Un risultato encomiabile che ha generato applausi e soddisfazione da parte dei tanti soci intervenuti a Roscigno.
Un utile d’esercizio pari 5,1 milioni di euro sintetizza l’andamento del 2018 della Banca Monte Pruno che ha visto in crescita, inoltre, tutte le grandezze di bilancio con depositi che segnano + 74 milioni di euro e finanziamenti in aumento per 22 milioni di euro.
Dati assoluti che, di conseguenza, vedono la raccolta totale raggiungere i 785 milioni di euro e gli impieghi netti i 520 milioni di euro.
Anche la solidità della Banca ha visto un ulteriore miglioramento.
Dai lavori assembleari sono emersi diversi spunti interessanti, soprattutto, quelli connessi all’avvio, dal primo gennaio scorso, del Gruppo Bancario Cassa Centrale Banca, che pone la Banca Monte Pruno in un’epoca nuova fatta di grandi sfide.
La volontà emersa dalle parole dei vertici della Banca è quella proseguire nel solco finora tracciato, senza dimenticare l’influsso che avranno le nuove regole proprie di una regolamentazione europea che punta a standardizzare il settore comunitario delle Banche.
L’Assemblea ha rinnovato anche le cariche sociali, confermando integralmente i precedenti organi con la conferma del Presidente Anna Miscia al vertice del Consiglio di Amministrazione e del Presidente Fabio Pignataro al vertice del Collegio Sindacale.
Durante il suo intervento iniziale il Presidente Miscia ha evidenziato:” C’è grande soddisfazione da parte del CdA per i risultati conseguiti nel 2018, ma non dimentichiamo, però, come le BCC siano di fronte ad uno dei cambiamenti più rilevanti della loro storia, che pongono sul tavolo tante novità operative, sempre più stringenti, che sono controbilanciate, di conseguenza, da una solidità crescente per l’intero gruppo bancario”.
Sulla stessa linea le parole del Direttore Generale Michele Albanese: ”Abbiamo grandi motivazioni per continuare ad essere protagonisti anche durante questa nuova fase. Affronteremo il futuro con la forza della resilienza, guardando al Gruppo Bancario come una grande opportunità, perché siamo certi che le BCC hanno bisogno del Gruppo Bancario, ma anche il Gruppo vuole fortificare la sua azione basandosi sulla capacità e la presenza sul territorio delle BCC. Siamo soddisfatti delle scelte che abbiamo e della collaborazione intrapresa con la nostra Capogruppo, che ha grande rispetto e fiducia verso la nostra Banca, la più grande del Gruppo dalla Toscana alla Sicilia. Dato questo che ci responsabilizza ancora di più, in quanto, la capacità di stare sul mercato , nel nostro settore, dipenderà, necessariamente, nei prossimi anni, anche dai numeri che ognuno sarà in grado di garantire all’interno del Gruppo Bancario”.