sotto l’azione intelligente e tutta ambientalista del presidente Pellegrino sta ritornando ai livelli di interesse nazionale cui era da sempre destinato.

Di tutto questo si è discusso nel corso della lunga conviviale che è stata arricchita anche dalla temporanea presenza fisica del vice sindaco di Sassano Antonio D’Amato e dalla presenza virtuale dell’assessore della Comunità Montana Gaetano Spano per via di una lunga telefonata che lo stesso ha avuto con il presidente Curcio; in gioco gli equilibri futuri degli stessi tre Enti ma anche del Comune di Sassano che sarà chiamato alle urne in concomitanza delle prossime regionali di primavera che per il Partito Democratico potrebbero rappresentare lo spartiacque tra il passato ed il futuro con o senza la riconferma del governatore Vincenzo De Luca.
E proprio sul destino politico del Comune di Sassano si è incentrata l’ultima parte, forse quella più interessante, delle tante discussioni intavolate sulle terrazze del Rezzo di Monte San Giacomo. Sassano nel 2020 potrà porsi come riferimento politico futuro di tutto il Vallo; Tommaso Pellegrino è alla scadenza del suo secondo ed ultimo (per ora !!) mandato e deve lasciare in eredità la sua poltrona.
Ma a chi ? E’ questa la domanda che emerge dal già intenso chiacchiericcio di un paese che praticamente è già in campagna elettorale. Per quello che andrò a dire non c’è, e non può esserci, alcun collegamento ai discorsi della cena con i tre presidenti, anche se per brevi e succinti accenni se ne è parlato anche al tavolo che era simile ad un “parterre de rois”.

In pool-position dovrebbe esserci l’attuale vice sindaco Antonio D’Amato che, secondo alcuni, sarebbe anche sostenuto dall’ex presidente della Bcc Sassano Antonio Calandriello che solo apparentemente sembra fuori dalla politica locale. La candidatura di D’Amato è certa allo stesso modo di come è incerta la sua elezione che dipenderà da una serie di fattori concatenati e concatenanti; dipenderà dal numero delle liste in campo e dagli schieramenti a sostegno dei rispettivi candidati sindaco. Questo discenderà anche da come si muoveranno Gaetano Spano e Gianfranco Russo fedelissimi alleati dell’ex sindaco Gaetano Arenare che tuttora sembrerebbe legato a doppio filo all’attuale sindaco Pellegrino, anche se non si esclude una sua possibile candidatura a sindaco. Spano e Russo, ansiosi di crescere, non sembra abbiano marcate aspirazioni da sindaco, ma tutto potrebbe essere possibile in un quadro di accordi che è ancora tutto da definire. Nelle more qualcuno avanza la possibilità di un sindaco al femminile che sarebbe una novità assoluta per Sassano; in pool ci sarebbero Rosa Lefante che potrebbe essere sorretta da una coalizione promossa da Pellegrino e supportata da Arenare – Spano e Russo; e Giacomina Penna che avrebbe già manifestato il suo specifico gradimento per una candidatura di coalizione (bisognerà vedere quale coalizione !!). Ma non vanno neanche sottovalutate le giuste ambizioni di altre due donne emergenti nella politica locale: Tania Esposito e Maria Russo, entrambe assessori nella giunta Pellegrino.

E dulcis in fundo non manca l’indiscrezione della candidatura a sindaco di un personaggio super partes, coordinatore zonale del P.D. e nativo di Sassano anche se residente da tempo a Sala Consilina, parlo di Mimmo Cartolano che potrebbe davvero mettere d’accordo ed in fila tutti.
Ma ritorniamo alla cena ed alle sue battute finali caratterizzate anche dalle scommesse di future cene sulla eventuale possibilità o meno della candidatura come capolista dello stesso attuale sindaco Tommaso Pellegrino (è sicuramente lui il personaggio chiave della prossima campagna elettorale); bocca ovviamente strettamente cucita da parte dell’interessato.
Per il resto appuntamento ai prossimi interventi.