Michele D’Alessio
LAVELLO – Sabato mattina 25 maggio 2019, dopo la registrazione degli agricoltori e operatori del settore agricolo presenti, è stato presentato il campo parcellare e le attività di sperimentazione e ricerca su 40 diverse varietà di cereali da paglia, realizzate nell’ambito delle attività didattiche e di alternanza scuola-lavoro che si sono svolte nell’azienda agraria dell’istituto tecnico Agrario, in località Isca – San Mauro nel comune di Cerignola.
Dopo i saluti di benvenuto e di ringraziamento del Prof. Luigi Caprioli e quelli politici dell’assessore all’istruzione e agricoltura di Lavello Dott.ssa Rachele Liliana Catapano, gli studenti delle classi Quinte e i docenti dell’ITT, hanno iniziato ad illustrare il Lavoro di analisi e d’indagine, che costituisce, la prima parte di una raccolta di indicazioni per la coltivazione di 40 tipi di grano duro e tenero, con La finalità didattica e pratica, di avere, in maniera economicamente vantaggioso, una varietà di frumento più adatto e rispettoso dell’ambiente, ma che sia conveniente e redditizio per gli agricoltori. Altri obiettivi dell’attività sperimentale svolta, comprende l’Individuazione delle varietà che meglio si adattano all’area Volture – Melfese, adottando tecniche colturali sostenibili nel tempo. A tal fine sono stati presi in considerazione, come parametri principale, il comportamento agronomico (in particolare la sensibilità ai patogeni), Stabilità delle produzioni, Tolleranza alle basse temperature, Resistenza alla stretta, Resistenza all’allettamento e alla siccità.
Le varietà su cui stata basata la sperimentazione, quest’anno sono state 34 di frumento duro e 6 di frumento tenero, con particelle di saggio di 1 ara cioè di 100 mq. Delle 34 varietà di grano duro, 25 sono italiane (Carosella, S. Cappelli, Saragolla, Svevo, ecc..) e 9 varietà francesi (Anvengur, Acadur, Rangodur, ecc..), varietà di grani antichi ma anche varietà derivanti da incroci di più frumenti o ibridi.
Come ha detto il promotore del progetto, il docente di Agronomia Prof. Luigi Caprioli, “… questa è solo una parte della sperimentazione, la ricerca continua con i parametri di Qualità per ciascuna varietà, che sono: per la granella, produzione (t/ha), peso ettolitrico (kg/hL), contenuto proteico (% s.s.) per lo sfarinato integrale, Index (o Indice di Glutine), colore, l’umidità standard. Un continuo lavoro, che dura mesi, dalla preparazione del letto di semina alla raccolta e terminato in laboratorio con le analisi organolettiche dei grani. Naturalmente, questi risultati saranno resi noti ad ottobre con un altro evento di presentazione nell’ambito del progetto regionale “Le vie del grano”…